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Israele bombarda la Striscia di Gaza. Così Netanyahu lavora alla rielezione

by Adolfo Spezzaferro
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Netanyahu

Gaza, 27 mar – Tensione alle stelle fra Israele e Hamas. Nella notte due razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso la città israeliana di Ashqelon. I sistemi di difesa, secondo il portavoce militare, sono riusciti ad intercettarli. L’aviazione israeliana, intanto, nella serata di martedì ha colpito un campo di addestramento militare di Hamas a Rafah, a sud di Gaza, un compound militare e una fabbrica di armi a Khan Yunis. Non si ha notizia di vittime. Nei giorni scorsi Israele, dopo che un razzo ha colpito una casa vicino a Tel Aviv, ferendo sette persone, ha inviato rinforzi militari a ridosso della Striscia e bombardato ripetutamente Gaza.

L’esercito israeliano ha detto di avere lanciato 15 attacchi nel Nord della Striscia. Il lancio di razzi è andato avanti anche da parte di Hamas, ma solo fino alle 3 di notte. Un razzo ha danneggiato una casa a Sderot, città israeliana vicina al confine con la Striscia, senza fare feriti. La maggioranza dei razzi lanciati da Hamas sono caduti senza colpire alcun obiettivo, e diversi altri sono stati intercettati dal sistema di difesa missilistico israeliano, Iron Dome.

Netanyahu attacca (pensando al voto del 9 aprile)

L’esercito ha avvertito che ritiene Hamas, che governa l’enclave palestinese, responsabile di tutta l’attività militare che arriva dalla zona, e si è detto pronto a “diversi scenari e a intensificare la sua attività se necessario”.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ritornato in anticipo dalla visita negli Stati Uniti, si è incontrato ieri con il capo di Stato maggiore, Aviv Kochavi, e ha dato ordine di muovere nel settore del Comando meridionale – in prossimità dell’enclave palestinese – un’altra divisione di fanteria e un battaglione di artiglieria. Inoltre, è stata approvata la mobilitazione di riserve aggiuntive. “Faremo quello che è necessario per difendere il nostro popolo e il nostro Stato”. “Hamas deve sapere che non esiteremo ad entrare e a prendere tutti i provvedimenti necessari” per “la sicurezza di Israele “, ha avvertito Netanyahu.

In Israele, il 9 aprile, si terranno le elezioni politiche. Questo spiega la linea dura di “Bibi” (il premier più longevo nella storia dello Stato ebraico), accusato dagli avversari di essere stato troppo morbido con Hamas.
Ecco perché la tregua proposta dai palestinesi non è stata accolta: i bombardamenti hanno una valenza soprattutto elettorale.

Moavero: “Sostegno allo Stato di Israele”

Sulla tensione in Medioriente è intervenuto nella tarda serata di martedì il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi. “Seguiamo con grande attenzione e affermiamo il nostro sostegno al pieno diritto allo Stato di Israele alla sua sicurezza”, ha detto alle commissioni riunite Esteri e Politiche Ue di Camera e Senato.

Adolfo Spezzaferro

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