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Difendiamo il Parmigiano: idee per il pranzo della domenica

by La Redazione
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Roma, 22 lug – Come se non bastassero le guerre quotidiane, i gravi fatti di cronaca e quella perenne sensazione di “quasi guerra civile”, la settimana che ci lasciamo alle spalle ha visto un’altra crociata: quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Il Parmigiano Reggiano fa male: anzi, nuoce gravemente alle salute. Vade retro, Satana!”. Quindi, una delle nostre eccellenze gastronomiche, una bontà inaudita e dal mondo invidiata (e copiata) sarebbe come un abile latin lover. Il seduttore seriale che conquista, poi abbandona: il kalòs (bello) ma senza agathòs (la bontà). I soliti media mondialisti stanno strenuamente difendendo i (presunti) detrattori dell’italica cucina: prevedibile. Ma una cosa è certa. Quel fare ammonitivo, arrogante e saccentello dell’OMS, merita una degna risposta. E quale miglior replica, se non quella culinaria? Ecco qui alcune semplici ricette: il parmigiano, ovviamente, la fa da padrone.

  • Gnocchi alla Romana: piatto tipico della cucina romana (nomen omen), si preparano con gnocchi di semola, latte intero e burro. Due tuorli (da incorporare nell’impasto, lontano dal fuoco) e Parmigiano (eccolo!). Raffreddati, dopo venti minuti di frigo, se ne ricavano dei dischi perfetti. Si procede poi con il condimento: a base di burro e pecorino romano, a rifinire. Cottura in forno ventilato (20/25 minuti a 200 gradi). Infine funzione grill e gratinatura per 4/5 minuti. Da servire ben caldi, sono una delle cose più buone del mondo (Parmigiano incluso).
  • Muffin parmigiano e noci: Perfetti per l’aperitivo (o merenda, che sia), vengono spesso utilizzati per arricchire il “monotono” cestino del pane. Partendo con gli ingredienti liquidi (yogurt, latte, olio, uova) si lavora con una frusta a mano. Si aggiungono poi gli ingredienti secchi: farina e Parmigiano (di nuovo lui!). Si prosegue con lievito istantaneo, sale e pepe q.b. Amalgamando gli ingredienti, si aggiungono gherigli di noci spezzettate. Versare l’impasto nello stampo apposito ed infornare per 20/25 minuti a 180 gradi. Sfornati, si lasciano intiepidire prima di essere serviti (sono ottimi anche il giorno dopo, se conservati coperti).
  • Mousse di parmigiano: solo due ingredienti, ma un’autentica bontà. Perfetta per tartine, antipasti o come condimento per la pasta (magari fredda). Servono 200 grammi di formaggio spalmabile fresco, da stemperare in una ciotola fino a ricavarne una crema. Si grattugiano 150 grammi circa di Parmigiano (rieccolo!) da incorporare al formaggio. Si amalgama il tutto, per ottenerne una crema spumosa. Dopo 10 minuti di frigo, la mousse è pronta per essere servita a proprio gusto.

Certo la lista non finisce qui (e noi amanti della buona tavola lo sappiamo bene). Ma ad una provocazione, bisogna degnamente rispondere: “Il grana sta a tutti i formaggi del mondo come Giove Olimpico alla marmaglia degli dèi minori”. Rajberti, Boccaccio, Burchiello insegnavano ieri. Rajberti, Boccaccio, Burchiello, insegnano tuttora.
Chiara Soldani

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3 comments

Angelo 22 Luglio 2018 - 10:45

Molto bene ma il grana e il parmigiano non sono la stessa cosa 🙂

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Gerarda Spagnolo 22 Luglio 2018 - 2:59

Sono invidiosi di tutto cio che abbiamo in Italia,cultura cibo paesaggi non sono riusciti a comprarci come la Grecia e buttano fango…

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ANTERO 24 Luglio 2018 - 10:17

OMS … Organizzazione Mongoloidi Sottosviluppati ?

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