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Millwall, i tifosi contestano iniziativa Black Lives Matter: “Non siamo razzisti, ma ora basta” (Video)

by Ilaria Paoletti
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Millwall

Londra, 7 dic – Sono ormai mesi che iniziative Black Lives Matter vengono svolte negli stadi inglesi, non da ultimo quello del Millwall. Nell’ultimo match, però, i tifosi del Millwall hanno contestato i giocatori inginocchiati per ricordare le vittime del razzismo e questo ha scatenato un’ondata di polemiche.

Millwall, contestati i giocatori

Negli stadi inglesi, compreso quello del Millwall, numerosi cartelli e segnali ricordano come sia illegale (col rischio di arresto) avere comportamenti o usare un linguaggio razzista. E nell’ultimo match svoltosi al mitico Den in effetti non ci sono stati atteggiamenti discriminatori. Semplicemente, i tifosi hanno contestato l’iniziativa dei giocatori del Millwall che si sono inginocchiati nel tributo al movimento Black Lives Matter.

Le iniziative Black Lives Matter negli stadi

Ben 280 i giorni di chiusura dettati dall’emergenza Covid dell’impianto e 2000 gli spettatori presenti, ma prima del match con il Derby County di Wayne Rooney c’era già stata contestazione da parte dei tifosi del Millwall che avevano chiesto al club di non celebrare nessuno omaggio al movimento Black Lives Matter, con una serie di comunicazioni pressanti.  “Il gesto di inginocchiarci ci offre l’opportunità di mostrare pubblicamente il nostro sostegno alla lotta contro la discriminazione” ha replicato la squadra “Vogliamo chiarire che inginocchiarci, per noi, non rappresenta l’adesione a un gruppo politico o a un’ideologia. Si tratta semplicemente di affrontare la discriminazione”.

I fischi dei 2000 tifosi

Quando quindi i giocatori si sono inginocchiati, i tifosi hanno iniziato a fischiare la squadra. E quando l’arbitro Darren ha fischiato il calcio d’inizio del match non si sono fermati, tanto che alcuni giocatori del Millwall si sono fermati a osservare gli spalti. Tra chi condanna i gesto dei tifosi londinesi vi è Gary Lineker nonché Micah Richards, ex difensore di Manchester City e Fiorentine  ora commentatore sportivo: “Non è stata una minoranza. Bisogna prendere provvedimenti seri. Con duemila persone allo stadio non dovrebbe essere difficile identificare chi ha fischiato. Non ci sono scuse”.

“Non siamo razzisti, ora basta”

Molti fan del Millwall però rifiutano l’etichetta di razzisti e sui social difendono la decisione di contestare la squadra: “Il gesto non riguarda il razzismo, ma esprime il disgusto nei confronti del movimento marxista Black Lives Matter, un movimento che ha ispirato chi ha abbattuto le statue di Winston Churchill“. Ovviamente, la Football Association ha condannato l’episodio ed è già partita un’inchiesta.

Ilaria Paoletti

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1 commento

jenablindata 7 Dicembre 2020 - 9:49

FANNO BENE A FISCHIARE.

i blm…come pure le femministe,i lgbt e tutte le minoranze rompiscatole che ammorbano questo pianeta,hanno ROTTO I COJONI,va bene?
in un maledetto stadio di calcio,la gente che ci va vuole guardarsi una partita senza rompiballe che
li stressano per tutto quello che fanno,dicono e pensano.

e lo dico da persona che ODIA LETTERALMENTE il calcio,e che non è mai entrata in uno stadio:
PERCHE’ CI VUOLE,UN POSTO DOVE UNO POSSA RILASSARSI ED ESSERE SE STESSO:
anche se quello che è non piace a qualcun altro.
quindi che la finiscano una buona volta,prima che ci fan saltare i nervi:

come io e milioni di altri non andiamo a rompere i cojoni a loro,nei loro fottuti raduni….
loro NON DEVONO VENIRE ROMPERLI A NOI:
è così difficile da capire?

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