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Il sindaco Pd e il rapper pro ius soli: l’idillio di Beppe Sala e Ghali a Formentera

by Fabio Pasini
6 comments

Milano, 17 ago – Formentera è molto bella. Belle le spiagge, bello il mare, bello il clima. La più piccola delle isole Baleari, però, ha un grande difetto. Se sei di Milano rischi di incontrarci metà dei tuoi colleghi, mezza università, mezzo liceo Parini, mezza zona Fiera e via “bausciando”. Già, trattasi ormai di una colonia estiva tutta milanese, al pari di “Santa”, di Rapallo, del “Forte”.

Incontri inquietanti

Stessa gente, stessi locali, stessi riti. Insomma per chi ne avesse le tasche piene dei medesimi dopo lunghi mesi di convivenza forzata, meglio stare alla larga. Anche perché gli incontri potrebbero essere pure piuttosto inquietanti. Basta guardare quella foto postata su Instagram dal sindaco meneghino Beppe Sala che lo vede immortalato in compagnia di Ghali, rapper from Baggio dai genitori tunisini, già pupillo di Roberto Saviano e interprete di Cara Italia, l’inno pro ius soli che a detta del “bardo cosmopolita” descriverebbe “l’Islam e i migranti meglio di tanti giornalisti”. “Quando mi dicono vai a casa rispondo sono già qua”, tuona Ghali in una strofa della canzone.

Quadretto idilliaco

“La strana coppia a pranzo, con vino rosè”, commenta il primo cittadino. Le dita a V per vittoria di entrambi. “Ma quanto sei alto Gali?”, “Prossima partita in squadra assieme sindaco”. Un compiaciuto idillio vacanziero tra il ricco manager-politico di sinistra e il ragazzo di periferia, di origini straniere, che “ce l’ha fatta” con la musica. Un quadretto perfetto che ricalca altre immagini care a Sala, uno che ama farsi vedere con personaggi che appagano la sua propaganda ideologica: da Mahmood a Marracash, passando per i “vecchi” alla Jovanotti e i vecchietti alla (sorry…) Vecchioni. Tutti soggetti con cui darsi di gomito, a ribadire ancora una volta che la gente “giusta” sta dalla parte giusta, politicamente e culturalmente corretta, e che la musica è e sarà sempre cosa loro. Convinzione ovviamente errata quanto granitica.

Sala, che a Formentera è in vacanza con la compagna Chiara Bazoli, dodici anni meno di lui, figlia del presidente emerito di Intesa San Paolo, Giovanni Bazoli, banchiere tra i più potenti d’Italia, trova anche il tempo per dare ai suoi follower dei “Consigli di lettura: Persone Normali, di Sally Rooney. Bel libro. E titolo perfetto queste giornate”. Ecco, così non ci manca proprio niente. Basta stare lontano dalla Milano Marittima di Spagna. Andare ovunque o restare dove meglio si sta, magari con la propria musica preferita nelle orecchie: “Mi manca la tua barca e pure quella smorfia…”.

Fabio Pasini

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6 comments

Eva 17 Agosto 2019 - 10:30

Potreste fare articoli senza dare importanza a questa spazzatura? Grazie.

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Commodo 18 Agosto 2019 - 12:00

Ma perché ai porci pidiessistici non viene un cancro?… Maligno, mortale e doloroso?… E anche, già che ci siamo, ai mostri che proteggono, tutelano e con cui fanno amicizia e “cartello”. Dai “professionisti” nel ratto e nella “consumazione” dei minori, fino a coloro, che vengono dalla “jungla”, e che non sono ne uomini, ne scimmie. Dunque, sono mostri.

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Alessandro 18 Agosto 2019 - 5:35

L’articolo è carino, sano gossip, notizie scovate e diramate per mettere i puntini sulle i… È bene esser informati anche di Gossip.. Che visto sotto forma politica tanta spazzatura non è..

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ugo 18 Agosto 2019 - 10:05

Eva, nella sua riga e mezza dal sapore quasi artistico per quanto è diretta ed esplicita, ha espresso un auspicio al quale mi associo: sarebbe il caso di smettere di riconoscere autorevolezza laddove quell’autorevolezza non c’è. Il caso di questo rapper, trapper, che-ne-so-pper è emblematico. Il Grillo dei vecchi tempi, quello che ancora non si era smascherato, avrebbe esclamato “In minieraaa!!!”. Io non mi spingo a tanto, ma riprendo un punto che ultimamente ho già sottolineato più volte: questi NON sono VIP, sono mestieranti, magari anche abili, ma di nessuna rilevanza sociale. Perché far loro da megafono?

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ugo 18 Agosto 2019 - 10:27

Aggiungo una cosa che m’era rimasta nella tastiera: se si vuol davvero parlare dei mestieranti dell’intrattenimento, un bell’argomento potrebbe essere una descrizione puntuale della parabola di tal Povia, quello dei bambini che fanno “Oh!” e dei piccioni che fanno “tur, tur…” e che aveva un successo di un certo rilievo anche in Rai (Sanremo) e che da un certo punto in poi è stato abbattuto come un cervo ferito. Sicuramente perché la sua vena artistica e creativa si è deteriorata, non certo perché si è messo a dire cose meno banali e (orrore!) non adeguatamente allineate. Vai con Ghali, che lì sì che c’è della sostanza!

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Commodo 22 Agosto 2019 - 9:26

Che foto edificante! Il pidiota con ambizioni verticistiche che, per realizzarle, si sottomette, standosene pure in secondo piano, alla scimmia beduina dalla faccia color merda! Mentre la scarascimmia forma una V con le estremità della sua zampa! Che significa, (naturalmente per coloro che ancora non l’ avessero capito…), la vittoria totale & finale sull’ “uomo bianco”, che verrà sottomesso e schiavizzato. A cominciare dal pidiota che, già dalla foto, fa atto di sottomissione al grullhallah! Giovane, ignorante, sottosviluppato, tracotante & … trionfante! Buona fortuna! Italia!

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