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Milano, madre uccide la bimba di 2 anni. Poi chiama l’ex marito: “Tua figlia non esiste più”

by Cristina Gauri
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Milano, 8 mar – Tragedia a Cisliano, comune nei pressi di Abbiategrasso, provincia di Milano: nella notte fra domenica 7 e lunedì 8 marzo una madre di 42 anni ha ucciso la bimba di due anni e poi si è inflitta alcune ferite. Lo riporta MilanoToday.

“Tua figlia non esiste più”

A dare l’allarme, scattato verso l’una di notte, è stato il padre della piccola ed ex marito della donna. L’uomo, 44 anni, ha chiamato il 112 raccontando di avere ricevuto una telefonata dalla ex moglie che gli aveva detto, testualmente, che «tua figlia non esiste più». I carabinieri hanno subito raggiunto l’abitazione della madre, ubicata in via Mameli. Dopo aver più volte suonato il campanello e cercato – invano – di contattare la donna, i militari hanno deciso di forzare una finestra e irrompere nell’appartamento.

La madre priva di coscienza accanto alla bimba senza vita 

Una volta entrati nella camera da letto, la tragica scoperta: sul letto giaceva riverso il corpo senza vita della bimba, e accanto a lei la madre, priva di sensi e con ferite da taglio a un braccio. I mezzi di soccorso intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della piccola. Le cause della sua morte sono ancora da accertare, ma da una prima analisi risulta che sul corpo della vittima non vi fossero segni di lesioni o percosse.

Tentativi di autolesionismo

Stando a quanto riportano le cronache locali, dopo aver ucciso la figlia, la donna si sarebbe autoinferta delle ferite. Si tratterebbe di tagli superficiali a un braccio, nulla che la ponga in pericolo di vita. Forse una forma di autolesionismo per punirsi del gesto o per attirare attenzione. La madre è ora ricoverata presso l’ospedale Fornaroli di Magenta per aver ingerito probabilmente psicofarmaci dopo aver ucciso la bimba. Sul posto sono giunte un’ambulanza, l’automedica e le forze dell’ordine. Ignote le motivazioni alla base dell’atroce gesto. Sul caso indagano i carabinieri.

Cristina Gauri

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