Massimo Moratti aveva un debole per i fantasisti mancini. Così, nonostante le prime soddisfazioni sul campo in termini di vittorie, quando nell’estate del 2007 Alvaro Recoba decise si salutare la truppa nerazzurra il presidente rimase con una sensazione di vuoto. O almeno, un po’ romantincamente, ci piace immaginarcelo così. Ecco
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