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Trattamenti estetici innovativi: la blefaroplastica non chirurgica

by La Redazione
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blefaroplastica

La zona perioculare è una delle prime a mostrare i segni del tempo: cute sottile, rughe, palpebre che si rilassano e borse sotto gli occhi possono dare allo sguardo un aspetto stanco, anche in persone in buona salute generale. Non sorprende che la blefaroplastica, cioè il trattamento delle palpebre a fini estetici e funzionali, sia tra gli interventi più richiesti in chirurgia e medicina estetica.

Accanto alla blefaroplastica tradizionale, che prevede un vero e proprio intervento chirurgico, sono nate tecniche avanzate non chirurgiche che puntano a migliorare l’aspetto delle palpebre con procedure meno invasive. Tra queste, un ruolo di rilievo è occupato dalla blefaroplastica non chirurgica Bright Eyes®, tecnica ibrida ideata dal dott. Fabio Caprara presso la Clinica Dermo Estetica di Milano.

Comprendere le differenze tra approccio chirurgico e non chirurgico è fondamentale per scegliere, insieme allo specialista, il trattamento più adatto alle proprie esigenze, sia sul piano estetico sia su quello funzionale.

Che cos’è la blefaroplastica tradizionale

La blefaroplastica tradizionale è un intervento di chirurgia plastica che mira a correggere gli eccessi di pelle e di grasso a carico delle palpebre superiori, inferiori o di entrambe. L’obiettivo è duplice: migliorare l’estetica dello sguardo e, nei casi necessari, ripristinare una corretta funzionalità visiva.

Si distinguono in genere tre varianti principali:

  • Blefaroplastica superiore, focalizzata sulle palpebre superiori, indicata nei casi di cute in eccesso, palpebra “pesante” e ptosi che può arrivare a ridurre il campo visivo.
  • Blefaroplastica inferiore, mirata alle borse adipose e al rilassamento cutaneo sotto gli occhi, responsabili del classico effetto di “occhiaia cronica”.
  • Blefaroplastica completa, che coinvolge sia le palpebre superiori sia le inferiori in un unico tempo operatorio.

Dal punto di vista tecnico, il chirurgo effettua incisioni in corrispondenza delle pieghe naturali della palpebra superiore e lungo il margine ciliare o sulla congiuntiva per la palpebra inferiore, in modo che le cicatrici risultino poco visibili. Attraverso queste incisioni vengono rimossi l’eccesso cutaneo e le borse di grasso, con eventuale rimodellamento del muscolo orbicolare.

L’intervento di norma:

  • si svolge in anestesia locale con eventuale sedazione;
  • dura da circa 30 minuti fino a 1-2 ore, a seconda che si tratti di blefaroplastica superiore, inferiore o completa;
  • prevede una fase di convalescenza con gonfiore ed ecchimosi per alcuni giorni, ma con un dolore generalmente modesto.

Il risultato è uno sguardo più aperto e riposato, con una riduzione dell’eccesso cutaneo e delle borse. L’effetto è stabile nel tempo, pur non potendo arrestare del tutto il naturale processo di invecchiamento dei tessuti.

Quando la blefaroplastica chirurgica è indicata

La blefaroplastica tradizionale viene proposta sia per motivi estetici, sia per motivi funzionali.

Sul piano estetico, è indicata in persone che presentano:

  • eccesso di pelle sulle palpebre superiori o inferiori;
  • borse adipose marcate sotto gli occhi;
  • rughe e lassità cutanea accentuate nella regione palpebrale;
  • desiderio di uno sguardo più giovane, fresco e armonico rispetto al resto del volto.

Dal punto di vista funzionale, la blefaroplastica è raccomandata quando l’eccesso cutaneo della palpebra superiore riduce il campo visivo, costringendo la persona a “sollevare” le sopracciglia per vedere meglio o causando affaticamento oculare nelle attività quotidiane. In questi casi, il beneficio non è solo estetico, ma anche medico, perché migliora la visione e riduce il senso di pesantezza a livello delle palpebre.

Il candidato ideale è un paziente in buona salute generale, con aspettative realistiche, che accetta l’idea di un piccolo intervento chirurgico, di una breve convalescenza e di cicatrici, seppur ben nascoste. In alcuni casi, soprattutto in presenza di marcato cedimento dei tessuti, la chirurgia resta il gold standard, offrendo una correzione più profonda e duratura.

Non tutti, però, desiderano o possono sottoporsi a un’operazione: pensiamo alle persone che temono il bisturi, che hanno controindicazioni alla chirurgia o che cercano un approccio più graduale. Per queste esigenze si stanno affermando metodiche avanzate di blefaroplastica non chirurgica.

Bright Eyes®: la blefaroplastica non chirurgica della Clinica Dermo Estetica

La Bright Eyes® è una tecnica di blefaroplastica non chirurgica ibrida, ideata dal dott. Fabio Caprara presso la Clinica Dermo Estetica di Milano. Si tratta di una metodica esclusiva che combina il trattamento al plasma non ablativo (tecnologia PLEXR FELC) con il laser CO2 frazionato, agendo su più livelli della zona perioculare senza ricorrere al bisturi.

Il protocollo consente di lavorare non solo sulla palpebra superiore o inferiore, ma su tutto il contorno occhi, con l’obiettivo di:

  • sollevare lo sguardo;
  • migliorare il tono della pelle;
  • ridurre rughe sottili e cedimenti;
  • rigenerare i tessuti perioculari in modo graduale e controllato.

Per chiarire meglio i punti di forza della tecnica, si può riassumere in una sola sezione con elenco puntato:

  • Nessun bisturi e nessuna sutura: il trattamento si svolge in regime ambulatoriale, con l’ausilio di una crema anestetica, senza tagli chirurgici né punti di sutura.
  • Azione combinata su più livelli: la sinergia tra plasma e laser CO2 consente di lavorare sia in superficie sia in profondità, armonizzando tutti i tessuti perioculari.
  • Risultato naturale e progressivo: Bright Eyes® è una tecnica non demolitiva, pensata per evitare eccessi correttivi e cambiamenti drastici della fisionomia, mantenendo uno sguardo naturale.
  • Indicata anche per chi non è candidabile alla chirurgia: può essere proposta a pazienti che desiderano migliorare palpebre rilassate, rughe e perdita di tono ma preferiscono evitare un intervento chirurgico tradizionale.
  • Tempi contenuti e rapido ritorno alla vita sociale: la seduta dura circa 60 minuti e, pur essendo possibili gonfiore e piccole crosticine per alcuni giorni, di norma è possibile riprendere sin da subito le attività quotidiane con qualche accorgimento.

Alla Clinica Dermo Estetica, il percorso prevede una prima visita specialistica durante la quale il dott. Caprara valuta il grado di rilassamento palpebrale, la qualità della pelle e le aspettative del paziente, definendo un piano personalizzato che può comprendere una o due sedute, a seconda delle necessità.

In sintesi, Bright Eyes® si rivolge soprattutto a chi desidera rinfrescare lo sguardo, correggere le piccole lassità palpebrali e le rughe del contorno occhi con una procedura non chirurgica, tecnologicamente avanzata e studiata specificamente per la zona perioculare.

Come scegliere tra blefaroplastica chirurgica e Bright Eyes®

La scelta tra blefaroplastica tradizionale e blefaroplastica non chirurgica Bright Eyes® non può essere ridotta a un semplice confronto “pro e contro”: si tratta di percorsi diversi, pensati per esigenze e condizioni cliniche non sempre sovrapponibili.

In presenza di un importante eccesso cutaneo, di borse adipose molto marcate o di un reale deficit del campo visivo, la via chirurgica resta spesso la soluzione più completa, capace di rimuovere fisicamente il tessuto in eccesso e riposizionare in modo mirato i volumi palpebrali.

Nei casi di rilassamento lieve-moderato, con palpebre un po’ appesantite, rughe sottili e perdita di tono ma senza grave compromissione funzionale, un protocollo non chirurgico come Bright Eyes® può rappresentare una risposta molto interessante. La tecnica consente di:

  • evitare ricovero e sala operatoria;
  • ridurre i timori legati al bisturi;
  • ottenere un miglioramento progressivo, modulabile e ripetibile nel tempo, mantenendo un aspetto naturale.

In tutti i casi è fondamentale affidarsi a specialisti qualificati in chirurgia e medicina estetica. Solo una valutazione diretta può stabilire se il quadro clinico indirizza verso una blefaroplastica chirurgica, verso una blefaroplastica non chirurgica come Bright Eyes® o, in alcuni pazienti, verso una combinazione di tecniche nel corso degli anni.

L’obiettivo finale non è solo ringiovanire lo sguardo, ma preservare armonia, espressività e sicurezza, scegliendo il trattamento più coerente con la propria storia clinica, il proprio stile di vita e la propria sensibilità estetica.

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