Roma, 27 dic — Tutti a fare il tifo per l’introduzione del lockdown dei non vaccinati anche a casa nostra, su quel modello che in Germania e Austria avrebbe fatto miracoli, piegando verso il basso la curva dei contagi che aveva mostrato il proprio picco a fine novembre. Lo invoca, ad esempio, Roberto Battiston, astrofisico e coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico dell’Università di Trento, decantando le virtù del provvedimento tedesco: «Replicare uno schema simile da noi vorrebbe dire proteggere una frazione di meno del 10% dei cittadini, senza penalizzare il restante 90%: così li mettiamo al riparo dall’infezione, con possibili esiti gravi, ed evitiamo di mandare in crisi il sistema sanitario».
Tutti pazzi per il lockdown dei vaccinati
Nel frattempo, sui principali quotidiani è tutto uno snocciolare di dati del Robert Koch Institute, ad evidenziare come il rapido calo dei contagi a casa della Merkel sia avvenuto in corrispondenza dell’introduzione del salvifico lockdown dei non vaccinati. Dopo alcune settimane in cui i contagiati risultavano essere oltre i 70mila al giorno il numero dei positivi in Germania ieri si attestava infatti intorno ai 10.100 casi, con un’incidenza arrivata ieri a 220,7 ogni 100.000 abitanti, mentre la settimana scorsa era a 315,4. Tutto merito della divisiva decisione della cancelliera, si affrettano a precisare i media e gli espertoni nostrani: il provvedimento, firmato il 2 dicembre scorso, tagliava le gambe ai non vaccinati tedeschi impedendo loro di accedere a ristoranti, cinema, eventi culturali, musei e negozi non essenziali e consentendone l’accesso solo ai vaccinati o ai guariti.
I grafici raccontano qualcosa di diverso
Ma siamo proprio sicuri che l’abbattimento della curva sia merito del lockdown dei non vaccinati, e non di una flessione naturale? Perché in realtà, come suggerito oggi da La Verità, basta un rapido colpo d’occhio sui grafici del Koch Institute per constatare che il picco dell’incidenza settimanale ha toccato il proprio apice a fine di novembre, tra il 24 e il 29, per poi iniziare il calo proprio due giorni prima delle nuove restrizioni, datate due dicembre. Il 29 novembre, infatti, si registravano 452,4 casi ogni 100.000 abitanti, valore già in discesa a 439,2 il 2 dicembre. Il 7 dicembre il dato si attestava 432,2, il 13 dicembre a 389,2, il 21 dicembre a 306,4.
Insomma: la sensazione, nettissima è che la Merkel abbia approvato il lockdown dei vaccinati nell’esatto momento in cui la curva stava naturalmente scendendo dopo aver raggiunto il proprio apice; e che ora, qui nel Belpaese, si stia considerando di imitare la Germania solo sulla base della seconda parte del grafico: quella dal picco di contagi in giù, per giustificare l’ennesima stretta sui non vaccinati e spingere la popolazione ad inocularsi il siero. Un provvedimento che non avrebbe alcuno scopo sanitario, quindi, ma solo un intento coercitivo.
Cristina Gauri
3 comments
Ho già detto commentando l’altro articolo che “mediamente” sono stati più discriminati in Italia che in Germania i non vaccinati, non riprendo l’argomento.. aggiungo alcune cose(basta vedere costo dei tamponi, 15 euro per lavorare.. 15 euro per prendere l’autobus!) Partiamo dal presupposto che in Germania (non c’è stata una regola unica generalizzata, stati federati diversi possono avere norme diverse), ma sembrano scordarlo..
Perchè non guardano il fatto che la Germania ha inventato il 2G+ ovvero fa il tampone ai vaccinati? in moltissimi luoghi?, non vogliono toccargli in nasino in Italia?(che in Italia sarebbero 15 euro a botta! 🙂 no no no… qualcuno potrebbe dire che è stata quella l’arma vincente.. usando la loro stessa logica da quattro soldi, basata su pochissimi dati senza guardare tutto quello che succede nel mondo(fuori dall’Europa) ma guai.. altrimenti saltano fuori i cani bassotti padroni del conflitto d’interesse Pfizer in Italia.. e ti mangiano vivo. Hanno scelto il nemico più debole.
Dalla parte dei non vaccinati non ci sono le multinazionali, non c’è la mafia, non c’è la camorra(che se fossero state contrarie a quello che succede si sarebbero ribellate invece appoggiano pienamente il governo, almeno nei quartieri nei quali una volta non entrava la polizia.. e oggi sembrano dittature cinesi, qualche piccola resistenza, anche figurativa, si sarebbe vista, non so se qualcuno ha presente l’anarchia che c’era in quei posti..), non ci sono organizzazioni criminali tali da spaventare..
Tutto il potere è da una parte. Quello che succede oggi è uno sbilanciamento da una parte sola: è come se De Benedetti e Berlusconi negli anni ’90 fossero stati dalla stessa parte.. ci sarebbero stati meno scontri…ma un potere unico. Questo succede oggi…
Ma attenzione, lo dico ai non vaccinati, di non fare la fine dei tibetani in Cina.. le minoranze considerate “poco offensive” sono sempre state massacrate nella storia.
Perchè non guardano il costo di un tampone in Germania e quello in Italia?
Perchè non guardano il fatto che la Germania con le festività ha ammesso di aver fatto meno tamponi? perchè non guardano il calo che c’è stato in Romania dove hanno vaccinato molto meno? potremmo dire che allora chi vaccina meno ha meno contagi.(per assurdo)
Perchè non guardano i dati di morti per milione di abitanti, inferiori all’Italia, in paesi che hanno vaccinato meno?(tanto per paragonare situazioni diverse.. come fanno loro..)
Ci sono mille altri esempi.
Vogliono mettere in lockdown i non vaccinati? lo sono già.. 15 euro per prendere un autobus.. ma chi le spende? e nei locali hanno messo il rafforzato.. entrano solo vaccinati e guariti.. nei ristoranti al chiuso(almeno nelle città fredde non credo che tanti abbiano voglia di mangiare all’aperto)hanno messo il rafforzato.. parchi.. cinema.. musei.. birrerie… invece di dire che hanno fallito e che queste norme invece che fare scendere il contagio, è salito, cercano una norma più stringente.. per copiarla.. ignorando tutte le norme che “toccano” i vaccinati, nello stesso paese..
Se non è malafede questa..
è il mio parere
[…] Tutti invocano il lockdown dei non vaccinati: “In Germania ha funzionato”…. […]
[…] Roma, 28 dic – La quarantena per i vaccinati con terza dose, ora di sette giorni, potrebbe essere ridotta tra i tre e i cinque giorni: il governo sta valutando l’ipotesi su impulso delle Regioni. Secondo quanto risulta, la decisione dovrebbe arrivare i primi di gennaio. Intanto si attende il parere del Cts, convocato per domani. In base all’andamento della curva epidemiologica, si pronuncerà sull’eventuale accorciamento dei tempi di quarantena. Il provvedimento riguarderebbe quei vaccinati con booster o terza dose che vengono a contatto con persone risultate positive. Al contrario, continua la stretta contro i non vaccinati, che rischiano addirittura il lockdown su misura. […]