
Due episodi che, sommati a quelli dei giorni precedenti, rendono sempre più evidente la condizione in cui si trovano diversi quartieri di Milano, in ostaggio di degrado e criminalità che vedono sempre più immigrati come protagonisti. Una situazione arrivata al limite e una realtà dei fatti che si scontra con le rassicurazioni del sindaco Sala, che, dal canto suo, afferma che “gli indicatori dicono che i crimini di varia natura sono in diminuzione. Non c’è nessun allarmismo, i dati dicono che Milano non è insicura”. Dichiarazioni che però non sembrano trovare riscontro nelle stesse azioni della giunta che ha richiesto, proprio in seguito agli episodi di violenza della settimana scorsa, l’intervento governativo e l’invio di altri militari (150, secondo le dichiarazioni del Ministro Alfano), con l’obiettivo di garantire maggiori controlli e sicurezza, soprattutto nei quartieri periferici. Una richiesta quanto mai tardiva che non potrà certo risolvere quanto già creato da politiche di accoglienza tout court che, di fatto, hanno trasformato le nostre città in centri di accoglienza a cielo aperto, con tutte le problematiche del caso.
Marta Galimberti