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Coronavirus, chiuso liceo a Pomezia: ci va il figlio del poliziotto positivo. Primo caso in Sardegna

by Ludovica Colli
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Roma, 2 mar – L’emergenza coronavirus arriva nel Lazio. Alle porte di Roma è stato chiuso un liceo, il Pascal di Pomezia, dopo che il papà di uno studente – un poliziotto in servizio a Spinaceto, nella zona sud di Roma – è risultato positivo al virus. “Sono in corso gli accertamenti sui familiari. Si informa la cittadinanza che si sta predisponendo, in via precauzionale, la chiusura della scuola. Si raccomanda di evitare allarmismi”, sottolinea il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà in una nota, diffusa anche sui social. Il liceo è stato evacuato. Secondo quanto si è appreso, il poliziotto a febbraio avrebbe ricevuto la visita di un amico dalla Lombardia e dopo qualche giorno ha cominciato ad avvertire i sintomi dell’influenza. Insospettito, ha avvisato i superiori e quindi è stato sottoposto al tampone faringeo al Policlinico Gemelli, risultando positivo. L’uomo, assente per malattia da una settimana, stanotte è risultato positivo al test bis dello Spallanzani, dove è ricoverato, conclamando il contagio. Le analisi saranno svolte anche sulla sua famiglia. Le autorità sanitarie rendono noto che sono stati ricostruiti i contatti dell’agente positivo e confermano il collegamento con la zona rossa della Lombardia.

Primo caso di contagio in Sardegna

Intanto si registra il primo caso di contagio in Sardegna, a Cagliari. La Regione fa sapere che il paziente, ora ricoverato in ospedale, è risultato positivo: per la conferma è attesa la verifica dell’Istituto superiore di sanità cui è stato inviato il tampone. L’Unità di crisi regionale ha già attivato i protocolli per individuare e mettere sotto sorveglianza sanitaria i familiari e tutte le persone che sono state a stretto contatto col paziente. Imprenditore di Quartu Sant’Elena, 40 anni, titolare di un locale, il paziente era stato a Rimini una decina di giorni fa e avrebbe cominciato a star male dopo il rientro in Sardegna. Ora è in rianimazione con una diagnosi di polmonite.

Riapre il Duomo di Milano

Riapre il Duomo di Milano con tutte le cautele del caso. Le porte secondarie sono state aperte alle 8 “per una breve preghiera” mentre ai fedeli che vorranno visitare la cattedrale, i quali entreranno in numero contingentato per evitare assembramenti, in base al decreto anti-contagio, l’accesso era consentito dalle 9. Intanto l’assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera lancia un appello agli over 65: “E’ vero che la patologia ha una grossa diffusione ma il 50% la supera senza accorgersene e il 40% non ha gravi problemi. Però c’è un 10%, che è quello che va in terapia intensiva, e sono quasi tutte persone che hanno più di 65 anni. Quindi invito gli anziani a uscire il meno possibile nelle prossime due/tre settimane“.

Ludovica Colli

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Coronavirus sbarca alla Rai, un dipendente ricoverato allo Spallanzani. Era in zona gialla | Il Primato Nazionale 3 Marzo 2020 - 12:52

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