Roma, 14 ott – L’Italia non è solo Venezia, Pisa e Firenze ma nasconde meraviglie ovunque. Impossibile elencarle tutte: ecco pertanto 10 tra le città più sottovalutate e meno battute della penisola, da nord a sud, con diversi spunti per apprezzare il territorio nazionale non attraverso la banalità del turismo di massa, ma con uno spirito da autentici viaggiatori.
Treviso
Il Veneto non è solo Venezia e Verona. Treviso è una sottovalutata quanto incantevole città delle acque. I diversi canali che la bagnano si uniscono a ben trentatré fontane collocate all’interno delle mura cittadine. La più curiosa è sicuramente la Fontana delle Tette, una copia di quella che ogni anno per festeggiare l’ingresso del nuovo podestà soleva zampillare vino bianco da una poppa e vino nero dall’altra per tre giorni. Molto caratteristica è la zona dei Buranelli, con bellissimi scorci dai sottoportici sul fiume e sui canali, riflessi multicolore delle case con fiori alle finestre e sui terrazzi, ponticelli di legno e metallo, con giardini sul fiume ed accessi alle case con piante dai canali. Esperienza naturalistica consigliata è la passeggiata lungo la Restera, romantico percorso che costeggiando il fiume Sile porta fino a Jesolo.
Cuneo
Sorta ai piedi del Monte Viso, Cuneo stupisce per l’eleganza del suo centro storico con la neoclassica Piazza Galimberti. Ci si sente a casa passeggiando lungo i portici di via Roma e perdendosi in Contrada Mondovì, storica zona medievale anch’essa porticata.
La provincia è un autentico tesoro: Lascia a bocca aperta il barocco del Santuario di Vicoforte, la cui cupola con sezione orizzontale ellittica risulta essere la più grande di tale forma al mondo. Da segnalare il Castello di Grinzane Cavour, custodito tra le vigne del barolo, i giardini del Belvedere di Mondovì dai quali si gode d’una vista spettacolare, ma anche la città di Bra coi suoi castelli e Saluzzo, dove sorge ancora la casa natale del patriota Silvio Pellico.
Piacenza
Fondata nel 218 a.C., fu con Cremona la prima colonia romana nell’Italia settentrionale. A cavallo tra Emilia e Lombardia, risente forse della popolarità di Parma, ma Piacenza è in realtà una città che ha tanto da offrire. Non solo coppa e pisarei ma anche arte e paesaggio, lo dimostra la magnifica cupola del Duomo con gli affreschi del Guercino, la maestosità di Palazzo Gotico e l’ottocentesco Teatro municipale ispirato alla Scala di Milano. La città merita d’essere visitata anche solo per ammirare il Tondo di Botticelli conservato a Palazzo Farnese.
Anche la provincia racchiude delle perle come Bobbio, borgo medievale della val Trebbia, affascinante soprattutto per il suggestivo Ponte Gobbo (o ponte del diavolo) un ponte in pietra d’epoca romana. Imperdibili sono inoltre i tanti castelli che sorgono nel territorio, su tutti il Castello di Rivalta con la sua torre dal profilo unico e la sala delle armi dedicata alla Battaglia di Lepanto.
Sabbioneta
In provincia di Mantova, città ideale del Rinascimento cinquecentesco fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna, Sabbioneta è poesia fattasi mattone. Ex capitale del ducato omonimo è ancora oggi cinta dalle mura cittadine, e pur essendo dal 2008 Patrimonio Unesco, è lontana dai flussi turistici più rumorosi. Visitare il Teatro all’Antica dello Scamozzi è un obbligo con la storia, in quanto primo esempio di teatro stabile inserito in un edificio appositamente costruito. Altra chicca è La Galleria degli Antichi, (la seconda galleria più lunga d’Italia dopo la Galleria degli Uffizi a Firenze) ospitante la collezione di marmi antichi. Notevole per la sua imponenza è infine la settecentesca Chiesa di Sant’Antonio Abate, edificata da Antonio Galli da Bibbiena nella frazione di Villa Pasquali.
Ascoli Piceno
Città di torri, chiese e palazzi. Ascoli è un pregiato romanzo storico in pietra. La sua rinascimentale Piazza del Popolo, “il salotto d’Italia”, non ha eguali per raffinatezza, certamente tra le più belle al mondo. Non da meno è Piazza Arringo con l’omonimo Palazzo, sede della pinacoteca civica, tra le più preziose delle Marche. Non passa poi inosservato il Palazzo dei Capitani, sede dei signori che hanno governato Ascoli. All’interno un bel cortile rinascimentale, la Sala della Ragione, la Sala degli Stemmi e resti archeologici dal periodo romano a quello medievale. Curiosi sono inoltre i Tempietti barocchi di Sant’Emidio, dove, secondo la leggenda, il Santo decapitato portò da solo la propria testa perché voleva essere seppellito in un luogo consacrato. Sosta obbligatoria allo storico Caffè Meletti, dove ai tavoli sotto i portici affrescati o nelle sale in stile Liberty si sono seduti Sartre, Hemingway, Mascagni, Guttuso e Soldati.
Viterbo
Fermarsi prima di Roma può essere una sorpresa e Viterbo lo dimostra. Città di Papi e nobili podestà con numerose fontane in peperino (pietra locale), Viterbo possiede al suo interno uno dei quartieri medievali più affascinanti al mondo, San Pellegrino, un fiorire di vicoli, torri, archi e locali in pietra. Un vero viaggio nel tempo, e lo si continua visitando il fenomenale Palazzo dei Papi, a dir poco cinematografico, così come la poco nota Villa Lante a Bagnaia, trionfo di giardini, statue e giochi d’acqua. Sempre in provincia il meraviglioso Palazzo Farnese di Caprarola, le necropoli etrusche di Sutri e l’emozionante salita a Civita di Bagnoregio, borgo “morto” con solo sette residenti, una chiesa del ‘700 e tre osterie sul cocuzzolo di un colle tufaceo al centro di una splendida vallata della Tuscia.
Sulmona
Abruzzo, provincia di L’Aquila, una terra poco battuta ma con un’identità precisa e forte. Città natale di Ovidio, Sulmona è una cittadina ricca di storia e fascino. Piazza XX Settembre è il salotto che custodisce la statua dedicata all’autore delle Metamorfosi; le tracce della Sulmona romana sono riemerse dagli scavi nel tempio di Ercole Curino, posto ai piedi del monte Morrone in cui, secondo un’antica leggenda, vi sarebbero i resti della villa di Ovidio. Di memoria medievale è invece lo stupendo acquedotto in pietra in Piazza Garibaldi, area adibita all’annuale giostra cavalleresca rinascimentale e sormontata dal Monte Morrone, oltre che dalle case dei borghi. Luogo ideale dove apprezzare l’incredibile paesaggio della Majella è l’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, un edificio religioso risalente al XIII secolo incastonato nella roccia, una vera e propria terrazza posta sulle pendici del monte.
Isernia
Tra le colline molisane e i fiumi Carpino e Sordo, Isernia poggia in un rigoglioso verde. A pochi chilometri da Abruzzo, Lazio e Campania, Isernia è un gioiello soprattutto per il paesaggio naturale che la circonda: il massiccio del Matese sull’appennino sannita, la riserva naturale di Montedimezzo, il sito paleolitico La Pineta, con un resto umano di 600mila anni fa, il più antico mai trovato in Italia. Sbalorditivo anche il teatro sannita del II. sec a.C. a Pietrabbondante.
Simbolo del centro storico è la fontana Fraterna in Piazza Celestino V, nata dall’unione di più pezzi monumentali ricorda i vecchi lavatoi del passato. Vero vanto del territorio è però la neogotica Basilica di Maria Santissima Addolorata a Castelpetroso, capolavoro che chiunque dovrebbe prima o poi vedere, soprattutto quando l’inverno tinge di neve il luogo di culto.
Bari
Grande centro urbano non abbastanza apprezzato, Bari è troppo spesso vissuta solo come passaggio per i trulli di Alberobello e il mare di Monopoli e Polignano, ma la città in sé è tutta da scoprire. Non solo la bianca Basilica di San Nicola, ma anche i pittoreschi vicoli di Bari vecchia, il Castello Svevo, Piazza Mercantile e Piazza Ferrarese, l’elegante Teatro Petruzzelli e l’università degli studi, tra le più belle d’Italia. Bari è una città di grande bellezza novecentesca grazie ad edifici come l’intramontabile Palazzo Mincuzzi, Palazzo Fizzarotti, il Palazzo della Provincia e il faro votivo ai caduti. Peroni, focaccia, ricci e polpo sul lungo mare e ogni dubbio sull’unicità di Bari scompare immediatamente.
Reggio Calabria
Reggio Calabria è una grande città con più di 180mila abitanti che meriterebbe molti più visitatori già solo per i famosi Bronzi di Riace e per tutti gli altri reperti della Magna Grecia conservati al Museo Archeologico Nazionale. Uno scorcio spettacolare è offerto dall’Arena dello stretto sul lungomare cittadino, tra i più belli in assoluto grazie anche al monumento a Vittorio Emanuele III del ’32. Il Castello Aragonese, le tombe greche e le terme romane, Reggio possiede un patrimonio storico-culturale di primissimo livello anche se ancora molto da valorizzare. Oltre alla novecentesca Cattedrale di Santa Maria Assunta si segnala la bizantina Chiesa degli Ottimati col suo pavimento a mosaico.
Alberto Tosi