Roma, 17 feb – L’incontro doveva servire proprio per correggere il tiro sulla comunicazione politica, dopo le inopportune dichiarazioni sui rom e la rivedicazione del passato democristiano, che in pochi giorni hanno già fatto andare di traverso la candidatura di Bertolaso a buona parte dell’elettorato romano del centrodestra. L’incontro tra la Meloni e l’ex capo della Protezione Civile è stato anche immortalato dall’immancabile selfie, postato dalla leader di Fdi su Twitter e Facebook accompagnato dalla frase “fatevene una ragione: mentre voi parlate noi siamo già al lavoro per ricostruire Roma”. Ma a giudicare dai commenti al post della Meloni, il lavoro da fare per far andare giù la candidatura di Bertolaso al proprio elettorato è tutto in salita. Degli oltre duemila commenti quelli positivi si contano sulla punta delle dita. Si passa da “è indagato, così consegnate Roma ai Cinque Stelle” a “Bertolaso? No grazie. Se queste sono le scelte per il futuro della destra italiana, io non ho più chi votare. Pessimo, pessimo, pessimo!”.
In molti ritengono, con buone ragioni, che Bertolaso sia stato scelto apposta per perdere: “è ovvio che è una manovra politica, il centrodestra vuole perdere a Roma”. Anche le dichiarazioni di Bertolaso in cui rivendicava il suo passato da democristiano e l’amicizia con il Pd non sono piaciute: “Niente voto ad un vecchio democristiano. Dei vecchi democristiani abbiamo le palle piene. Non arrivi al ballottaggio, e’ cosa sicura. Alla Meloni dico che e’ ancora in tempo per scaricare il fan dei rom”. Ogni commento negativo è corroborato da un buon numero di “mi piace”, alcuni arrivano anche a qualche centinaio. Il commento in cui si rimprovera alla Meloni di non aver puntato su “un personaggio giovane, pulito e indipendente, avete scelto uno dei soliti noti legati alla vecchia politica” è forse quello che rachiude il senso più profondo delle critiche: la mancanza di coraggio.
Oltre ai social network, la candidatura di Bertolaso continua a suscitare reazioni anche nel mondo politico. Dopo che una decina di dirigenti romani di Fdi avevano annunciato di appoggiare Storace come forma di dissidenza per la scelta di candidare l’ex capo della Protezione Civile, oggi Fabrizio Santori, consigliere regionale laziale eletto con la Destra, ha annunciato il suo passaggio in Fratelli d’Italia. Sul fronte leghista non sembra ancora smaltita la rabbia per le dichiarazioni di Bertolaso sui rom, tanto che una delle voci di corridoio più insistenti parla di un Matteo Salvini all’opera per cancellare la candidatura di Bertolaso. Probabilmente il leader del Carroccio è fuori tempo massimo, avrebbe dovuto imporsi prima invece di subire le decisioni di Berlusconi e Meloni. In ogni caso aumentano le possibilità per l’elettorato di destra della capitale: dopo Storace ha infatti annunciato la sua candidatura Simone Di Stefano di CasaPound, che in una competizione in cui tutti sembrano puntare alla sconfitta potrebbe raccogliere più consensi del solito.
Giorgio Nigra
3 comments
Mi ha deluso
Concordo, indubbiamente Giorgia Meloni si è fatta un bell’ autogol. Avrebbe fatto meglio a prendere le distanze e nel caso, tirarsi indietro e tacere.
Si ma basta, i m5s sono un pacco o semplicemente un troian , il pd è pieno di spie dei sionisti o pirla che manco si accorgono di lavorare per loro e in più sono invertiti fecolari che si divertono con bei festini a MonteCasino. FI è piena di mezze seghe, traditori, pippatori che fan party a MonteCasino, ci mancava solo rispolverare l’ amichetto dei rom e gran puttanier di prima classe.
A posto siamo, se vado a votare è solo perchè sono messo così male che ho finito pure la carta igienica.