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Grecia al voto anticipato. Da Syriza ad Alba Dorata, reazioni e scenari

by Eugenio Palazzini
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greciaAtene, 29 dic – La coalizione guidata dal premier Antonis Samaras non è riuscita a far eleggere il nuovo presidente della repubblica greco al terzo ed ultimo turno disponibile.

Stavros Dimas, candidato governativo, ha centrato soltanto 168 preferenze, insufficienti per raggiungere il quorum di 180 (su 300 voti disponibili) necessari per la nomina. In questo caso la costituzione ellenica prevede lo scioglimento del parlamento entro dieci giorni e il conseguente voto anticipato. Il premier Samaras ha annunciato subito la data delle elezioni: si terranno il 25 gennaio.

Secondo tutti i sondaggi in questo momento a spuntarla sarebbe il partito di sinistra radicale Syriza, ma i conservatori di Nuova Democrazia, il partito al governo, contano di recuperare i 3 punti percentuali che in questo momento li separano da Tsipras. “Non abbiamo dubbi, vinceremo”, ha dichiarato Samaras, persuaso che “le prossime elezioni saranno le più cruciali degli ultimi decenni”. A cantare vittoria in anticipo è stato però anche il leader di Syriza: “Il futuro è già iniziato, la maggioranza dei greci è determinata a porre fine alle politiche di austerità”.

Chiunque sarà a spuntarla, nessuno pare però mettere in discussione realmente euro e permanenza nell’Ue, nonostante l’immediato crollo della Borsa greca e il monito giunto ieri da Wolfgang Schaeuble, ministro delle finanze tedesco: “Le nuove elezioni non cambiano nulla rispetto al debito greco”, ha dichiarato Schaeuble, in un’intervista rilasciata alla Bild. Il ministro ha poi precisato che “il nuovo governo dovrà comunque rispettare gli accordi contrattuali presi dai suoi predecessori” con Ue, Fmi e Bce.

Lo stesso Tsipras ha dichiarato ad inizio dicembre che, se dovesse vincere, “la Grecia non farebbe a meno della moneta unica”.

Soltanto i nazionalisti di Alba Dorata, di nuovo in ascesa e attualmente terzo partito con il 6% secondo gli ultimi sondaggi greci, sembrano quindi intenzionati a non fare marcia indietro rispetto all’uscita della Grecia dall’euro.

“Alba Dorata oggi è più forte che mai”, ha detto Ilias Panagiotarea, deputato del partito nazionalista greco, in un’intervista rilasciata alla stampa greca subito dopo la caduta della coalizione governativa. “Come terza forza politica – ha aggiunto Panagiatorea – in vista delle prossime elezioni siamo pronti a dare battaglia per la patria e le persone che ci sostengono. E per far sì che le prossime elezioni siano libere ed autentiche, devono essere immediatamente rilasciati i prigionieri politici, sia il nostro leader che gli altri parlamentari detenuti.”

Eugenio Palazzini

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