Washington, 7 nov – I sondaggi questa volta non hanno sbagliato: alle elezioni di midterm il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha perso la Camera. Per i risultati definitivi è ancora presto, ma quello che è ormai chiaro è che i democratici hanno riconquistato dopo otto anni il controllo della Camera, mentre i repubblicani mantengono la maggioranza al Senato.
Anche se i Dem hanno vinto, per Trump non è una vera e propria sconfitta, dato che il suo predecessore Barack Obama nelle elezioni del 2010 perse la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. E infatti il tycoon mentre lo spoglio era in corso e si profilava il risultato aveva dichiarato: “Nessun bagno di sangue”, per poi twittare che l’esito del voto è stato un “un enorme successo”, riferendosi alla solida maggioranza che i Repubblicano hanno saputo mantenere al Senato.
Curioso notare che alla Camera passata sotto il controllo dei Dem siano stati eletti i rappresentanti delle varie minoranze, sui quali la sinistra americana ha puntato il tutto per tutto. E così è stata eletta Ayanna Pressley, prima afroamericana che siederà alla Camera dei Rappresentanti in Massachusetts. E c’è anche la prima musulmana: si tratta di Rashida Tlaib, che sarà la prima islamica eletta al Congresso. È stata eletta anche la più giovane deputata di sempre, Alexandria Ocasio-Cortez, di 28 anni, portoricana e senza alcuna esperienza politica. Lei si definisce “socialista” e fino allo scorso novembre lavorava come cameriera in un ristorante messicano.
La Camera americana si è tinta di rosa in queste elezioni, vedendo la cifra record di elette. Sono più di 100. Del resto ma i così tante donne si erano candidate alle elezioni. E presto potrebbe profilarsi il ritorno di Nancy Pelosi, ex speaker della Camera e democratica della California. Nel confermare la vittoria dei Dem ha dichiarato: “Grazie a voi elettori, domani sarà un nuovo giorno in America”. Non è escluso che la Pelosi torni al posto che occupava fino al 2010, prima della sconfitta.
Anna Pedri
Elezioni Usa: i dem prendono la Camera, il Senato resta ai repubblicani. Trump esulta
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