Home » “Assumiamo italiani e non immigrati sottopagati”, Moby finisce nella bufera

“Assumiamo italiani e non immigrati sottopagati”, Moby finisce nella bufera

by admin
10 comments

Roma, 13 mar – “Il nostro personale? È tutto italiano” e vai con l’accusa di razzismo. L’armatore Vincenzo Onorato, patron di Moby e Tirrenia, colosso della navigazione italiana, è finito nel mirino dei buonisti social per aver scelto di fare una campagna pubblicitaria decisamente originale che è stata pubblicata sulle pagine di molti giornali. Sotto alla scritta finita nella bufera la foto di una dipendente, il suo nome e cognome, e in calce la spiegazione: “navigare italiano non è uno slogan, è un impegno: significa avere 5.000 lavoratori italiani altamente qualificati, per offrirvi un servizio sempre impeccabile. Significa riconoscere il valore e la professionalità dei nostri connazionali e portare lavoro e fiducia nei nostri porti. Significa darvi solo il meglio per trasformare il vostro viaggio in una vacanza”.

Una campagna che aveva come obiettivo quello di scoperchiare il velo sui contratti dei marittimi e sul fatto che la legislazione italiana, grazie al doppio registro navale, prevede sgravi fiscali per chi assume personale straniero, a cui viene applicato il contratto del Paese di origine. Ecco spiegato il motivo per cui a bordo della navi, anche di quelle più lussuose, da crociera, che permettono viaggi da mille e una notte a prezzi poco superiori a quelli di una pensioncina, il personale viene dai luoghi più remoti del mondo. Cioè da quelli dove il costo del lavoro è di poco superiore allo zero.
Già da qualche anno il problema è concreto. Onorato è stato accusato di essere l’armatore dalla tariffe più alte, ma il motivo risiede nel fatto che la Moby e la Tirrenia, avendo personale italiano, non hanno accesso ai finanziamenti pubblici e agli sgravi fiscali che la legislazione italiana prevede per chi assume straniero. Una prassi contro la quale l’armatore Onorato più volte si è scagliato, chiedendo che al personale marittimo assunto da compagnie italiane venga applicato il contratto italiano.
Altro che razzismo verso gli stranieri, qui si tratta di una battaglia di civiltà verso i lavoratori italiani, come l’aveva definita lo stesso Onorato tempo fa. E anche una campagna di rispetto verso i marittimi extracomunitari che percepiscono stipendi da fame. Tuttavia sembra non essere piaciuta. È bastato parlare di italiani che subito i social hanno trovato il modo per dare un senso alla loro giornata.
Tra i tantissimi post che sui social hanno dato voce all’indignazione di chi il razzismo dice di rifiutarlo a colpi di hashtag tipo #pittostoanuoto e rievocazioni del capitano Schettino, c’è stato anche quello del creativo che ha realizzato la pubblicità, Marco Faccio dell’agenzia Testa, che tra le altre cose ha scritto “siamo diventati stronzi davvero. Io giuro che, in quanto pubblicitario, mi sarei rifiutato di dare questo messaggio”. Però la campagna l’ha firmata e immaginiamo che il compenso per il suo lavoro l’abbia ricevuto.
Anna Pedri

You may also like

10 comments

Luca 13 Marzo 2018 - 10:02

In realtà è pubblicità ingannevole: su tirrenia sono solo napoletani.

Reply
Luca 13 Marzo 2018 - 10:15

In ogni caso ha fatto bene a ricordare che sono tutti italiani, questo non toglie che sulle navi tirrenia ci sia il personale meno professionale, cortese e serio che si possa trovare. Ostili al limite della provocazione.

Reply
Gianfranco Mergoni 13 Marzo 2018 - 10:21

Coperti & allineati. Questa è la parola d’ ordine degli imprenditori italiani.quelli “giusti”, però. Bocca & portafogli pieni. La bocca di buonismo e il portafogli di soldi fatti sulla pelle di tutti. Basta che non figuri. È l’Itaglia delle ONG che ci riempiono della peggiore feccia del pianeta. Dei falsi profeti dai veri profitti alla gino strada, dei centri sociali che delinquono nella più totale impunità. Appena un imprenditore, contro il suo stesso interesse, si mette contro tutto questo, il minimo sono accuse infamanti. L’ ostracismo sociale. Lo:”Sbatti il mostro in prima pagina!”. Recta prava faciunt, dicevano i Latini. Il PIDIESSISMO ce l’ha fatta. Tanta, troppa gente vede per giusto ciò che assolutamente non lo è. E, ovviamente, viceversa.

Reply
“ASSUMIAMO ITALIANI E NON IMMIGRATI SOTTOPAGATI”, MOBY FINISCE NELLA BUFERA | Il Sud con Salvini 13 Marzo 2018 - 10:42

[…] Anna Pedri – Il Primato Nazionale […]

Reply
Martino 13 Marzo 2018 - 11:17

La ragazza raffigurata nella punnlicità non sembra molto italiana…

Reply
Francesco 13 Marzo 2018 - 11:56

Se Onorato ha bisogno di un nuovo grafico io sono qui e orgoglioso di essere italiano

Reply
Raffo 13 Marzo 2018 - 12:35

Siamo senza speranza………auguri agli africani e alla feccia straniera varia……..di italiani ne resteranno veramente pochi…….siamo pure sfavoriti nel lavoro, roba da terzo mondo, piddini vergognosi , in cinque anni di dittatura comunista siamo in un paese di merda dove comandano zingari, spacciatori africani e bestie asociali……. Manca qualcosa??? Certo,la ghigliottina per gli italiani.

Reply
Robert Lee 13 Marzo 2018 - 1:16

Complimenti a Onorato e alla sua compagnia. Speriamo che cambi la legislazione sui contratti doppi. Lavoro prima di tutto agli italiani, sennò son dolori.

Reply
Padre pronto a tutto 13 Marzo 2018 - 2:56

usiamo la Compagnia Tirrenia / Moby.
solo italiani che bello.

Reply
ANTERO 13 Marzo 2018 - 3:09

O t t i m a m e n t e ….

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati