Roma, 24 mar – Il gergo militaresco e la rabbia avevano ingannato un po’ tutti. Sia quelli che nelle sue parole avevano visto finalmente un invito alla ribellione, sia quelli che da subito hanno urlato “al golpe”. Abbastanza prevedibile, perché a pronunciare quelle parole di fuoco contro la classe politica e “il sistema” non era stato uno qualunque, ma il comandante Alfa, uno dei carabinieri più decorati d’Italia e fondatore dell’unità d’élite del Gis. Ma dopo le polemiche adesso il comandante Alfa abbassa i toni e corregge il tiro, prima con un nuovo post su Facebook pubblicato ieri pomeriggio, poi in una bella intervista a Il Giornale realizzata da Elena Barlozzari.
E’ tutto un grande equivoco
Altro che golpe insomma, Alfa se la prende con le “interpretazioni fuorvianti” e ribadisce il suo impegno quotidiano nell’essere un carabiniere fedele alla Repubblica. “Quello che ho scritto l’ho scritto con il cuore e come uomo di Stato”, spiega al Giornale, “ho giurato 47 anni fa fedeltà alla Repubblica italiana, e non sono venuto meno a quel giuramento nemmeno per un istante”. Eppure qualche concetto “fraintendibile” il comandante l’aveva espresso. Dai “decreti che non servono a nulla” in un “Paese in guerra”, passando per “l’inaccettabile Parlamento chiuso che non rappresenta il popolo”, alla richiesta di “schierare l’esercito e istituire il coprifuoco“, agli attacchi contro “gli ex del Grande Fratello che ci rappresentano” fino “al premier non eletto che si presenta con la bandiera europea e non con il tricolore“.
Il colpo di spugna per Conte e i contri sociali
Ecco, nei confronti del presidente del Consiglio le parole al fulmicotone di Alfa ora si trasformano in un colpo di spugna. Da “il premier non eletto” non degno di cantare l’Inno di Mameli, passiamo a “il premier Conte farebbe meglio a fare meno dirette Facebook e più visite negli ospedali, con le dovute protezioni ovviamente, per dare una parola di conforto a medici e infermieri”. Una bella inversione di rotta, soprattutto nei toni. Stessa cosa accade per sardine e centri sociali, che Alfa aveva attaccato su Facebook a testa bassa, citando anche lo speronamento della motovedetta della Guardia di finanza ad opera della Rackete e che ora quasi vezzeggia: “La stoccata a sardine e centri sociali? Non è questione di idee politiche, quei ragazzi movimentano un sacco di persone, mi sarebbe piaciuto vederli più collaborativi. E invece sembra che sappiano tirar fuori la voce solo per andare contro a qualcuno”.
La tirata d’orecchi è servita?
Ma che bravi questi ragazzi, movimentano tante persone, collaboriamo un po’, sembra dire Alfa, che ci spiega in questa intervista che è stato tutto un grande equivoco causato da una sequela infinita di metafore. Il coprifuoco? “Era una semplice esortazione a restare a casa”. La parola guerra? “Solo una metafora”. L’attacco alla classe politica? “Intendevo solo dire a chi ci governa che in momenti simili c’è bisogno di dare un segnale di vicinanza”. Insomma tutta l’intervista del comandante Alfa è una mezza retromarcia dove i toni vengono pesantemente abbassati e il tiro abbondantemente corretto. Forse più che il polverone mediatico a far seppellire l’ascia di guerra al nostro super carabiniere deve essere stata la tirata d’orecchi del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che aveva definito le sue parole “gravissime e inaudite”, e la minaccia da parte dell’Arma di prendere provvedimenti.
Davide Di Stefano
6 comments
Ho smesso di apprezzare questa figura dopo averlo visto (non ricordo in quale salotto televisivo) deliberare sulla solidarietà verso i migranti e relativo nostro dovere di accoglienza verso di essi.
Pagliaccio!
Caga, eh!? Non preoccupatevi, la “fiamma” è stata regolata… 😉
no more heroes.
Ha ragione da vendere questo Comandante!! L’Italia secondo il mio modesto parere e’ rappresentata da soggetti VENDUTI alla masso-mafia mondiale. Fanno cio’ che i poteri forti, alta finanza, in primis,li obbliga a fare!! Questo purtroppo va avanti da decenni!!! Se qualcuno ostacola, questi processi di cambiamento forzato (mondializzazione), ecco l’arma dello spread in agguato, e un nutrito stuolo di giudici-senatori (in stile medievale) sono pronti a correre in difesa dei poteri forti. Vi rendete conto della gravita’ del momento?? Questo virus, e’ la dimostrazione pratica, oggettiva,di come i poteri forti, generando caos, disorientamento, paure, angosce nella popolazione, possa contribuire nel riuscire a testare,manipolare ulteriormente le menti di ciascuno, di noi, e cosi nel quotidiano, e nelle piu svariate circostanze optiamo delle scelte individuali che spesso vanno contro la nostra stessa natura, le quali sommate, in ambito collettivo sociale, sono la cartina al tornasole, di quello che ci riserva l’avvenire, meno liberta’ individuale, nelle azioni, nell’esporre le nostre idee, come del resto gia’ succede, se non preventivamente uniformati, all’ideologia di massa, calata dall’alto!! I media in tutto questo, venduti pure loro, fanno la parte del leone, in questo diabolico piano! E’ FANTASCIENZA???? Purtroppo NO. E’ gia’ REALTA’. Sta’ a voi decidere cosa fare! Togliere il paraocchi degli indottrinamenti di massa, ed iniziare a far lavorare il cervello. Questo e’ il momento buono, per meditare data la clausura forzata!! E’ l’unica chance che ci rimane. Auguri.
Son d’accordo.
Comandante Alfa.
Uno dei pochi italiani con le palle rimasti.
Le palle invece gli altri le raccontano.
Virus cinese dei cinesi di cui è amico con * vat + rus + dem usa.
Le mascherine saprei io dove mettergliele