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Guarda “Mad Max” e ti dirò se sei un Figlio della Guerra

by La Redazione
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madmaxRoma, 30 mag – Capiamoci subito. Se credete che questo sia un “film” restatevene a casa. Questa è una prova iniziatica, un giudizio inappellabile che divide i giusti dagli empi, il sovrano paradigma della tripartizione spirituale che dividerà chi uscirà dalle sale nei tre archetipi in cui si è stata definita l’umanità.

Perché se uscite dalla visione della prova delusi perché “non c’è trama” allora fate parte di quella categoria che nel Kali Yuga viene etichettata con il termine abominio, ovvero “intellettuali”, e che in un mondo perfetto faticherebbe con la schiena spezzata a fare i lavori più umili o anche più inutili solo perché fa ridere farglieli fare.

Se uscite gasati perché sticazzi della trama, il film è uno spettacolo per gli occhi, una bomba adrenalinica e il camion con i tamburi, le casse spaziali e il chitarrista che suona il lanciafiamme è troppo fico, allora nel Kali Yuga siete ancora incatenati a guardare tronisti e veline ma forse in un mondo perfetto potreste essere addestrati a fare i Figli della Guerra e quindi per voi potrebbe esserci ancora speranza.

Se uscite gasati perché sticazzi della trama, il film è uno spettacolo per gli occhi, una bomba adrenalinica e il camion con i tamburi, le mad maxcasse spaziali e il chitarrista che suona il lanciafiamme è troppo fico ma al contempo avete quella sorta di amaro in bocca perché trovate empio che dei guerrieri che si ergono sui miserabili, sugli allucinati e sui relitti umani, dei guerrieri che vanno alla morte al grido Valhalla e che dominano il mondo con severità e giustizia vengano annientati da una banda di vecchie stronze inacidite che odiano l’uomo in quanto maschio e vivono nel deserto, allora fate parte della categoria più alta, di quelli che nel Kali Yuga vengono guardati con sospetto ma che in un mondo perfetto sarebbero guerrieri che si ergono sui miserabili, sugli allucinati e sui relitti umani, insomma dei guerrieri che vanno alla morte al grido Valhalla e che dominano il mondo con severità e giustizia.

Mad Max – Fury Road è una visione profetica, un’Apocalisse che mostra i più profondi segreti del cosmo, centoventi minuti che racchiudono i più ancestrali insegnamenti tramandati nei secoli dai depositari del sapere, da Odino fino a Francesco Totti. Un film che dimostra che non importa quanto tu possa creare un mondo nuovo in mezzo al deserto post-apocalittico, un mondo dove a differenza di qualunque altro posto intorno ci sono acqua, coltivazioni, cibo, suddivisione dei beni a seconda del merito e del coraggio.

Mad-Max-1Tanto ci sarà sempre una reincarnazione di Tanit, qui impossessatasi di una stronza asessuata con un moncherino, che ti porterà via le donne e che le porterà nella sua comunità di streghe che ammazzano gli uomini perché odiano la virilità e che portano con sé il deserto in cui vivono – tutte tranne Megan Gale che infatti fa l’unica cosa utile, appare nuda – e per questo disprezzano il tuo mondo verde con cibo e acqua e detestano chi fonda la vita sul desiderio di morire con gloria in battaglia cromandosi la bocca al grido “Valhalla” ascoltando i tamburi di guerra e la chitarra lanciafiamme.

E che per quanto tu abbia garantito cibo e acqua anche ai più miserabili, empi e vigliacchi, comunque finirai fatto a pezzi in piazzale Loreto versione deserto libico mentre delle ciccione senza denti e deformi che stavano nell’harem getteranno all’aria tutte le risorse che tu hai pazientemente accumulato e suddiviso per merito.

E mentre ti chiedi “ma ‘ste ciccione deformi da dove escono, ma se la stronza asessuata con il moncherino voleva salvare tutte le donne dell’harem, perché si è portata appresso solo le cinque strafiche e ha abbandonato le ciccione deformi” capisci che alla fine va bene il femminismo, va bene la crociata boldriniana, va bene il verbo di Tanit ma in fondo in fondo se sei un cesso a pedali rimani un cesso a pedali, e questa rivelazione del film ti fa guardare la scelta della stronza asessuata con il moncherino sotto un’altra luce, comunque pessima ma meno grave.

E poi arriviamo a lui, il personaggio che pur non essendo il vero protagonista della visione profetica dà comunque il titolo a tutta la saga. Un personaggio bellissimo che non fa altro che parlare con la figlia morta, il tutto senza bisogno di acidi proprio perché è un iniziato ai Grandi Misteri, mica come la stronza asessuata con il moncherino che gli va appresso.

Un personaggio che mostra un’introspezione e un approfondimento psicologico fatto di dialoghi e drammi interiori che non si vedevano dai tempi del Conan di Schwarzenegger girato da Milius, capostipite dei film profetici del Verbo.

Un personaggio che non glie ne frega nulla di nulla perché lui vuole solo correre, sparare, fare capriole nelle esplosioni, come per Mad-Max-Fury-Road-Chitarristaandare più avanti ancora, perché in fondo è un uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita e che ha capito che l’unica bellezza è nella velocità e vuole solo avere lo scontro finale con Vin Diesel nel crossover con Fast and Furious.

Uno che prende per il culo tutti dall’inizio alla fine perché è giusto e perché fa ridere, uno che aiuta la stronza asessuata con il moncherino a scappare dalla Cittadella per trovare il leggendario “Luogo Verde” ma che aspetta i venti minuti finali per dirle “ma dove cazzo via, ma non hai capito che l’unico Luogo Verde con acqua cibo e coltivazioni è quello da cui scappi e che odi?” e quindi ce la riporta. E quando la stronza asessuata con il moncherino insieme alle ciccione deformi, alle streghe che odiano gli uomini e ai relitti umani fanno a pezzi colui che ha dato loro acqua cibo e coltivazioni e distruggono tutto senza neanche accorgersene, guarda tutti con un sorriso e prima che si accorgano che stanno mandando tutto a puttane saluta tutti con un “bella zii se semo visti, io continuo a correre e a cercare Vin Diesel” e li lascia tutti nel fango e nella merda.

Ma non è lui il vero protagonista del film dicevamo. Se ne sono accorti anche gli scrausi della critica ufficiale, quelli che fanno parte della prima categoria su citata e che nel mondo perfetto dei Figli della Guerra sarebbero gli storpi e i miserabili ma che qui invece sono gli “intellettuali”. Non è Mad Max il protagonista. Infatti il personaggio Sommo dell’opera è lui: il chitarrista. Colui che suona uno strumento roccherolle che spara fiamme mentre delle casse chilometriche montate su un camion diffondono il suo ritmo e mentre dieci tamburi dietro di lui rimbombano i versi di guerra.

Colui che continua a suonare anche quando gli sparano, anche quando esplode tutto, anche quando tutto il mondo crolla intorno a lui. Perché lui è il punto fermo, colui da cui dipende tutto, colui che SA e quindi diffonde le melodie runiche per dare un senso alla Caccia Selvaggia che in fondo è il Principio della Vita – e gli unici a capirlo sono Mad Max che infatti prende per il culo tutti e continua a correre e Immortan Joe, il Capo, che però è troppo buono e prova a salvare tutti quanti anche se sa che non è possibile e per questo verrà tradito, ammazzato e fatto a pezzi.

1401x788-Screen-Shot-2015-03-31-at-2.07.23-PMMa la scena più significativa è quella alla fine dei titoli di coda: il Luogo Verde non esiste più, perché le ciccione deformi hanno finito l’acqua e perché la stronza asessuata con il moncherino e le streghe acide che odiano gli uomini hanno portato con sé il Deserto anche all’interno della Cittadella. E mentre tutti dicono “vuoi vedere che abbiamo fatto una cazzata?” e si comprano i calendari di Immortan Joe da mettere in casa insieme al suo busto che però spesso è fatto malissimo e assomiglia a quello di Pozzetto, la stronza asessuata con il moncherino crea una dittatura oligarchica in cui si tiene tutto per sé e per le ciccione deformi e le stronze inacidite e nel frattempo fa arrivare tutti i profughi dalle comunità vicine che stanno morendo perché non possono più commerciare con la Cittadella che in fondo era il Faro della Civiltà.

Così invece che uno ora ne muoiono cento. Mentre la stronza asessuata con il moncherino, le ciccione deformi e le stronze inacidite dicono che è tutta colpa di Immortan Joe, dei Figli della Guerra e degli Uomini in generale. Ma questa scena finale che racchiude il messaggio ultimo e finale dell’autore purtroppo non la vedranno in molti. Perché per vederla dovreste prima aver visto il Valhalla ed essere stati iniziati ai Figli della Guerra cromandovi la bocca. Quindi se non l’avete vista o non riuscite a vederla, tranquilli, vuol dire che siete solo una cosa: mediocri.

Antonio Severo

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2 comments

Drbyron 30 Maggio 2015 - 5:03

Severo Severo ma da quanto tempo un trombi? Quanta rabbia, quanta deformante visione ….. Ma fatti fare un bel pompino dal budello di tu ma e vedrai che dopo ti piacerebbero anche le ciccione o le asessuate col moncherino

Reply
giancarlo 8 Aprile 2017 - 10:59

Drbyron sei un mito

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