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Dirigenti Agenzia Entrate: la soluzione sarà contratti da esterni per 50 decaduti?

by La Redazione
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dirigenti agenzia entrateRoma, 22 lug – Un nuovo scenario potrebbe delinearsi nel caso dei dirigenti incaricati delle agenzie fiscali. Fonti interne all’Agenzia delle Entrate riferiscono che la Direzione Centrale del Personale starebbe valutando l’opportunità di far stipulare a cinquanta dirigenti decaduti altrettanti contratti da esterni ai sensi dell’art. 19, sesto comma, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, che consente che possano essere attribuiti incarichi dirigenziali senza concorso, entro i limiti del 10 per cento della dotazione organica dei dirigenti di prima fascia e dell’8 per cento di quella dei dirigenti di seconda fascia.
La soluzione, comprensibilmente, se fosse vera creerebbe veementi polemiche e lascerebbe molti dubbi di legittimità soprattutto alla luce della sentenza n. 37 del 2015 della Corte Costituzionale, specialmente se venisse seguita la stessa procedura applicata alcuni mesi fa per un direttore centrale aggiunto attualmente in servizio che, da semplice funzionario nonché ex dirigente incaricato, si è posto in aspettativa ed è diventato destinatario di un incarico dirigenziale di livello apicale. Il dubbio, infatti, non starebbe tanto nell’assegnazione dell’incarico, di per sé legittimo, quanto nel fatto che un dipendente dell’AdE in aspettativa non potrebbe essere considerato “esterno”. Tutto ciò a maggior ragione se si considera che la norma che prevede tali incarichi parla esplicitamente di “persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione”. E’ evidente, pertanto, che se l’incarico va ad un dipendente la qualificazione professionale era già rinvenibile nei ruoli dell’amministrazione.
Ben diversa sarebbe la situazione se gli incarichi in questione venissero preceduti dalle dimissioni degli eventuali destinatari, in tal caso infatti non sarebbero più dipendenti e non si paventerebbe nella maniera più assoluta l’ipotesi di aggiramento della sentenza della Consulta.
La questione dei dirigenti incaricati, come il Primato Nazionale scriveva soltanto due giorni fa, è ben lungi dall’essere risolta e le voci riportate ne sono la dimostrazione. Non resta che seguire gli sviluppi nel corso di quest’estate che, nelle agenzie fiscali, sarà caldissima e non solo da un punto di vista meteorologico.

Walter Parisi

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8 comments

miguelMartina 23 Luglio 2015 - 9:23

Rimame una questione. L’assegnazione 19 comma 6 avviene attraverso una selezione…. la domanda
come facevano a sapere i funzipnari chensi dimettono o vanno im aspettativa che sono proprio loro i vincitori? E poi…
aspettativa approvata per quali motivi? Chi autorizza visto che vi sono casi ptecisi per poterla concedere?
Secondo me vanno informate le autorità competenti ma soprattutto la Procura della Repibblica per rispondere a queste due semplici domande prima ancora alla legittimità o meno dell’attribuziome dell’incarico a direttore centrale aggiunto

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Arturo 23 Luglio 2015 - 10:17

in effetti in molte regioni del Nord dicono sempre “no” alle aspettattive per i dipendenti, anche se fondate sul contratto collettivo. Non potrebbero accettare di concedere una aspettattiva per “farsi riassumere come dirigente”. Oltretutto sarebbe palese che il conferimento dell’incarico dirigenziale a un “esterno” sarebbe già deciso senza alcuna effettiva selezione, se non altro contro il principio di imparzialità e buon andamento della PA.

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sentenza Consulta 23 Luglio 2015 - 1:07

Nella nota sentenza n. 37 della Corte costituzionale è scritto che “pur non essendo preclusa la previsione per legge di condizioni di accesso intese a favorire il consolidamento di pregresse esperienze lavorative maturate all’interno di un’amministrazione, non sia dato luogo, salvo circostanze eccezionali, a riserva integrale dei posti disponibili in favore del personale interno, né a scivolamenti automatici verso posizioni superiori, senza concorso o comunque senza adeguate verifiche attitudinali”. La scelta di un concorso per soli esami, senza alcuna valutazione delle esperienze lavorative pregresse (di ciò che un funzionario ha fatto e di come lo ha fatto) produce queste aberrazioni e tentativi impropri di scappatoie, sicuramente da censurare.

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Arturo 23 Luglio 2015 - 10:20

se valutassero i titoli, sarebbe facile fare una “maxi sanatoria” mascherata da concorso. Già così qualche dubbio è lecito…

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Molto meglio i titoli? 23 Luglio 2015 - 3:26

Così sarebbe meglio considerare i titoli?
Magari riconoscendo un punteggio stratosferico agli incarichi illegittimi, no?!

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AntonelloQ 30 Luglio 2015 - 3:55

Ma siamo proprio sicuri che siano illeggittimi gli incarichi e non le sole proroghe date ai sensi della legge dichiarata incostituzionale? Forse la sentenza andrebbe letta direttamente…

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Arturo 1 Agosto 2015 - 2:29

Invece le lauree per corrispondenza di buona parte dei funzionari dell’agenzia come le valutate?

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