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Conchita Wurst canta nel Duomo di Vienna contro l’Aids. La lobby Lgbt ora occupa le chiese (Video)

by Cristina Gauri
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conchita wurst

Vienna, 5 dic – Si stanno prendendo la televisione, il cinema, la moda, il mondo della pubblicità, stanno sferrando l’attacco alle scuole e all’istruzione: e non si fermano nemmeno davanti alle chiese. L’attacco dell’ideologia Lgbt procede capillarmente e il concerto al Duomo di Vienna che ha visto come protagonista la drag queen Conchita Wurst in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids ne è la prova. Il tutto suggellato dalla benedizione del cardinale Christoph Schönborn, che già nella precedente edizione, quella del 30 novembre 2018, se ne stava in prima fila ad applaudire uno show che Tempi descrive come un profluvio di “diavoli, ballerini a petto nudo con le corna e le tute in latex, fibbie con teschi, drag queen, piume, calze a rete, candele, musica elettronica e fumogeni rossi. E tutto intorno, crocifissi, paramenti sacerdotali e leggii”. Praticamente la riedizione del Rocky Horror in uno dei luoghi di culto simboli della capitale austriaca.

Il bis di Conchita

Quest’anno si è fatto il bis, stavolta con il vincitore dell’Eurovision Conchita Wurst, positiva all’Hiv da anni, a gorgheggiare avvolto in una pelliccia e circondato da coriste vestite di nero. Lo show si è aperto con le parole dell’attivista gay Gery Keszler: «Tutti possono essere un angelo», ha spiegato lodando il cardinale per «la fiducia» e la sua disponibilità a «costruire ponti», passando poi a tenere una sua personalissima lectio e interpretazione delle Scritture sugli angeli, «che aprono la porta a coloro che sono lontani dalla chiesa, perché gli angeli non hanno paura del contatto, non guardano allo stile di vita o alla religione, sono un simbolo di solidarietà, se non IL simbolo di solidarietà». I proventi della serata verranno devoluti alla Confraternita del Beato Gerardo dell’Ordine di Malta che in Sudafrica si occupa di malati di Aids «indipendentemente dalla religione, dal colore della pelle o dall’orientamento sessuale, proprio come gli angeli». 

Cristina Gauri

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5 comments

Sergio Pacillo 5 Dicembre 2019 - 1:33

Vi potete prendere anche le chiese se i loro custodi hanno tradito il loro Padrone.
Ma, se non vi cambiate, il Suo Regno NO.

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Fabio Crociato 5 Dicembre 2019 - 1:33

Questo è anche il risultato di aver lasciato le chiese vuote, dimenticando che il porto lo fa il marinaio!!
E poi parliamo di rispetto del sacro…

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Fabio Crociato 5 Dicembre 2019 - 1:42

Una sola persona ha cercato di colmare il vuoto per tutti ! Dominique Venner. Nella Cattedrale poi, ancora inspiegabilmente, andata a fuoco.

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Anton 5 Dicembre 2019 - 4:02

E infatti, è stata immediatamente organizzata la recita di un Rosario di Riparazione da parte del gruppo cattolico radunato da Alexander Tschugguel, proprio di fronte alla cattedrale.
Da parte mia, è sempre doloroso leggere le tanto banali quanto inaccettabili semplificazioni in merito alle cosiddette “fratellanza umana”, “solidarietà” e filantropismo di bassissima lega, malamente (e furbescamente) mescolate con deliranti discorsi e distorsioni pseudo-religiose. Che dire: mortificante, siamo davvero in piena Età del Ferro…

Di seguito, un drammatico ma interessante documentario che offre diversi spunti di riflessione circa il mondo LGBT.

https://youtu.be/-pxxBQm114k

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Cesare 5 Dicembre 2019 - 11:21

Oramai serve una scissione con da una parte i cattolci che tengono alla famiglia composta da un uomo e da una donna e dall’ altra dagli amici dei gay come lo stesso eretico francesco(come definito da un Patriarca Greco Ortodosso) che ha detto “chi sono io per giudicare i gay”!!

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