Livorno, 4 nov – Ricavi che sfiorano il miliardo di euro, quasi due i miliardi di prestito sociale che i soci hanno investito nell’attività, oltre 100 punti vendita con più di 4mila di dipendenti molti dei quali, oggi, a rischio: sono questi i numeri di Unicoop Tirreno, colosso della grande distribuzione che sta da anni attraversando una profonda crisi gestionale sfociata, negli ultimi mesi, in un piano di riorganizzazione lacrime e sangue.
Non è bastato il “cordone sanitario” di Legacoop e di Coop Alleanza 3.0 per mettere insieme i pezzi di quella che è ancora una delle grandi sette della distribuzione italiana. E non bastano le agevolazioni che il fisco mette a disposizione delle cooperative, anche se queste fanno più finanza che supermercati: Unicoop Tirreno non ce la fa, i soci ritirano i propri risparmi (mezzo miliardo negli ultimi tre anni) perché non si fidano più, i margini continuano a calare e il meccanismo si inceppa. Fino al tavolo di crisi, chiesto dopo che la dirigenza ha disatteso le promesse di salvaguardia occupazionale.
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Filippo Burla
1 commento
i sinistri manco un supermercato sanno gestire….