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Guerriglia antifascista a Napoli, mentre CasaPound parla di politica e fa il pienone

by Roberto Derta
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Roma, 19 feb – Due scene simboliche: da una parte la sala di un hotel strapiena di gente, un incontro elettorale, una serie di proposte politiche per l’Italia di domani. Dall’altra scontri con la polizia, bombe carta, fumogeni, gente terrorizzata che scappa e un intero quartiere paralizzato. Che ci crediate o meno, la vulgata vuole che gli antidemocratici siano i primi e i bravi democratici siano invece quelli che hanno dato luogo alla seconda situazione. Siamo a Napoli, all’Hotel Ramada ieri era in programma un’incontro con Simone Di Stefano, candidato premier di CasaPound Italia.
“Abbiamo fatto tutto seguendo le regole democratiche – afferma Di Stefano, che ha parlato davanti a 300 persone – Abbiamo raccolto le firme e le abbiamo presentate per poterci candidare. Nonostante questo, il Pd, Liberi e Uguali e i centri sociali dicono che non dovremmo farlo. Vorrà dire che saremo noi a insegnare la democrazia alla sinistra. Noi fascisti? Non riproporremo modelli autoritari. Noi guardiamo al passato per trovare soluzioni per il presente”.
Non la pensano così, tuttavia, i centri sociali napoletani, che ieri hanno ripetutamente tentato di assaltare l’hotel in cui si svolgeva l’incontro di Cpi. Per tutto il pomeriggio, e fino a tarda sera, si sono registrate scene di guerriglia urbana. Erano circa 200, i militanti dei centri sociali. Hanno marciato in corteo e tentato di avvicinarsi all’albergo in cui si trovava Di Stefano. Di fronte al blocco della polizia, hanno però scatenato pesanti tafferugli, con tanto di lanci di bottiglie e bombe molotov. Alla fine si contano 22 fermati e 5 contusi tra le forze di polizia. Secondo il comunicato dei centri sociali, “almeno due manifestanti hanno riportato ferite, uno alla testa e uno alla mano, spaccata”.
In zona tanti i passeggeri in uscita dalla stazione ferroviaria, spaventati e increduli. Il questore di Napoli ha commentato: “L’arroganza, la protervia di un gruppo di manigoldi che hanno bloccato un punto centrale di Napoli lascia un livello di inquietudine. Hanno attaccato ben sapendo che non avrebbero mai potuto superare il cordone delle forze dell’ordine c’è un innalzamento del livello di aggressività, una strategia mirata per colpire le forze dell’ordine”.
Roberto Derta

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3 comments

Noel Gallagher 19 Febbraio 2018 - 9:52

Boldrini è fuori dalla Realtà
basta leggere questo articolo per capire da che parte sono gli aggressori della democrazia

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Raffo 19 Febbraio 2018 - 10:24

Dei 22 fermati vedremo quanti faranno almeno una settimana di galera……in verità sono assai preoccupato per i galeotti già carcerati che nel vedersi arrivare le zecche pidocchiose potrebbero svenire dalla puzza del lerciume comunista dei centri sociali……sicuramente grassio e la boldrina saranno già al lavoro per liberare i loro accoliti……… La puzza di letame è sempre più alta.

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Flavio 19 Febbraio 2018 - 12:25

Questa è la democrazia dei signori che ci governano amici di questi balordi drogati nullafacenti che sarebbe ora di con la folgore di prenderli caricarli sugli aerei e paracadutarli sulla loro Africa insieme ai politici magistrati che li difendono e li appoggiano basta è ora di svegliarci e di andare in Piazza per la vera Italia ed i veri italiani svegliaaaaaa.

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