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Dl fisco, ok della commissione ma i giallofucsia si spaccano. La rabbia dei renziani

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 2 dic – Dopo 14 ore di seduta e continui scontri in seno alla maggioranza giallofucsia, la commissione Finanze della Camera dà l’ok al decreto fiscale. In segno di protesta, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno abbandonato i lavori poco prima del voto. Dall’Iva su gli assorbenti alle multe per la mancanza dei seggiolini anti abbandono, dall’annullamento delle multe ai commercianti che non hanno il Pos agli straordinari per Polizia e Vigili del fuoco sono state molte le modifiche su cui i giallofucsia sono riusciti ad accordarsi. Rabbia invece per Italia Viva, sempre più defilata.

Il nodo del carcere per i grandi evasori

Il nodo più difficile da sciogliere ovviamente è stato quello sul carcere per i grandi evasori (che ieri ha scatenato le ire di Confindustria, che bolla la misura come “approccio iper repressivo“). Ebbene, ieri sembrava raggiunta la quadra ma le divisioni sono riemersi nel corso della seduta notturna. Alla fine è arrivato il via libera della Commissione, anche se la maggioranza ha rischiato di spaccarsi. E comunque ha perso un pezzo: Italia Viva infatti ha votato no. “Iv resta sempre contrario, votiamo no“, ha detto il deputato Mauro Del Barba.il

Renzi: “Di giorno fanno i moralisti, di notte salvano le loro fondazioni”

I renziani si sono defilati anche sull’emendamento per rinviare le norme di equiparazione dei partiti alle fondazioni, approvato con i voti di M5s, Pd e LeU. Il deputato di Iv Luigi Marattin ha attaccato su Twitter: “La decisione di rinviare l’applicazione della Spazzacorrotti per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni è un clamoroso errore che la commissione ha fatto nottetempo col voto favorevole di M5S, Pd e LeU e il voto contrario di Italia Viva“. Anche il leader Matteo Renzi ha attaccato, sempre su Twitter: “Di giorno sui social fanno i moralisti, di notte in commissione salvano le loro fondazioni“.

Innalzamento complessivo delle pene
L’ok agli emendamenti dei relatori e del governo ha ufficializzato l’innalzamento complessivo delle pene, che è stato però ridotto per i reati minori (cioè i delitti occasionali di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione, non caratterizzati da condotte fraudolente). Vediamo nel dettaglio le principali misure approvate dalla commissione.

Slitta a settembre la scadenza del 730
La scadenza del 730 (modello per la dichiarazione dei redditi da lavoro dipendente e pensione) passa dal 23 luglio al 30 settembre. Aumenta anche la platea dei contribuenti che possono usare il 730: oltre ai dipendenti e ai pensionati, possono presentarlo anche i titolari di redditi assimilati a quello di lavoro dipendente e i titolari di redditi di lavoro autonomo occasionale.

Autorizzata la spesa di 460 milioni per la rete ferroviaria
Approvato l’emendamento che autorizza per il 2019 “una spesa da 460 milioni per il finanziamento di investimenti infrastrutturali della rete ferroviaria nazionale”.

Ok a aumento indennità minima a sindaci piccoli Comuni
Arriva l’ok all’unanimità all’indennità minima per i sindaci dei Comuni fino a 3 mila abitanti che sale a 1.400 euro netti.

No multe a negozianti senza Pos
“Abbiamo appena approvato l’abrogazione delle sanzioni per i commercianti che non hanno il Pos per i pagamenti con carta di credito/debito”. Lo riporta il sottosegretario al Mef, Alessio Villarosa.

Iva per assorbenti bio scende al 5%
Per gli assorbenti compostabili o lavabili l’Iva passa dal 22 al 5%. Il sottosegretario Villarosa spiega che “c’è un impegno del governo per intervenire totalmente”, in modo da allargare lo spettro delle tipologie di prodotti igienici femminili per i quali sarà abbassata l’Iva.

Slittano a marzo le multe per chi non ha i seggiolini anti abbandono
Rinviate al 6 marzo le multe per chi non si adegui alle nuove norme sui seggiolini auto per i bambini e fa salire da uno a cinque milioni gli stanziamenti previsti nel 2020 per le agevolazioni sotto forma di credito di imposta.

Ok a 180 milioni per straordinari di Polizia e Vigili del fuoco
In arrivo 180 milioni di euro per pagare gli straordinari degli agenti di Polizia e dei Vigili del fuoco effettuati prima del 2019 e non ancora liquidati, in deroga alle norme vigenti. La proposta di modifica approvata nello specifico prevede che 175 milioni di euro siano destinati al pagamento dei compensi per il lavoro straordinario delle forze di polizia e 5 milioni di euro ai Vigili del fuoco.

Adolfo Spezzaferro

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