Home » Intervista a Buttafuoco: “Il miglior alleato di Salvini? La realtà”

Intervista a Buttafuoco: “Il miglior alleato di Salvini? La realtà”

by Filippo Burla
1 commento

buttafuocoBusseto (Pr), 22 mag – Nella suggestiva cornice del teatro intitolato a Giuseppe Verdi, nella città natale del Maestro e patriota, va in scena “Centrodestra in cerca d’autore”, incontro con ospiti d’eccezione Alessandro Sallusti e Pietrangelo Buttafuoco. Ne approfittiamo per rivolgere alcune domande al secondo, prendendo spunto dal titolo dell’evento.

Partiamo subito dal tema della serata, “Centrodestra in cerca d’autore”. Salvini, che tu hai mostrato di apprezzare, può essere autore di questa destra?

Ho individuato in lui il protagonista, in questo momento, dell’area di destra, nel senso che lui ha capito meglio di ogni altro fra i soggetti della politica che là dove c’è il vuoto bisogna immediatamente arrivare per riempire lo spazio. Siccome lo spazio a destra è deserto, lui è stato quello che con velocità e con parole chiare immediatamente ha costruito un progetto politico, che deve diventare una casa. Questo bisognerà vedere poi con i risultati, nel senso che comunque lui è quello che, se gli riesce, nei prossimi giorni eviterà che il Veneto cada nelle mani di ladylike. E’ importante per tanti motivi, non ultimo il fatto che il Veneto è la locomotiva dell’economia italiana e non può cadere nelle mani di una simpatica signora che riuscirebbe nell’inaudito risultato di rovinare un progetto economico, commerciale e industriale già avviato.

I media sostengono che Salvini abbia sdoganato i fascisti come Berlusconi sdoganò i missini. È un’analisi che corrisponde al vero?

No. No perché non esiste più uno spazio novecentesco. Non esiste più il novecento, è finito e sarebbe un esercizio da dilettanti e che non trova rispondenza nella realtà. Il vero alleato di Salvini è la realtà e la realtà detta l’agenda della politica. Se lui riesce ad essere alleato con la realtà, allora costruisce una seria strategia per dare una casa alla stragrande maggioranza degli italiani che non sono di sinistra.

In questa “realtà” rientra anche il tema della sovranità?

Sì, è fondamentale. La sovranità è il primo passaggio per costruirsi un futuro commerciale, industriale, di strategia per l’Italia.

Lega, Salvini e Islam. Un rapporto difficile.

Il discorso è questo: la destra, in genere, è forzatamente sgangherata, obbligatoriamente analfabeta e precipita sempre in delle gaffe imbarazzanti. Il concetto è semplice: bisogna distinguere sempre fra religione e immigrazione. Sono due cose diverse, persino opposte. Bisogna poi mettersi d’accordo su un fatto: se tu sei Dio, Patria, Famiglia, chi te lo fa fare di andare a rompere le scatole a chi crede in Dio, nella Patria e nella Famiglia? Il gioco è questo, è semplicissimo. Dopo di che, esiste la Tradizione. E la Tradizione si fonda su tanti raggi, che portano alla stessa luce. Chi ha consapevolezza della propria identità non ha paura di confrontarsi con gli altri raggi.

Filippo Burla

You may also like

1 commento

umbro80 22 Maggio 2015 - 1:52

Coerente la risposta di Buttafuoco all’ultima domanda.
La consapevolezza della propria identità è oggi purtroppo una chimera volutamente oscurata dai pensieri e gli ideali della sinistra.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati