Cagliari, 12 nov – Dalla piazza alle istituzioni. A pochi giorni dalla prima marcia identitaria svoltasi nel capoluogo sardo, arriva un risultato che segna una svolta storica per il sindacalismo studentesco in Sardegna: Alessandro Zucca, candidato del Blocco Studentesco con la Lista “Squit”, è stato eletto presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Cagliari.
Un successo che ha seguito la marcia del 1° novembre
Un successo – fanno sapere i canali sardi del movimento – che va oltre la semplice rappresentanza: è il frutto di un lavoro costante, di una presenza quotidiana nelle scuole, costruita senza slogan vuoti né compromessi. Le battaglie sullo ius scholae, la riforma Valditara, il DDL Gasparri, la sicurezza negli istituti, l’edilizia scolastica, il PCTO e i trasporti non sono stati temi di circostanza, ma terreni di scontro politico reale, dove il Blocco ha scelto di esserci con una linea chiara: difendere gli studenti italiani, la loro dignità e il diritto a una scuola che non sia azienda né campo di rieducazione ideologica. L’elezione arriva in un clima politico ancora carico dopo la manifestazione del 1° novembre, quando centinaia di ragazzi e ragazze del Blocco Studentesco hanno attraversato il centro di Cagliari in un corteo compatto, disciplinato e orgoglioso, nonostante le tensioni innescate dagli ambienti antagonisti. Proprio quella giornata aveva dimostrato che non esistono zone vietate per la gioventù identitaria, che anche nel Sud e nelle Isole si può organizzare un fronte studentesco radicato e determinato. Come si legge nel comunicato del movimento, «la vittoria di oggi è la migliore risposta a chi predica odio ma non costruisce nulla»: un richiamo diretto a quella parte di mondo studentesco che vive di etichette e anatemi, ma che non sa proporre nulla di concreto.
Gli studenti identitari avanzano
“Con Zucca presidente – spiega il Blocco Studentesco – si apre una fase nuova per la Consulta: il passaggio da una rappresentanza passiva a una militanza attiva, capace di trasformare le rivendicazioni in proposte, i problemi in campagne reali. Nelle scuole di Cagliari si vedrà la differenza tra chi usa la politica per apparire e chi la vive come missione”. Il Blocco promette di lavorare su ogni fronte: edilizia, sicurezza, diritto allo studio, trasporti, PCTO, con lo stesso spirito che ha animato la marcia del 1° novembre – disciplina, coraggio, senso di comunità. La vittoria alla Consulta non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di una nuova stagione di lotta e costruzione. E stavolta è da Cagliari parte un segnale che supera i confini regionali: gli studenti identitari non solo esistono, ma avanzano.
Vincenzo Monti