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Il nuovo partito di Renzi: una forza moderata in stile Macron anti-populismi

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 23 mag – Matteo Renzi, a quanto pare, sta lavorando al suo nuovo partito. Quello che si vocifera da tempo sta prendendo sempre più forma. Dentro al Partito democratico convivono più anime, lo sappiamo, al di là delle due grandi “scuole di pensiero” renziani e non renziani. C’è chi per esempio è più vicino alle posizioni di LeU, o addirittura a quelle di Potere al Popolo. Ci sono poi varie gradazioni di moderati. E poi soprattutto ci sono i renziani, che sono tanti, e sono “allineati e coperti”, come si suol dire.
La lettura che dà oggi sul Giornale Augusto Minzolini e che rimbalza da una testata all’altra, come tema caldo del momento (al netto del governo giallo-verde) è interessante: Renzi starebbe lavorando a una grande forza moderata da contrapporre ai populismi-sovranismi (Lega-M5s) da un lato, e alla sinistra statalista old school dall’altro. Il voto moderato, d’altronde, è in “libera uscita”, come diceva Andreotti: in tanti non votano più Berlusconi, e magari – si auspica Renzi – voterebbero un partito alla En Marche di Macron, per intenderci.
Secondo Minzolini, il Pd è ormai fuori dai giochi, tutto concentrato a combattere la battaglia intestina – Renzi sì, Renzi no – occasione ghiotta per un redde rationem definitivo da parte dell’ex segretario, che appunto potrebbe andarsene usando questa incapacità d’azione politica del Pd per motivare la nascita del suo nuovo partito. “Hanno di nuovo discusso di tematiche interne, il solito canovaccio di tutti contro Matteo. Anche se io ho fatto di tutto per evitarlo: avevamo i numeri per vincere, ma ho impedito la conta, non sono stato divisivo; e loro, invece, di nuovo a sparare contro il sottoscritto. Solo che hanno sbagliato Matteo. Sono sconfortato, ma ormai ho deciso: siamo al punto di non ritorno, ognuno per la sua strada”: a parlare sarebbe Renzi in confidenza con i suoi, e il riferimento è all’Assemblea del Pd. Lo “spartiacque” nella storia del Nazareno, il casus belli per non dover cacciare i non renziani dal partito che ancora controlla ma piuttosto andarsene e dar vita un nuovo soggetto politico proprio in ragione dell’immobilismo e della miopia dei dem.
Il nuovo partito dovrebbe nascere in tempo per presentarti alle elezioni europee della primavera 2019. Renzi farà un’uscita “consensuale” dal Pd, dove ci sarebbe anche già l’accordo per spartirsi le Fondazioni che mettono i soldi per finanziare i progetti politici. Insomma, l’ex premier punta a quel Partito della Nazione mai realizzato con il Pd. Sembra fantapolitica, ma magari invece proprio questo il progetto.
Certo, attualmente i sondaggi per l’ex segretario sono negativi. Ma gli elettori italiani hanno la memoria corta, e per quando Renzi si presenterà con questo nuovo partito moderno, europeista, in stile Macron, con dietro i poteri economici giusti (ci viene da pensare alle banche, per esempio), i moderati magari saranno pronti a votarlo.
Il Pd, svuotato dei renziani e senza un leader in grado di risollevarlo potrebbe sopravvivere per un po’. Ma neanche troppo, visto che stamane, in merito alla nuova creatura dell’ex premier, Maurizio Martina, segretario reggente dem, ospite di Agorà a Rai3, dice: ”Non ci credo, lo ha già smentito. Possiamo discutere, ma ci stiamo domandando tutti con punti di vista magari differenti come si rilancia l’azione del Pd”. Ricorda un po’ quella scena di “Brian di Nazareth” dei geniali Monty Python in cui i sabotatori anti-romani alla notizia che Brian è stato appena arrestato e sta per essere crocifisso, decidono di indire un’assemblea straordinaria per mettere ai voti una mozione per decidere il da farsi.
Ecco, Martina mette in scena il “Brian del Nazareno“.
Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Cesare 23 Maggio 2018 - 1:02

Renzi; io non sono come gli altri politici; se perdo mi ritiro dalla politica! Eccome….!!!

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Raffo 24 Maggio 2018 - 12:47

Di Renzio ricorderemo sempre le sue panzane e le sue sparate da piddino ipocrita che , dopo aver ridotto l’Italia simile ad una cloaca fetida e ignobile , spera di trovare ancora qualche voto nel nauseabondo radicalume chic che ha distrutto l’Italia riducendolo ad un paese per codardi, vigliacchi e sodomiti……… auguroni.

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