Roma, 23 dic – Dopo la bufala sugli antichi romani di origine africana, la Bbc torna a colpire con la sua propaganda revisionistica (o rieducatrice?) di una storia politicamente (s)corretta. L’emittente radiotelevisiva britannica, in collaborazione con Netflix, sta conducendo la produzione della nuova serie televisiva incentrata sui fatti narrati dall’Iliade di Omero. Essa avrà il nome di Troy: Fall Of A City e recentemente è stato reso pubblico il cast associato ai ruoli. Un nome che farà sicuramente discutere è quello di David Gyasi, a cui è stato destinato il ruolo di uno degli eroi protagonisti del capolavoro omerico, il leggendario Achille. Non si discutono le capacità dell’attore britannico, di origini ghanesi, anche se sembra che non abbia particolarmente brillato nell’unico ruolo da protagonista della serie tv Containment, visto che quest’ultima è stata presto cancellata. Ma a prescindere dalle sue qualità, la scelta di Gyasi nel ruolo che gli è stato assegnato è assolutamente inidonea per via di precise caratteristiche che non corrispondono.
Oltre ai celebri epiteti di divino e piè veloce, nella tradizione letteraria Achille viene descritto come un giovane dalla capigliatura di un biondo “ardente”. Omero ci ha dunque tramandato la sua figura lasciando spazio a ben poche possibili interpretazioni. A fugare ogni dubbio anche le ceramiche antiche, nelle quali una differenza cromatica della pelle dell’eroe, rispetto al typus del greco comune, sarebbe stata sicuramente riprodotta fedelmente dagli artigiani. Celebre ad esempio la ceramica nella quale è rappresentato Achille che cura Patroclo.
Anche se ciò non fosse sufficiente, bisognerebbe comunque rispettare un immaginario collettivo derivante da una iconografia, che vedono in Achille un giovane bianco, tramandata da generazioni di artisti come Jacques Louis David o Nikolaj Nikolaevič Ge, entrambi famosi per i loro dipinti storici. Non ci dovrebbe essere nemmeno il bisogno di giustificare tutto questo, ciò nonostante sembra che non ci si possa più stupire di nulla ultimamente da parte della Bbc. Nemmeno di vedere Achille, un semidio greco, di pelle nera.
Davide D’Anselmi
Ti è piaciuto l’articolo?
Ogni riga che scriviamo è frutto dell’impegno e della passione di una testata che non ha né padrini né padroni.
Il Primato Nazionale è infatti una voce libera e indipendente. Ma libertà e indipendenza hanno un costo.
Aiutaci a proseguire il nostro lavoro attraverso un abbonamento o una donazione.
per stemperare con un pò di ironia una bestialità storica del genere,ci si potrebbe domandare se anche questo Aghille 2.0 è desideroso di “morire in battaglia” come la Cirinnà, ossia sciroppandosi cappuccini zuccherati a garganella…
-…….ormai gli inglesi sono ”negri”…
…è un Achille tornato dalle ferie passate in mare…
………già potevano anche dare un paio di anelli per il naso era , così, completo…
Presto scopriremo che siamo tutti africani,che il colore bianco è una malattia,che cercare di costruire una famiglia e fare figli è fuori moda , poi ci diranno che siamo tutti gay o lesbiche nel nostro inconscio, infine saremmo costretti a riconoscere la supremazia delle razze nero/ meticce ……. scusate tanto….la boldrini e la fedeli lo hanno già detto, pianificato e ci hanno pure speso un sacco dei nostri soldi per diffondere tali infamie.
[…] che la BBC e Netflix stanno producendo una miniserie sulla guerra di Troia in cui ci saranno un Achille di colore e anche uno Zeus di colore (interpretato dall’attore Hakeem Kae-Kazim). Nemmeno il mito si salva, […]
Ma siete dei Razzisti del cavolo. Vergognatevi di voi stessi. Portate rispetto, anche se e` di colore non vuol dire niente. Siete dei razzisti, come osate. Noi siamo tutti uguali e non bisogna giudicare le persone dal loro aspetto!!
[…] dunque, e già è un passo in avanti nelle nuove rappresentazioni – visto che Machiavelli e Achille sono diventati neri, in fondo un po’ ci aspettavamo un “cambio di […]