Milano, 25 mag – In quell’azienda ha lavorato trent’anni, con uno stato di servizio impeccabile. Ciรฒ non รจ bastato ad evitargli il licenziamento perchรฉ il suo mestiere, adesso, verrร svolto da una macchina.
Si chiama “giustificato motivo oggettivo“: la fattispecie che ha portato l’azienda – che produce taniche e contenitori e ha sede a Melzo, nella cittร metropolitana di Milano, ma fa parte di un gruppo multinazionale – a dare il benservito al lavoratore prevede la possibilitร di licenziare “per ragioni inerenti allโattivitร produttiva, allโorganizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa”. In altre parole: in caso di mutamento nell’attivitร e nell’impossibilitร di ricollocare il dipendente l’azienda sarร legittimata a procedere stracciando il contratto di lavoro. Cosรฌ รจ stato per il 61enne Osmu Labib, originario del Marocco e a pochi anni dalla pensione, operaio da tre decadi e dal 1991 invalido dopo aver perso una mano sotto una pressa.
Da allora era assegnato ad una mansione piรน agevole, nello specifico quella di apporre i tappi provvisori sulle taniche prima della verniciatura. Mansione che adesso sarร effettuata da “Paint Cap Applicator”, robot ultimo ritrovato della tecnica in grado di svolgere lo stesso lavoro.
“Abbiamo valutato la possibilitร – si legge nella lettera di licenziamento, 17 righe in una scarna pagina – di assegnarla ad altre mansioni riconducibili alla sua professionalitร . Purtroppo non รจ stata reperita alcuna posizione lavorativa vacante, essendo tutti i posti giร occupati da altri dipendenti”. In altre parole: una macchina ti ha sostituito, non abbiamo piรน bisogno di te.
Una motivazione che in un futuro prossimo sentiremo probabilmente sempre di piรน e che pone sfide importanti da affrontare. Non solo per quanto riguarda la ricerca, ma anche e soprattutto per il trovare il modo di coniugare l’imprescindibile mutamento tecnologico con i diritti sociali e specificatamente quello al lavoro. Operazione che, almeno in questo caso, non sembra essere per niente riuscita.
Filippo Burla
Operaio invalido licenziato dopo 30 anni: "Al tuo posto c'รจ una macchina"
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