Per diventare medico, infermiere, fisioterapista o svolgere una qualsiasi altra professione sanitaria in Italia occorre superare un test di ammissione universitaria per accedere al corso di laurea specifico. Il test è un quiz a risposta multipla composto di 60 domande alle quali rispondere nell’arco di 100 minuti. I quesiti toccano diverse abilità del candidato: comprensione di un testo scritto, logica, biologia, chimica, fisica, matematica. Se la struttura del test è molto simile in tutte le università, ciascuna può prepararne uno proprio, in base al programma d’esame definito dal MUR – Ministero dell’Università e della Ricerca.
Fonti utili: sito del MUR e dell’Ateneo
Sarà proprio il MUR a stabilire date, criteri di valutazione e posti disponibili in graduatoria per ciascun ateneo. Per l’Anno Accademico 2025/26 i test ammissioni professioni sanitarie si svolgeranno l’8 settembre. La prova di inglese avrà luogo il 10 settembre. Ciascuna università italiana pubblicherà il relativo bando con tutti i dettagli sull’iscrizione al test, le modalità di svolgimento dell’esame e la sede della prova stessa. Gli argomenti da conoscere per superare l’esame sono definiti dal MUR che, entro il mese di luglio, stabilisce le materie da studiare. A tal proposito, si consiglia di consultare frequentemente il sito del Ministero e quello dell’ateneo di riferimento per restare aggiornati sui contenuti e gli aspetti burocratici dei test di ammissione alle professioni sanitarie.
Come prepararsi ai test di ammissione professioni sanitarie
Scopo di queste prove è verificare il livello di preparazione degli studenti in diverse aree disciplinari: dalla chimica alla biologia, dalla fisica alla logica alla cultura generale. Dunque, al fine di prepararsi al meglio in vista del test, è bene organizzarsi, pianificando lo studio in così da dedicare il giusto tempo a ciascuna materia d’esame. La prima mossa da fare è quella di familiarizzare con il formato “test” delle prove di ammissione.
Sembra un’accortezza banale, ma non lo è, anzi. I questionari a risposta multipla, come nel caso delle prove d’ingresso universitarie, penalizzano le risposte sbagliate. Quindi non basta conoscere le materie degli esami: meglio imparare a gestire anche il tempo a disposizione (ricordiamo che un test dura in genere 100 minuti). In più, avendo ben chiara la modalità “test” per questi esami, si consiglia di adottare strategie di studio ed esercitazioni pratiche che canalizzino le conoscenze acquisite verso risposte consapevoli (e possibilmente corrette).
Strumenti di studio per i test di ammissione professioni sanitarie
Altro fattore determinante nello studio per le prove di ammissione alle professioni sanitarie riguarda i materiali didattici. Libri di testo, corsi online, video, App dedicate possono costituire un utile supporto per rafforzare le proprie conoscenze. Appoggiarsi a strumenti di studio così differenziati contribuisce a mantenere alta la motivazione e l’attenzione nei confronti delle materie, oltre a facilitare l’apprendimento di argomenti, talvolta, piuttosto complessi. Infine, un altro aspetto da considerare concerne l’aggiornamento sulle normative inerenti le professioni sanitarie e novità nei programmi di studio. Informarsi costantemente sul mondo dei testi di ammissione, in questo caso alle professioni sanitarie, è fondamentale per evitare sorprese e per gestire al meglio la propria preparazione.