Home » “Tenere le posizioni!”. Così i tedeschi cercarono di fermare l’Armata Rossa

“Tenere le posizioni!”. Così i tedeschi cercarono di fermare l’Armata Rossa

by La Redazione
0 commento
Tenere le posizioni

Roma, 19 lug – Nel panorama degli studi militari contemporanei, è raro trovare un libro che sappia coniugare rigore accademico e utilità pratica. “Tenere le posizioni!” di Timothy A. Wray, appena tradotto in italiano da Giovanni Oro e curato da Andrea Lombardi per ITALIA Storica Edizioni, è una di queste eccezioni. Si tratta di un testo che, pur parlando della Seconda guerra mondiale, entra in risonanza con le problematiche militari odierne, in particolare per chi riflette sulle strategie di difesa convenzionale contro un nemico numericamente superiore.

Tenere le posizioni: i tedeschi sul fronte orientale

Wray, Maggiore dell’Esercito degli Stati Uniti, parte da un assunto semplice: buona parte della letteratura occidentale sulla guerra sul fronte orientale si basa su memorie postbelliche di generali tedeschi, spesso scritte per giustificare errori o autocelebrarsi. Testi come Panzer General di Heinz Guderian o Battaglie di Panzer di F.W. von Mellenthin hanno alimentato una visione stereotipata, secondo la quale l’esercito tedesco fu tatticamente imbattibile e l’Armata Rossa vinse solo per superiorità numerica. Il lavoro di Wray va oltre questi racconti autoassolutori. Lo fa utilizzando rapporti operativi originali, manuali, diari di guerra e documenti d’archivio fino ad oggi poco sfruttati. Ne esce una ricostruzione lucida e cruda della dottrina difensiva tedesca tra il 1941 e il 1943, mostrando come la Wehrmacht adattò la sua teoria alla dura realtà del fronte russo: un teatro operativo immenso, climatico e logistico al limite del sostenibile, con un nemico sempre più abile nel contrattaccare.

Un nemico da non sottovalutare

Contrariamente a quanto spesso si legge, l’Armata Rossa non fu un esercito di masse umane da mandare al macello. Già nei primi due anni di guerra, i sovietici mostrarono capacità di apprendimento e innovazione tattica. Questo elemento emerge chiaramente dal testo di Wray, che descrive un’evoluzione tedesca forzata non tanto da “brillanti intuizioni” quanto dalla necessità di sopravvivere in condizioni operative sempre più disperate. Le riserve mobili tedesche, spesso invocate dai teorici della “difesa mobile”, non erano onnipresenti né sempre efficaci. La realtà quotidiana per i comandanti di divisione era fatta di decisioni prese in emergenza, con uomini esausti e armamenti insufficienti rispetto ai compiti richiesti. Inoltre, le direttive di Hitler – che ordinava spesso di “non cedere un solo metro di terreno” – costrinsero i generali a difese statiche che andavano contro le loro stesse teorie prebelliche.

Un libro attuale per chi studia la guerra di oggi

La parte più inquietante e allo stesso tempo più affascinante del libro di Wray è il suo legame con la contemporaneità. Pur parlando della Wehrmacht del 1941-1943, l’autore fa notare come molte problematiche di allora siano simili a quelle che oggi affrontano le forze NATO. La guerra difensiva contro un nemico numericamente superiore, le difficoltà di comando in situazioni disperate, la gestione di mezzi e uomini non omogenei: tutte questioni ancora attuali. Non a caso, alcuni degli spunti teorici discussi nel libro vengono utilizzati nei corsi militari degli Stati Uniti e della NATO. Il conflitto russo-ucraino in corso rende il testo ancora più pertinente, poiché molti osservatori cercano di capire come si possa fermare un’offensiva massiccia senza cadere nei miti del passato o nelle semplificazioni accademiche.

“Tenere le posizioni!” non è un libro per nostalgici

“Tenere le posizioni!” non è un libro per nostalgici o appassionati di storia militare da salotto. È un testo per studiosi, analisti, ufficiali, o semplicemente per chi vuole capire la realtà concreta della guerra difensiva sul fronte orientale, oltre le facili leggende. Wray non glorifica né demonizza la Wehrmacht: la studia per quello che è stata, con i suoi errori, le sue innovazioni e i suoi limiti. Ne emerge un quadro molto più complesso di quanto raccontato finora da certa memorialistica occidentale. Con le sue 274 pagine dense di dati, documenti e analisi (prezzo: 27 euro), Tenere le posizioni! si presenta come una lettura fondamentale per chi vuole affrontare senza pregiudizi il tema della guerra difensiva tedesca in Russia. Un testo che invita alla riflessione e che, proprio per questo, farà discutere.

Vincenzo Monti

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati