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Emma Bonino e George Soros: una lunga luna di miele sulla pelle dei popoli

by La Redazione
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Roma, 12 gen – Negli ultimi anni si è detto e scritto molto sull’amicizia tra Emma Bonino e il noto speculatore George Soros. Facciamo un po’ di ordine e vediamo cosa ci sia di reale. Per meglio capire, inquadriamo la figura della leader radicale partendo dagli anni ’70: nel 1973, fonda a Milano il Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto, dove vengono fornite informazioni e assistenza su contraccezione, sterilizzazione e aborto, organizzando prima viaggi verso le cliniche londinesi e poi gestendo consultori clandestini in cui si pratica l’interruzione di gravidanza. In seguito, la Bonino si autoaccusa pubblicamente per aver eseguito personalmente 10.141 aborti clandestini ed estremamente rischiosi per la salute delle donne, usando, infatti, pompe per biciclette; dopo solo una settimana di carcere, viene rilasciata; questo evento segna la sua ufficiale entrata in politica[1].

Nel 1976, entra per la prima volta in Parlamento sostenuta del Partito Radicale, con Adele Faccio (sua collega nel CISA), Marco Panella e Mauro Mellini. Da questo momento, la Bonino sarà una presenza costante nelle aule parlamentari italiane ed europee (appoggiando diverse coalizioni), battendosi per quelli che lei definisce “diritti civili”, non solo nel nostro Paese. Dopo aver spinto per l’istituzione del Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia nel 1993, consegnando all’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, Boutros-Ghali, una petizione internazionale, Emma Bonino fonda No Peace Without Justice (NPWJ)[2], associazione per la protezione e la promozione dei diritti umani, della democrazia, dello stato di diritto e della giustizia internazionale; presumibilmente, è proprio in questa occasione che si concretizza ufficialmente l’alleanza con George Soros, essendo il suo Open Society Institute (oltre ad altre ONG da lui finanziate) tra i sostenitori di NPWJ[3].

Nel 1995, la Bonino è tra i componenti della Commissione Europea “Santer” (dal nome del presidente Jacques Santer), con competenze su “politica dei consumatori, pesca e aiuto umanitario di urgenza”; la Commissione fu costretta a dimettersi interamente a causa delle accuse di frode e malagestione (dipendenza della Commissione da consulenti esterni per l’esecuzione dei compiti di ECHO e i problemi da essa derivanti nel caso in questione, ritardi della Commissione nell’affrontare i problemi connessi con ECHO, interventi dei Commissari e dei loro gabinetti per alterare il corso delle indagini, mancata informazione del Parlamento europeo, possibili favoritismi nell’ambito delle attività di ECHO). Proprio durante il suo impegno nella Commissione Europea, Emma Bonino viene invitata alla riunione annuale del Gruppo Bilderberg[4] che ha avuto luogo dal 14 al 17 maggio 1998 a Turnberry in Scozia, dove incontrò David Rockefeller. Ci chiediamo per quale motivo, tra i 20 commissari europei di allora, viene scelta proprio la Bonino?

Ora passiamo in rassegna le battaglie strenuamente combattute da Emma Bonino, evidenziando come le stesse siano scritte sull’agenda della Open Society Foundations di George Soros:

  1. Esportazione della democrazia e “guerre umanitarie”: l’”umanitaria” Bonino si è sempre fatta portavoce, grazie al potere concesso dai suoi incarichi, delle richieste di intervento sia diplomatico sia militare negli stati in cui erano scoppiate guerre civili o che non rispecchiavano i parametri occidentali a proposito di diritti umani. Ricordiamo, ad esempio, il caso dell’ex-Jugoslavia e dell’intervento armato della NATO (senza autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU) come quello del Kosovo che Emma Bonino commentò così: “professare la pace dinanzi a un macellaio ha lo stesso spessore politico-culturale del famoso facciamo l’amore non la guerra degli anni Sessanta”. Vale lo stesso per l’intervento militare in Afghanistan[5] che commenta dalle pagine di Vanity Fair, al rientro dalla sua missione come capo della delegazione europea per l’osservazione elettorale: “Oggi l’Afghanistan ha un Presidente, un Parlamento e 34 Consigli provinciali eletti direttamente. Il processo di transizione istituzionale e democratica è concluso”. E alla domanda se un intervento militare può condurre alla democrazia, risponde: “In linea teorica sì, anche se nel caso dell’Afghanistan non si può parlare di occupazione: qui c’è una forza multinazionale”. Ovviamente la Bonino appoggia anche l’intervento militare in Iraq ed a conflitto concluso commenta: “Io credo che non ci fosse alternativa per sconvolgere la rete terroristica: se mandiamo il messaggio che dopo le torri di New York possono bombardare, senza colpo ferire, anche il Colosseo e la Torre Eiffel, non ci dà sicurezza”[6]. Chiede addirittura l’intervento militare in Libia come Vicepresidente del Senato nel 2011, con un appello in aula: “Cari colleghi, vi invio un gruppo di video relativi alla drammatica situazione di queste ore in Libia; in particolare viene testimoniata la presenza di molti mercenari assoldati dal Regime e impegnati in azioni di dura repressione contro la popolazione libica. Credo che tutto questo debba convincerci che non esista più alcuna ragione per mantenere in vita l’accordo ‘di amicizia’ con la Libia ovvero con chi è responsabile di questa spietata repressione della propria popolazione”; è proprio lei a scrivere la risoluzione che impegna il governo a intraprendere le iniziative necessarie per sospendere formalmente il Trattatodi amicizia, partenariato e cooperazione con la Libia[7].


In Libia, come in altri scenari di guerra “regime change” precedenti e posteriori (Siria e Ucraina), la Open Society Foundations appoggia l’intervento militare, come testimoniato dall’articolo pubblicato sul sito ufficiale: “L’intervento in Libia, sebbene giustamente stabilito e con giusta causa data dalla responsabilità di proteggere, ha avuto una breve pianificazione. Anche gli interventi più limpidi sono in definitiva operazioni militari, e quindi hanno bisogno di una buona strategia, risorse ed esecuzione. (…) Inoltre, un intervento positivo, ma pianificato male, fa propaganda a tutti coloro che sostengono che gli interventi (militari) sono impossibili. La NATO e l’ONU devono rivalutare gli argomenti a proposito di “tutti i mezzi necessari” di protezione e decidere se possono impegnarsi in questi mezzi. Se non possono o non vogliono, la rivoluzione della Libia sarà lunga e sanguinosa, e certamente a favorire dell’opposizione democratica fiduciosa e speranzosa[8].

  1. Legalizzazione delle droghe: una battaglia simbolo di Emma Bonino, dei radicali e delle associazioni ad essi collegate come l’Associazione Luca Coscioni (finanziata direttamente dalla Open Society Foundations), è quella della legalizzazione delle droghe. A questo scopo, è stato creato un sito internet ad hoc,” Legalizziamo! Il proibizionismo è fallito” grazie “ad una donazione di Foundations Open Society Institute in cooperazione con OSIFE di Open Society Foundations”.


Nel 2016, a seguito di una raccolta firme, i suddetti, in collaborazione con altre associazioni (molte finanziate dall’Open Society Foundations di Soros[9]), hanno presentato una proposta di legge d’iniziativa popolare è stata presentata alla Camera per la legalizzazione della produzione, consumo e commercio della cannabis e suoi derivati: “Il testo vuole completare il compromesso trovato dall’inter-gruppo parlamentare “Cannabis Legale” promosso dal Senatore Benedetto Della Vedova, iscritto all’Associazione Luca Coscioni, nel marzo 2015[10]. Ricordiamo che l’inter-gruppo era formato da esponenti del PD, dei Civici e Innovatori, di SEL, di Forza Italia e non potevano mancare quelli del Movimento 5 Stelle[11] e che Benedetto Della Vedova è tra i principali esponenti della nuova lista della Bonino +Europa.

Netto l’impegno economico della Open Society Foundations a favore della proposta di legge sulla legalizzazione delle droghe dei radicali, tematica tanto cara a George Soros che persegue a livello mondiale.

  1. Aborto e pianificazione demografica: abbiamo già trattato l’impegno della Bonino per l’approvazione dell’aborto in Italia anche attraverso la fondazione del Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto, grazie anche al contributo di Luigi De Marchi che prospettava in Italia una “pianificazione demografica” ottenuta con l’interruzione di gravidanza, la sterilizzazione e un limite al numero di figli per coppia.

Battaglia condivisa dalla Open Society Foundations: ad esempio, in Irlanda, la fondazione è impegnata nella battaglia pro-aborto e pro-scelta come documentato dai documenti pubblicati su DCLeaks.com (ora oscurato) che evidenziano i 400.000 dollari donati divisi tra la Irish Family Planning Association, la Abortion Rights Campaign e Amnesty International Ireland (ramo irlandese della ONG internazionale massicciamente finanziata da Soros)[12]. Lo scorso dicembre sulla questione è nato un caso politico: la Sipoc (Standards in Public Office Commission) vieta le donazioni di somme superiori a 100 euro da parte di enti privi di sede legale sul territorio irlandese, e quindi impone la restituzione alla Open Society Foundations dei 137.000 dollari donati alla sede locale di Amnesty International (e delle altre due associazioni)[13].

Emblematiche le dichiarazioni di Emma Bonino del 2008 a proposito delle soluzioni alla crescita demografica mondiale: “Noi proponiamo un rientro dolce della bomba demografica” Controllo delle nascite? “Preferisco parlare di pianificazione familiare, di emancipazione femminile. Certo non come è stato fatto in India con la sterilizzazione di massa, o in Cina con le penalizzazioni per il secondo figlio”. Chi dovrebbe assumersi il compito di pilotare il rientro dolce? “Potrebbe farlo l`Onu, ma oltre a non avere i fondi, tra Bush e il Vaticano l’ostacolo è quasi insormontabile[14]. Non a caso la Bonino cita “Rientro Dolce”, nome dell’associazione creata dai Radicali per la propaganda informativa sulla pianificazione demografica mondiale[15].

  1. Immigrazione e accoglienza: vi invitiamo ad ascoltare il discordo di Emma Bonino ospite della conferenza al Lingotto di Torino organizzata dal Partito democratico nel marzo scorso che sintetizza perfettamente il suo pensiero sulla questione migratoria.


La Bonino, dopo la solita sequela di retorica immigrazionista (gli immigrati producono l’8% del Pil, fanno i lavori che noi non vogliamo più fare, nel 2014 hanno pagato la pensione a più di 600.000 italiani, senza i loro figli chiuderemmo migliaia di classi) che molti esperti hanno facilmente “sbufalato”, afferma che in Italia “abbiamo bisogno di 160.000 immigrati all’anno” citando come fonti, non a caso, il centro del potere imprenditoriale Confindustria, Assolombarda, Centro Astalli[16](associazione gesuita dedicata all’accoglienza dei migranti inserita nel circuito SPRAR del Ministero dell’Interno e legata da progetti in comune con Open Society Foundations) e Fondazione Moressa (istituto di studi e ricerca, specializzato sul fenomeno migratorio e indirizzato in maniera prevalente ai temi dell’economia dell’immigrazione, e finanziato dalla Open Society Foundations).

Nel 2015, dalle pagine de Il Sole 24 Ore (quotidiano di Confindustria), Soros[17] affermava: “l’Unione Europea deve accettare almeno un milione di richiedenti asilo l’anno nel prossimo futuro”, garantendo a ciascuno 15.000 euro all’anno per i primi due anni.

I radicali, con Emma Bonino come portavoce, hanno supportato diverse campagne e petizioni a favore dei diritti degli immigrati: “Ero straniero. L’umanità che fa bene[18] (il partito ha ricevuto un finanziamento ad hoc da Open Society Foundations), “L’Italia sono anch’io”[19] campagna per i diritti di cittadinanza, “Not My Europe[20] contro il blocco della rotta mediterranea. Queste sono state ovviamente sostenute da tutte le associazioni sorosiane presenti in Italia: A Buon Diritto (presieduta da Luigi Manconi, senatore PD), ASGI, Lunaria, Cospe Onlus (tra i soci fondatori di SOS Mediterranee, ONG operante nella SAR davanti alla Libia), Associazione 21 Luglio (si occupa dell’integrazione di rom, sinti e caminanti), Progetto Diritti, Associazione Carta di Roma, Open Migration (progetto guidato da Costanza Hermanin, senior analyst di Open Society Foundations e dal 2016 segretaria particolare del Sottosegretario Gennaro Migliore), CILD, Antigone, Arci, CIR, Parsec e Amnesty International.
Fa sorridere come le suddette campagne siano riuscite a unire partiti politici di ogni sfumatura della sinistra, i Radicali Italiani, le associazioni sorosiane, i sindacati, e le associazioni religiose. Fa sorridere anche che la Bonino ora invochi l’arrivo in Italia di 160.000 immigrati per supplire alla crisi demografica dopo le sue mille battaglie non certo a favore della vita (aborto, eutanasia, e tutti i diritti “civili” che hanno diminuito il valore della famiglia tradizionale), invece di chiedere al governo politiche a favore della famiglia. Ed è curioso vedere sfilare a braccetto le associazioni religiose (tanto care a Bergoglio per il loro impegno a favore dell’accoglienza) e l’anticlericale dichiaratamente atea Bonino, prestata anche come relatrice a conferenze sull’immigrazione tenute proprio nelle Chiese ed accolta con onore in Vaticano.

  1. Europeismo e Stati Uniti d’Europa: Emma Bonino correrà alle prossime elezioni con la lista +Europa (grazie all’ex Democrazia Cristiana, ex CCD, ex UDC, ex Rosa per l’Italia, ex Apl, e forse ex contrario alle adozioni gay, ora Centro Democratico, Bruno Tabacci, la Bonino non dovrà più raccogliere le firme) e nel relativo manifesto si legge: “Siamo cittadine e cittadini italiani, convinti che per affrontare le grandi questioni del nostro tempo occorrano risposte più ampie che può dare solo un’Italia più europea in un’Europa unita e democratica. Un’Europa per il benessere e contro la povertà, per le libertà fondamentali e contro ogni forma di discriminazione, per l’accoglienza e l’integrazione con regole certe e contro l’indifferenza, per la sicurezza e contro il terrorismo. Un’Europa votata all’innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica, alla valorizzazione del patrimonio storico e ambientale, alla tutela della concorrenza in un mercato aperto e alla creazione di opportunità e lavoro.(…) Un’Europa fondata sulla partecipazione dei cittadini, che si faccia baluardo nel mondo di apertura (l’open society tanto cara a Soros), libero commercio, diritti umani e civili.(…) Abbiamo la responsabilità di dare alle prossime generazioni un futuro chiamato Stati Uniti d’Europa. (…)Per avere, anche in Italia, più crescita, più diritti, più democrazia, più libertà, più opportunità, più sicurezza, più rispetto dell’ambiente, serve PIÙ EUROPA[21].

Ora confrontate il manifesto di +Europa a quanto scritto dall’europeista George Soros nel 2011 sul suo sito ufficiale[22]: “L’Unione europea è stata creata da quello che Karl Popper ha definito ‘ingegneria sociale frammentaria’. Un gruppo di uomini di stato lungimiranti, ispirati alla visione di Stati Uniti d’Europa, riconobbe che questo ideale poteva essere affrontato solo gradualmente, fissando obiettivi limitati, mobilitando la volontà politica necessaria per raggiungerli e concludendo trattati che richiedevano agli Stati di cedere la sovranità che potevano sopportare politicamente.(…) Poiché l’integrazione si è trasformata in disintegrazione, anche il ruolo dell’establishment politico europeo è stato rovesciato, dalla guida di un’ulteriore unificazione alla difesa dello status quo. Di conseguenza, chiunque consideri indesiderabile, inaccettabile o insostenibile lo status quo ha dovuto assumere una posizione anti-europea.(…) Generare la volontà politica richiederà un piano B per la stessa UE. (…) Una Open Society non considera sacrosanti le disposizioni prevalenti; consente alternative quando quelle disposizioni falliscono. (…) Bisogna mobilitare una maggioranza silenziosa pro-europea quando lo status quo diventa insostenibile”.
Presumiamo che non servono ulteriori commenti.

  1. Amministrazione aperta e trasparenza: uno dei temi trattati spesso dai radicali e dalla Bonino stessa è la trasparenza, la conoscenza e il controllo delle amministrazione pubbliche[23]. L’anticorruzione e la trasparenza delle istituzioni è un punto cardine delle operazioni della Open Society Foundations, soprattutto negli stati dell’est Europa che sfuggono alle sue influenze (Stati Visegrad e Russia); un modo per creare scontento e diffidenza nella popolazione e sfruttarlo poi contro i vari governi. Avvenne un fatto simile in Italia nel 2008 contro il Presidente Berlusconi: “Il nostro lavoro ha incluso il supporto a battaglie legali conto la concentrazione della proprietà dei media da parte dell’amministrazione Berlusconi”, è riportato sul sito ufficiale delle fondazione[24].


Una ricerca di Luca Donadel su Riparte il Futuro[25], organizzazione che ha l’obiettivo di raccogliere e sviluppare varie iniziative per la lotta alla corruzione in Italia e all’estero, e sul suo essere molto “giovane” e attiva sui vari social network, ha svelato che la stessa è finanziata dalla Commissione Europea (ricordiamo l’amicizia di Soros e Jean-Claude Juncker) e proprio dalla Open Society Foundations.

Un’altra curiosa coincidenza: Lorenzo Lipparini[26], assessore a Partecipazione, Cittadinanza Attiva e Open Data del comune di Milano dei Radicali Italiani, per il suo “ Piano per l’Accesso ai dati ed alle informazioni” ha collaborato proprio con Riparte il Futuro, e con Transparency International, Diritto di Sapere, e Parliament Watch (tutti finanziati da Open Society Foundations).

Una robusta convergenza ideologica e morale quella appena mostrata tra Emma Bonino e George Soros: forse per questo motivo, il magnate ha scelto la stessa come Global Board Member della sua Open Society Foundations[27], unica italiana a sedere a quel tavolo.

Nel 1999, è stata nominata membro del Board dell’International Crisis Group, “organizzazione indipendente che lavora per prevenire guerre e definire politiche che costruiranno un mondo più pacifico” (ovvero gli esportatori di democrazia), fondata[28] e finanziata ampiamente dalla solita Open Society Foundations[29], e dove lo stesso George Soros siede nel Consiglio di Amministrazione.

Nel 2015, la Bonino riceve proprio dalle mani di Soros il premio “Fred Cuny for the Prevention of Deadly Conflict”[30], riconoscimento per il suo impegno instancabile a favore degli interventi umanitari e politici nei contesti di crisi.

Per non farsi mancare nulla, Emma Bonino è anche Co-Presidente di European Council on Foreign Relations, think tank europeo che si propone di condurre ricerche indipendenti, massicciamente finanziato dalla fondazione di Soros[31], e membro del comitato direttivo dell’Istituto Affari Internazionali, associazione culturale che mira a promuovere la conoscenza dei problemi internazionali nei campi della politica estera, dell’economia e della sicurezza attraverso ricerche, conferenze, pubblicazioni e formazione, finanziato da istituzioni pubbliche nazionali (anche dal Ministero degli Esteri) e internazionali, e da fondazioni internazionali[32], tra le quali figura la Open Society Foundations[33].

Per concludere questa inchiesta sui legami che uniscono Emma Bonino e George Soros, riportiamo una frase ripresa dal sito dei Radicali Italiani: I partiti hanno cambiato nome, il “finanziamento pubblico” anche, ma il movimento radicale resta l’unica organizzazione politica ad essersi sempre opposta a questa truffa[34].
Traete le vostre conclusioni.

Francesca Totolo
NOTE
[1] Panorama: Bonino e Pannella: c’eravamo tanto amati: https://www.panorama.it/news/politica/bonino-e-pannella-ceravamo-tanti-amati/#gallery-0=slide-1
[2] NPWJ, chi siamo: http://www.npwj.org/About-NPWJ/Overview.html
[3] NPWJ, partner & sponsor: http://www.npwj.org/it/About-NPWJ/Partner-sponsors.html
[4] Bilderberg Conference 1998: https://www.bilderberg.org/1998.htm
[5] Emma Bonino, sito ufficiale: “Si, la guerra in Afghanistan e’ stata utile”: http://www.emmabonino.it/press/about_emma_bonino/2963
[6] Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio: http://temi.repubblica.it/micromega-online/emma-bonino-berlusconiana-recidiva/?printpage=undefined
[7] Libia: votata al Senato la risoluzione preparata da Emma Bonino: http://www.radicali.it/20110321/libia-radicali-preparano-una-mozione-sospensione-formale-del-trattato/
[8] What it Takes to Protect Civilians in Libya: https://www.opensocietyfoundations.org/voices/what-it-takes-protect-civilians-libya
[9] Onlus e Migranti in Italia: https://www.lucadonadel.it/onlus-e-migranti-in-italia-open-society/
[10] Legalizziamo! Chi siamo: http://www.legalizziamo.it/chi-siamo/
[11] Così gli uomini di Soros hanno scritto il programma immigrazione del M5S: https://www.ilprimatonazionale.it//primo-piano/cosi-gli-uomini-di-soros-hanno-scritto-il-programma-immigrazione-del-m5s-77760/
[12] Ma perché mezzo mondo vuole rifilarci l’aborto in Irlanda?: http://www.tempi.it/perche-mezzo-mondo-aborto-in-irlanda#.WlTpOK7ibIU
[13] “Amnesty restituisca i fondi illeciti di Soros”: http://www.ilgiornale.it/news/mondo/amnesty-restituisca-i-fondi-illeciti-soros-1472790.html
[14] Emma Bonino: “manca il cibo, fermiamo la bomba demografica”: http://www.emmabonino.it/pressreleases/6652
[15] Rientro Dolce, chi siamo: http://www.rientrodolce.org/index.php?option=com_content&task=view&id=11&Itemid=43
[16] Associazioni religiose e migranti Italia: https://www.lucadonadel.it/associazioni-religiose-e-migranti-in-italia/
[17] Soros: sveglia Europa, 6 impegni per accogliere un milione di profughi: http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2015-10-02/soros-sveglia-europa-6-impegni-accogliere-milione-profughi-173053.shtml?uuid=ACqeB48
[18] Ero straniero. L’umanità che fa bene: http://www.radicali.it/campagne/immigrazione/
[19] L’Italia sono anch’io: http://www.litaliasonoanchio.it/
[20] Not my Europe: http://milionidipassi.medicisenzafrontiere.it/not-my-europe/
[21] Più Europa, per un’Italia più libera e democratica: http://www.radicali.it/campagne/piueuropa/
[22] True Europeans Now Need a ‘Plan B’: https://www.georgesoros.com/2011/07/11/true_europeans_now_need_a_plan_b/
[23] La trasparenza, la conoscenza e il controllo http://www.radicali.it/campagne/trasparenza-conoscenza-controllo/
[24] La Open Society Foundations in Italia: https://www.opensocietyfoundations.org/explainers/open-society-foundations-italy/it
[25] Riparte il Futuro, chi siamo: https://www.riparteilfuturo.it/chi-siamo
[26] La trasparenza oltre “Amministrazione Trasparente”: http://www.radicali.it/20170217/la-trasparenza-oltre-amministrazione-trasparente/
[27] Open Society Global Board: https://www.opensocietyfoundations.org/about/boards/open-society-global-board
[28] Storia di International Crisis Group, pagine 2 e 20: https://d2071andvip0wj.cloudfront.net/Introduction%20to%20Crisis%20Group-2017.pdf
[29] Bilancio International Crisis Group: https://d2071andvip0wj.cloudfront.net/ICG%202017%20FS.pdf
[30] International Crisis Group premia Emma Bonino: http://www.ecfr.eu/rome/post/bonino_icg
[31] ECFR, Our supporters: http://www.ecfr.eu/about/donors
[32] IAI, chi siamo: http://www.iai.it/it/iai/chi-siamo
[33] Re-energising Europe: A package deal for the EU27: http://www.iai.it/en/pubblicazioni/re-energising-europe-package-deal-eu27
[34] La truffa del finanziamento pubblico ai partiti: http://www.radicali.it/20100806/truffa-del-finanziamento/
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26 comments

rino 12 Gennaio 2018 - 9:40

Veramente un ottimo resoconto del personaggio: complimenti!
Emma Bonino: NEMICA DELL’UMANITÀ + NEMICA DELLA SPIRITUALITÀ = AMICA DEI SOLITI NOTI, i figli del demonio.

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Emma Bonino e George Soros: una lunga luna di miele sulla pelle dei popoli – Complottisti 12 Gennaio 2018 - 9:51

[…] Negli ultimi anni si è detto e scritto molto sull’amicizia tra Emma Bonino e il noto speculatore George Soros. Facciamo un po’ di ordine e vediamo cosa ci sia di reale. Per meglio capire, inquadriamo la figura della leader radicale partendo dagli anni ’70: nel 1973, fonda a Milano il Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto, dove vengono fornite informazioni e assistenza su contraccezione, sterilizzazione e aborto, organizzando prima viaggi verso le cliniche londinesi e poi gestendo consultori clandestini in cui si pratica l’interruzione di gravidanza. In seguito, la Bonino si autoaccusa pubblicamente per aver eseguito personalmente 10.141 aborti clandestini ed estremamente rischiosi per la salute delle donne, usando, infatti, pompe per biciclette; dopo solo una settimana di carcere, viene rilasciata; questo evento segna la sua ufficiale entrata in politica[1]. […]

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Francesca la Pazza 12 Gennaio 2018 - 11:22

articolo illuminante….
Ecco la verità su Soros , i Radicali e la UE

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claudiopas 12 Gennaio 2018 - 2:36

Formidabile Francesca Totolo, le sue indagini giornalistiche sui nemici dell’umanità sono ineccepibili anche se fanno ingrossare il fegato…il problema rimane sempre di come farle conoscere capillarmente

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Giuseppe Spezzaferro 12 Gennaio 2018 - 3:12

…brava Francesca, un bel collage… essendo più vecchio, ricordo che tra gli addetti circolava la voce che il partito radicale di Pannella fosse un tentacolino del polpo statunitense… non dimentichiamo la batosta data alla dignità del Parlamento dalla candidatura ed elezione di una pornostar.. i diritti civili radicali hanno accelerato il processo di imbarbarimento della società e, quindi, delle istituzioni… buon lavoro

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cenzino 12 Gennaio 2018 - 4:16

Personaggio raccapricciante. Vado in bagno.

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Raffo 12 Gennaio 2018 - 9:36

Ancora respirano queste vipere disumane e razziste,queste due vergogne viventi che hanno nel loro programma la distruzione del popolo e dei patrioti italiani…….per loro valgono solo gli africani invasori e gli spacciatori, sono infami che si nascondono dietro la loro ricchezza mafiosa,peggio delle zecche comuniste. Sono fortunati che in Italia sia in vigore la dittatura comunista altrimenti sarebbero già nelle patrie galere insieme agli assassini e alla fecciaglia che sporca la nostra patria.

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Aldo 12 Gennaio 2018 - 11:30

Complimenti per l’articolo.
Questo essere immondo nella sua vita ha fatto di tutto per uccidere la società italiana, e non, con tutti i suoi valori in nome dei “dritti civili” che riconducono sempre ai soliti “eletti” tra gli eletti.
Mi auguro che presto gli si presenti il vero lucifero e la conduca nel girone che le si addice meglio!

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Martino 12 Gennaio 2018 - 11:41

Dopo essere guarita dal cancro che purtroppo non se l’è mangiata, la Bonino ha preso questo vezzo di portare una specie di merda di vacca in tessuto colorato sulla testa, che la rende ancor più odiosamente ridicola di quanto già non sia. La amo. E amo ancor di più lui, l’abominevole apolide col pallino della filosofia, un gigante di morale aduso dire, delle porcherie che commette: “Non ha senso che non io non lo faccia, perché in ogni caso qualcuno lo farebbe al posto mio. Lo ucciderei con le mie mani. E poi piscierei sulla sua vecchia, putrida carcassa cantando “Heidemarie, wenn wir am Rhein marschieren…”.

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La Bonino vuole regolarizzare mezzo milione di immigrati 17 Gennaio 2018 - 12:57

[…] di vecchia data che lega la Bonino al guru della sostituzione etnica Geoge Soros, di cui il Primato Nazionale si è ampiamente occupato. Così come è bene ricordare come colei che ha praticato oltre 10mila aborti clandestini, mettendo […]

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Nicolò Rossi 18 Gennaio 2018 - 9:27

La Bonino ha assolutamente ragione. L’immigrazione non è assolutamente “pianificata”, infatti se così fosse non pensate che gli immigrati arriverebbero con mezzi un po’ più sicuri dei barconi? Che senso avrebbe pianificare l'”invasione” per poi rischiare di far morire parte degli immigrati che cercano di arrivare nel nostro Paese? Sarebbe un controsenso.
Per quanto riguarda l’aborto, nell’articolo che avete allegato c’è scritto che lei stessa ha agito direttamente in un solo caso (10000 casi per una sola persona sono un po’ tanti, non pensate?) e il diritto all’aborto è stato successivamente approvato dal popolo (che, non dimentichiamolo, è sovrano). Inoltre nessuno è obbligato ad abortire: si tratta di una scelta che una donna fa e che ha tutto il diritto di fare.
Per quanto riguarda l’Europa, infine, sicuramente non sarà perfetta e dovrebbe essere da certi punti di vista migliorata, ma sicuramente si tratta di un passo avanti rispetto alle guerre continue che imperversavano nel nostro continente fino al secolo scorso, causando morti, distruzione e danni all’economia, soprattutto a svantaggio della fascia più debole della popolazione, delle donne e dei bambini.

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Emma Bonino l’ambasciatrice di George Soros in Italia. – 4 Marzo Revolution 10 Febbraio 2018 - 10:05

[…] dall’articolo originale a firma di Francesca […]

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manuel 25 Febbraio 2018 - 4:59

Al posto di incentivare le famiglie a fare figli meglio prendere immigrati….GRAZIE BONINO!! MA PERCHÉ NON TE NE VAI F******??

Reply
La Bonino schiuma rabbia: “Disegno eversivo di Lega e M5S su euro e immigrati” 5 Giugno 2018 - 11:47

[…] nessun ripensamento, nessun cambio di rotta: il transatlantico della Bonino, carico di immigrati e finanziamenti di George Soros, naviga a tutta velocità verso le scogliere della volontà popolare, che – forse è il caso di […]

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Governo populista, Bonino sputa veleno contro Lega e M5S: “Su euro e immigrati hanno un piano eversivo” – Tuttonotiziedalweb24 5 Giugno 2018 - 3:59

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claudio 6 Giugno 2018 - 3:14

La differenza tra i nazisti e questa gente qui è che i nazisti comunque consideravano gli ebrei degli esseri umani, come l’assassino considera suo simile la vittima che uccide, mentre per i globalisti gli esseri umani sono solo birilli da trattare come tali quando servono, e da eliminare quando non servono più

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Emma Bonino und George Soros: eine lange Hochzeitsreise auf der Haut der Menschen - news-for-friends.de 3 Luglio 2019 - 2:43

[…] In den letzten Jahren wurde viel über die Freundschaft zwischen Emma Bonino und dem bekannten Spekulanten George Soros gesprochen und geschrieben . Lassen Sie uns eine Bestellung aufgeben und sehen, was echt ist. Lassen Sie uns zum besseren Verständnis die Zahl der radikalen Führer ab den 70er Jahren zusammenfassen: 1973 gründete sie in Mailand das Informationszentrum für Sterilisation und Abtreibung,  in  dem Informationen und Unterstützung für Empfängnisverhütung, Sterilisation und Abtreibung bereitgestellt und erste Reisen organisiert werden in Londoner Kliniken und dann in geheimen Beratungszentren, in denen Abtreibung praktiziert wird. Später warf sich Bonino öffentlich vor,  10.141 illegale Abtreibungen durchgeführt zu haben und extrem gefährlich für die Gesundheit von Frauen, wenn man Fahrradpumpen benutzt; nach nur einer Woche im Gefängnis wird sie freigelassen; Dieses Ereignis markiert seinen offiziellen Eintritt in die Politik [1] . […]

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IL CLAN DI BONINO-SOROS IN DIFESA DEL MILIZIANO KILLER IN DONBASS: condannato per l’omicidio del reporter italiano 11 Dicembre 2019 - 8:32

[…] PRIMATO NAZIONALE – BONINO & SOROS […]

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RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 10 MARZO 2020 - Detti e Scritti 10 Marzo 2020 - 9:54

[…] PRIMATO NAZIONALE – BONINO & SOROS […]

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BIDU 10 Aprile 2020 - 1:12

mi fai schifo ebreo del cazzo!!!!!!!!! vergognati..se vi hanno sterminati 8p motivo era che siete un popolo di abietti profittatori..smettela di fare le vittime!!!!!! fate veramente schifo..vivete sulle spalle del mondo..rom siete dei poveri Rom approfittati….l.lsenza terra…e approfittate del mondo .hitler ha fatto bene a sterminarvi..peccato che siete ancora in giro merde!!!!! ladri schifosi!!!
e Soros del cazzo ebreo di merda devi morire hai capito!!!!!!!!!!!!!
fai schifooooo

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Elezioni politiche del 4 marzo 2018. Una panoramica sulle posizioni dei vari partiti. - MMT 15 Novembre 2020 - 11:18

[…] per rendersi ben conto dell’ignoranza (o più facilmente della malafede, date le sue affiliazioni) del leader Emma Bonino, basta leggere questo articolo. Citiamo la seguente frase: “La prima […]

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Ex dirigente dei Radicali Italiani confessa: “Emma Bonino ha imposto l’agenda di George Soros al partito” - Rassegne Italia 17 Settembre 2021 - 2:20

[…] Soros, sconfessando i valori fondanti di quello che fu il Partito Radicale. Della “lunga luna di miele” tra la Bonino e Soros avevamo già parlato in un articolo-inchiesta del gennaio […]

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Italiani in festa per nulla: la Boldrini e’ stata davvero trombata al maggioritario, ma e’ caduta in piedi. Letta l’aveva anche infilata nel listino proporzionale – MAG 24 Informazione Indipendente 27 Settembre 2022 - 2:32

[…] Bonino e i suoi peana sulla droga di Stato e la cittadinanza italiana anche agli opossum; Cirinnà, il cagnolino ricco e i 74 gender; Fiano che vede fasci littori anche nelle nuvole in cielo; Andrea Romano e le sue proposte di negare la parola a chi metteva in discussione il vaccino. Tutti a casa. Ci stava quasi pervadendo un senso di smarrimento: e ora di chi rideremo? Di chi riporteremo fedelmente gli sfondoni? Di cosa nutriremo i nostri lettori, ansiosi di atrocità woke mutuate dall’incubo gender made in Usa, proposte extraterrene al sapore di distacco totale dalla realtà, notizie false scodellate con nonchalance a supporto di tesi insostenibili, proposte di legge liberticide? A guardia di questo mondo, sentinella fedele della trincea che separa le Ztl dal mondo dei puzzoni, ne rimarrà una sola: Laura Boldrini, eletta nel blindatissimo collegio plurinominale Toscana2. […]

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Un milione e mezzo di euro da Soros alla Bonino per creare una lista antifascista: la confessione di Calenda – La Città News 2 Novembre 2022 - 9:52

[…] 2 nov – In un’inchiesta del 2018, avevamo già documentato la lunga amicizia tra Emma Bonino e George Soros, concretizzata tramite […]

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Altro che fondi russi, da Soros un milione e mezzo di euro a Bonino per fermare il centro destra - Rassegne Italia 2 Novembre 2022 - 9:58

[…] Il Primato Nazionale – Roma, 2 nov – In un’inchiesta del 2018, avevamo già documentato la lunga amicizia tra Emma Bonino e George Soros, concretizzata […]

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