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Prof decapitato, ora sono 11 le persone fermate in Francia. E spunta l’ombra dell’Isis

by Eugenio Palazzini
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Parigi, Francia

Roma, 18 ott – Abdoullakh Abuyezidvich Anzorov, il 18enne ceceno che venerdì scorso ha decapitato un professore a Parigi, era un “cane sciolto” jihadista? Niente affatto, almeno da quanto sta emergendo dalle indagini della polizia francese. Attorno a lui c’erano infatti diversi soggetti legati in un modo o nell’altro all’ambiente jihadista, le forze dell’ordine hanno fermato per ora 11 persone. Ci sono parenti e amici del diciottenne ceceno, che era in Francia con uno status di rifugiato, come i suoi genitori, il fratello di 17 anni e il nonno.

Genitori e “predicatori”

Ma non si tratterebbe meramente di una rete familiare, visto che sono stati fermati anche il padre di una studentessa della classe del professore e un fanatico islamista particolarmente attivo sui social, tale Abdelhakim Sefrioui. Quest’ultimo si sarebbe recato dalla preside per protestare duramente contro la lezione sulla libertà di espressione. Sefrioui è tra l’altro un membro del consiglio degli Imam francesi e prima del brutale omicidio aveva pubblicato su internet un video in cui si scagliava contro il professore. Mentre il padre della studentessa, come reso noto dalle autorità francesi, aveva pubblicato sulla propria pagina Facebook un testo in cui accusava l’insegnante “facendone il nome e aggiungendo il suo numero di telefono”.

Non solo, dopo la lezione sulla libertà di espressione aveva organizzato sempre sul social un dibattito “sulla pubblicazione delle caricature di Maometto” di Charlie Hebdo, invitando “alla mobilitazione contro il professore”. Come spiegato dal procuratore anti-terrorismo Jean-Francois Ricard, il giorno dopo la lezione del professore “il padre della studentessa, accompagnato da un secondo individuo, fu ricevuto dalla preside dell’Istituto. I due esigevano con forza il licenziamento del professore. La sera stessa, il genitore pubblicava sui social nome e cognome del professore, il numero di telefono e incitava a ‘dire stop‘”.

La zia dell’Isis

Il procuratore Ricard ha però menzionato anche un’altra persona, la sorellastra del padre dell’allieva. Ecco, in questo caso spunta un’ombra ancora più inquietante: quella dell’Isis. Perché la donna, come dichiarato dal procuratore anti-terrorismo, “ha fatto giuramento di fedeltà allo Stato islamico, è partita per la Siria ed è oggetto di mandato di cattura”.

Eugenio Palazzini

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4 comments

fabio crociato 19 Ottobre 2020 - 10:26

Fin che la Francia, i francesi non abbatteranno l’ utopico trinomio Liberté Fraternité Egalité (quest’ ultimo termine anche nella versione modificata italianamente in “Fregalité”), “purgheranno”… Guai a dirgli che De Gaulle è stato un deficiente a dare passaporti a cani e porci, di fatto un vero prodromo alla attuale drammatica estensione del clima di odio. Tutto torna come un boomerang!

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Jessica 19 Ottobre 2020 - 5:03

Joe Biden e il profetta Maometto decidono di fare una vacanza nel sud est asiatico. I due amiconi una volta li decidono di andare a putt…, visitano vari bordelli, ma non trovano ciò che cercano. Ad un certo punto il profeta Maometto vede una scuola elementare, i due amici bussano al portone della scuola elementare e gli apre una suora, i due amici un po imbarazzati chiedono “Scusi sorella qui si scopa bene?” e la suora risponde “si certo, facciamo anche lo sconto del 50% a comunisti e musulmani.”

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Terrore in Francia, poliziotta uccisa a coltellate. L’attentatore tunisino “gridava Allah Akbar” 24 Aprile 2021 - 7:14

[…] polizia in lutto”. Lo scorso ottobre a Parigi venne barbaramente ucciso Samuel Paty, professore decapitato da un jihadista ceceno dopo aver tenuto una lezione su alcune caricature di […]

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Terrore in Francia, poliziotta uccisa a coltellate. L’attentatore tunisino “gridava Allah Akbar” | NUTesla | The Informant 25 Aprile 2021 - 3:11

[…] polizia in lutto”. Lo scorso ottobre a Parigi venne barbaramente ucciso Samuel Paty, professore decapitato da un jihadista ceceno dopo aver tenuto una lezione su alcune caricature di […]

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