Roma, 2 gen – Anche lโinizio della campagna dei vaccini in Italia รจ stato accolto da celebrazioni e passerelle mediatiche degne del peggior cabaret, piรน che di degna immagine istituzionale. Analizzando lโandamento e la programmazione della vaccinazione di massa dellโUnione Europea possiamo constatare notevoli ritardi organizzativi, oltre alle solite discriminazioni verso alcune nazioni in barba ai valori di uguaglianza che lโUnione ritiene storicamente di vantare. Ne รจ esempio lampante lโarrivo in Italia di sole 9750 dosi, numero ridicolo rispetto alle 151mila indirizzate verso la Germania. Eโ utile perรฒ analizzare nello specifico le carenze europee ed italiane sulla tematica dei vaccini e della distribuzione di essi.
La Gran Bretagna, mediaticamente martoriata dal giorno stesso della vittoria della Brexit al referendum, รจ giร nel pieno della vaccinazione di massa da settimane. Ciรฒ altro non รจ che ovvia conseguenza del ritrovo di libertร politica e programmatica, anche nelle emergenze come quella del coronavirus. Sarebbe ora che se ne rendano conto quelli che parlavano addirittura di carenze alimentari previste nel Regno Unito a seguito dellโuscita dallโUnione Europea. Anche gli Stati Uniti di Donald Trump, grazie allโoperazione โwarp speedโ hanno giร provveduto alla vaccinazione di piรน di un milione di cittadini americani.
L’Ue si รจ spaccata pure sui vaccini
In Europa invece abbiamo visto imporre la linea comune anche sullโacquisto dei vaccini, che ha giร subรฌto rallentamenti data la risposta dellโEma, l’Agenzia europea per i medicinali, arrivata in netto ritardo rispetto a quanto si auspicasse. Presumibile immaginare che non si terminerร la campagna vaccinale prima della primavera del 2022. Numerose aziende farmaceutiche sono giร in ritardo con la produzione, altre come la Pfizer presentano un prodotto che necessita di una catena di freddo (-80ยฐ) non agevole da mantenere per il tempo necessario prima della somministrazione.
Conseguenza di questi โimprevistiโ รจ stata la rottura precoce del patto europeo su acquisto e distribuzione del siero. LโUngheria ha acquistato autonomamente milioni di dosi del vaccino russo Sputnik V. Seguita poco dopo dalla Germania che ha optato per comprare da sรฉ 30 milioni di dosi.
I fallimenti targati Arcuri e Bruxelles
LโItalia invece persiste nel costante e recidivo ritardo, maggiormente impegnata a discutere di primule ed incaricare nuovamente il disastroso commissario Arcuri. Il dirigente tuttofare calabrese รจ riuscito nellโarduo compito di fallire miseramente tutte le sue missioni. Condannandoci a ritardi e aumentando cosรฌ il clima di confusione esfiducia tra i cittadini.
Avessimo un esecutivo degno della storia dโItalia assisteremmo alla rottura del patto con la Ue, allโacquisto autonomo ed alla distribuzione immediata dei sieri in tutte le regioni. Un compito che richiede competenza, esperienza e toni istituzionali che esulino la sfilata emozionante in diretta televisiva.
Non bastassero tutte queste incomprensibili e costanti difficoltร , di sfiduciare ancor piรน gli italiani si รจ occupato il ministro Speranza. Con i soliti toni da cassandra ha diramato nota in cui affermava che la somministrazione dei vaccini non permettesse in automatico alcun ritorno alla libertร personale precedente la pandemia. Se e quando riterranno doveroso addossare le responsabilitร dei prossimi annunciati fallimenti non dovranno far altro che guardarsi allo specchio e ringraziare l’Ue. Evitando magari qualche critica grottesca alla Brexit.
Tommaso Alessandro De Filippo
2 comments
Articolo intelligente…, questa รจ la strada giusta per cominciare a capirne di piรน!!
[…] allโUnione.ย A tal proposito si sintetizza, sul sito ufficiale della Commissione Europea, il famigerato โV-Dayโย nei termini di โun emozionante momento di unitร โ, esplicitando chiaramente che la […]