Il banco da laboratorio è il cuore operativo di ogni ambiente scientifico. La sua scelta è una delle decisioni più importanti in fase di allestimento, poiché non riguarda l’estetica, ma criteri tecnici fondamentali come la sicurezza, la funzionalità e l’igiene. Un buon banco deve essere costruito per resistere nel tempo, per sopportare il contatto con agenti chimici e per garantire un ambiente di lavoro sicuro per gli operatori. Scegliere un prodotto non adatto può compromettere l’efficienza e l’affidabilità dell’intero laboratorio. Per questo motivo, è indispensabile affidarsi a soluzioni professionali, come gli AHSI banchi da lavoro per laboratorio, i quali sono progettate da specialisti per rispondere a tutte queste esigenze.
La struttura del banco
La base di ogni banco di qualità è la sua struttura portante, solitamente realizzata in profili di acciaio robusti, trattati con vernici epossidiche per resistere alla corrosione. Questa struttura deve garantire una stabilità assoluta, per poter sostenere senza vibrazioni o flessioni il peso di strumentazione scientifica pesante e sensibile. Oltre alla solidità, un aspetto chiave dei sistemi moderni è la modularità. Un banco concepito con una logica modulare offre una flessibilità impareggiabile: permette di integrare cassettiere su ruote, vani inferiori sospesi e altri elementi contenitivi che possono essere facilmente riposizionati o modificati. Questo significa che il laboratorio può adattarsi nel tempo a nuove esigenze, all’arrivo di nuovi strumenti o a un cambiamento dei flussi di lavoro, proteggendo così l’investimento iniziale.
Il materiale del piano di lavoro
Questa superficie è la prima linea di difesa, costantemente a contatto con agenti chimici, soggetta a stress termici e meccanici. La scelta del materiale è quindi dettata dalla tipologia di attività del laboratorio. Il gres tecnico è una soluzione estremamente versatile, apprezzata per la sua durezza, la resistenza ai graffi e al calore, e per essere facilmente sanificabile. Per i laboratori chimici, dove si maneggiano acidi o solventi aggressivi, la resina fenolica è spesso la scelta d’elezione per la sua resistenza chimica superiore. L’acciaio inox, invece, è indispensabile negli ambienti a contaminazione controllata, come i laboratori di microbiologia, per la sua superficie totalmente inerte e priva di fughe.
Focus sull’ergonomia
Un banco, però, non deve essere solo robusto e resistente, ma anche un alleato per l’efficienza e il benessere di chi lo utilizza. L’ergonomia è fondamentale: modelli ad altezza regolabile, ad esempio, consentono all’operatore di alternare la posizione seduta a quella eretta, riducendo l’affaticamento. Inoltre, un banco moderno è una vera e propria postazione di lavoro attrezzata, capace di integrare in modo ordinato e sicuro tutti i servizi necessari. Canaline passacavi, prese elettriche, porte dati e rubinetti per l’erogazione di acqua o gas tecnici possono essere incorporati direttamente nella struttura, eliminando l’ingombro di cavi e tubazioni esterne e creando un ambiente di lavoro più pulito e funzionale.
Prestare attenzione alla sicurezza
Infine, sono i dettagli progettuali a garantire la sicurezza passiva. Un bordo di contenimento perimetrale sul piano di lavoro è un accorgimento semplice ma efficacissimo per contenere eventuali sversamenti di liquidi. Un’alzatina posteriore, o schienale tecnico, protegge la parete e funge da supporto per l’installazione di mensole o pannelli di servizio.