Milano, 27 Gen – La nota pagina facebook SCL, acronimo di Sinistra Cazzate Libertà, è stata chiusa alcuni giorni fa senza alcuna spiegazione. O meglio, la spiegazione c’è: quella pagina “incita all’odio” come recita una delle segnalazioni andate a segno, orchestrate da un gruppo di simpatizzanti renziani “in lotta contro i populismi” che hanno costituito gruppi seriali di segnalazione.
Per i meno esperti di satira e del mondo satirico 2.0 – dei social per intenderci- Sinistra Cazzate Libertà era ed è un contenitore dei cosiddetti meme, delle vignette moderne in grado di ridicolizzare e suscitare ilarità sulle argomentazioni più disparate, con una caratteristica: SCL fa satira sulla sinistra, sui radical chic, sul globalismo e spesso anche autoironia. La pagina da 133 mila seguaci e circa quattro milioni di persone raggiunte ogni settimana (a riprova della viralità dei contenuti anti-sinistra globalista) è stata cancellata senza alcuna spiegazione, suscitando la pronta risposta degli amministratori che hanno ricreato la pagina rimboccandosi le maniche, raggiungendo in poche ore i sedicimila contatti.
La vicenda non è però passata inosservata, suscitando un interesse generale da Dagospia a Il Giornale fino a Nicola Porro che ha raccolto l’appello dei giovani amministratori intervistandoli a Radio105 Matrix. Tuttavia, neanche ventiquattro ore dopo, Facebook ha ricancellato la diretta stessa dell’intervista, a riprova di come il gruppo di segnalatori stesse continuando la sua azione di censura. Anche nei social, come nelle piazze, gli antagonisti cercano dunque di zittire l’avversario politico con metodi violenti e antidemocratici, consci del fatto di non essere in grado di sostenere un dibattito politico né tantomeno di saper rispondere alla “satira”, la cui comprensione necessita di ironia ed intelligenza.
Intanto, gli amministratori fanno sapere che non fermeranno l’attività della pagina, continuando a mettere in luce le contraddizioni e le nefandezze di una sinistra allo sbando. Non ci resta che seguire SCL su Facebook, Instagram, Twitter e qualsivoglia social, augurando lunga vita a qualsiasi genere di satira dissidente e non allineata.
Claudio Perconte
La satira sulla sinistra è "istigazione all'odio": Facebook cancella SCL
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9 comments
chissà quanti di questi bannatori avevano a suo tempo pubblicato sulla propria paginetta FB:
” Je suis Charlie” …
Ecco cosa fanno tutto il giorno i vigliacchi piddini……. leggono le cose altrui,preoccupati per le cazzate che ogni giorno dicono e scrivono loro,impauriti poiché il popolo italiota sta di nuovo alzando il capo…….
io neo visti passare di tutti al governo e voi non potete credere quanti leggi anno fatto quanti promessi che di tutti i l’oro cazzate avrei potuto partorire quattro mila figli l’oro tutti a me non mimprenato più nessuno perche le o provati tutti voi fate come vi pare io ho fatto quaranta due anni di contributi continuativi e prendo 701.00 € di pensione uno che non a versato una lira allo stato prende più di me ?Ma per favore Va smettiamola Ora Viene berlusconi e da la aumento di pensione ?e tutta una truffa e sapete il perché che dopo quando facciamo la presentazione dei redditi ci dobbiamo rimborsare in dietro il tutto e non solo dobbiamo pagare le medicine il TIKET e c etera c etera c etera sono dei bravi furfanti e ladri io in verità mi auro che vigerebbe il fascista cosi pulirebbe noi e tutta ITALIA
Caro Raffo non sono loro soli ma bensì tutti
Sbirri del pensiero
La donnetta permalosa si è pronunciata quando un giullare bollito ha dato della scrofa a Claretta Petacci? Ha alzato, indignata, il ditino e il nasino rifatto?
Questa gente ha fatto tutto da sola per farsi odiare e c’è riuscita benissimo!!!
Ma quanto sono ridicoli …
[…] uno dei gestori di Scl. Eppure, i grandi numeri raccolti da Scl non sono bastati ad evitare l’ennesima censura a senso unico, ovvero solo contro contenuti “sovranisti”, imme… e […]