Roma, 26 lug – “L’Italia ha bisogno di uno choc fiscale forte“, di una manovra economica “ambiziosa”. Cos’ Matteo Salvini si pone frontalmente al ministro dell’Economia Giovanni Tria lanciandogli, di fatto, un ultimatum. “Se il ministro dell’Economia del mio governo dice che di taglio delle tasse non se ne parla, o il problema sono io o è lui – ha spiegato ai microfoni di Radio Anch’io – Cosa faccio, una Manovra economica all’acqua di rose?”. “Il ministro Tria,  ha detto cose che non mi sono piaciute, ha detto che nella manovra taglieremo un po’ le tasse, rispettando le regole europee. La Lega sta al governo se possiamo tagliare le tasse a tanti italiani e fare una manovra coraggiosa. Se ce la fanno fare bene, altrimenti ce la facciamo da soli”.

Idee diverse

Capita quando il governo è uno ma le idee sono due. Salvini ha speso parole anche sui contrasti interni alla maggioranza. “Quanti governi ci sono? Uno, con due forze che su alcuni temi hanno idee diverse. Sulla flat tax la Lega è a favore, ma ho scoperto ieri che Tria e Conte hanno idee diverse”, ha precisato il leader del Carroccio. E sulla tenuta del governo, che molti continuano a definire come “agli sgoccioli”, Salvini spiega: “Fino a quando penso di riuscire a tenere tranquilli i miei parlamentari della Lega che mi chiedono di andare alle elezioni? Fino a quando le cose si fanno e se qualcuno la smette di insultare, attaccare e litigare quotidianamente”. E le riforme? “Ci sono tante riforme che servono all’Italia, quella della giustizia o quella fiscale, ad esempio. Siamo testardi e leali, ma dobbiamo avere le idee chiare. La testardaggine sta pagando, è arrivato il sì alla Tav“.

Italia non merita di essere ultima

Salvini si dice concorde con le parole del presidente della Repubblica Mattarella, secondo il quale sarebbe un errore isolarsi dall’Europa: “Certo, noi stiamo lavorando dal punto di vista della sicurezza: il modello italiano è un esempio, la metà dei ministri mi ha detto grazie perché difendere i confini italiani è difendere i confini europei“. Proprio per questo motivo “voglio una Manovra importante, ambiziosa e coraggiosa. L’Italia non merita di essere ultima perché ci sono regole studiate a tavolino per il vantaggio di Francia e Germania. La stessa Ue che dice a noi di osservare allo zero virgola le regole permette che da anni Francia e Germania le ignorino: non siamo di meno dagli altri”, ha detto.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

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