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Tangenti, auto e vacanze: in carcere l’ex capo segreteria del Pd

by Andrea Grieco
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Oddati

Roma, 15 gen – Questa mattina sono state eseguite ben undici misure cautelari dalla Procura di Napoli in relazione ad alcune indagini su episodi di corruzione e appalti irregolari avvenuti nella zona di Pozzuoli, comune dell’area urbana del capoluogo campano. Tra le personalità colpite dalle misure spicca il nome dell’ex capo della segreteria del Partito democratico Nicola Oddati, ricordato anche per essere stato a lungo il braccio destro di Nicola Zingaretti. Oddati attualmente era impiegato, su nomina diretta del governatore Vincenzo De Luca, all’interno dello staff della Regione Campania con il compito di curare i rapporti istituzionali tra l’ente e la Conferenza delle Regioni.

Oddati in carcere per gli appalti del Rione Terra

Oltre al già citato Oddati, destinatario di un ordine di carcerazione per turbativa d’asta e traffico d’influenze, sono finiti all’interno dell’indagine Vincenzo Figliola (ora in carcere per corruzione) ex sindaco del Pd nel comune di Pozzuoli, l’imprenditore Salvatore Musella e l’ex presidente dell’Ente Nazionale Italiano del Turismo e attuale vicepresidente Confindustria Alberghi Giorgio Palmucci. Sono riusciti a scampare il carcere l’ex consigliere regionale della Calabria Sebastiano Romeo e l’ex consigliere provinciale Pd di Taranto Luciano Santoro. Queste le principali conseguenze relative all’inchiesta scoppiata nell’aprile del 2022 sulle concessioni del Rione Terra di Pozzuoli.

Tangenti, auto e soggiorni di lusso

Appalti di riqualificazione cuciti su misura, tangenti, corruzione e molto altro, queste le accuse rivolte agli imputati dalla Procura. In tutto questo, Oddati avrebbe rivestito il ruolo fondamentale di intermediazione tra poliitca e imprenditoria, manipolando le gare di appalto per i lavori. Addirittura, al’ex dirigente nazionale del Pd sarebbero state versate periodicamente ingenti somme di denaro oltre che vetture, vestiti su misura e soggiorni di vacanza regalati. Durante una perquisizione sono stati ritrovati 14mila euro in contanti in possesso dello stesso Oddati, il quale avrebbe provato a discolparsi attribuendo la somma al tesseramento del Partito democratico di Taranto, senza riscuotere però il successo sperato.

Andrea Grieco

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