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Fedeli alla tribù, la trilogia hooligan di John King

by Roberto Johnny Bresso
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Roma, 16 ago – Questa settimana in Inghilterra inizia la Premier League, ormai di gran lunga il campionato più seguito al mondo. Un torneo che ormai è divenuto di moda anche tra le classi più agiate, visto che i prezzi hanno di fatto tagliato fuori buona parte della working class, che tradizionalmente seguiva il calcio dalle gradinate degli stadi. Premier League che, per fortuna, quest’anno ci ha tolto le fasce di capitano arcobaleno, ma mica perché si siano resi conto dell’idiozia. Semplicemente ci sono molti giocatori musulmani ai quali la causa LGBTQ, per usare un eufemismo, non è che stia loro esattamente a cuore. Quindi manteniamo il “take a knee” due partite all’anno che almeno facciamo contenti i paladini del Black Lives Matter. Detto questo, non tutto è morto in Inghilterra per quanto riguarda la genuina passione dei tifosi. Soprattutto nelle serie minori. Per allietarvi le giornate di caldo agostano, vi consiglio delle buone letture sotto l’ombrellone. Oggi vi parlerò della trilogia di Fedeli alla tribù di John King.

The Football Factory

John King nasce nel 1960 ed è un grande tifoso del Chelsea. Dopo una serie di racconti brevi, esordisce nel 1996 con il romanzo Fedeli alla tribù (The Football Factory, in originale). Il romanzo ha subito un grande successo di critica e di pubblico. Tanto che Irvine Welsh, l’autore di Trainspotting, scrive “Il miglior libro sul calcio che io abbia mai letto… compratelo, rubatevelo o fatevelo prestare”. Non mancano però anche le critiche da parte del mondo liberal, che lo accusa di glorificare la violenza ed un certo tipo di visione del mondo dal punto di vista del maschio bianco eterosessuale, scevro da ogni politicamente corretto.

Critiche ovviamente ridicole. Lo scopo dell’autore è proprio quello di mostrare il punto di vista sul calcio e sulla vita da parte di milioni di persone, che, a partire dagli anni ’90, sono invece iniziate ad essere etichettate come razziste. Al centro della narrazione c’è Tommy Johnson, hooligan trentenne del Chelsea, che svolge un lavoro da operaio, in attesa del weekend, nel quale finalmente esce con gli amici di sempre e si dedica a serate al pub, occasionale uso di droghe, sesso senza pretese e, soprattutto, il giorno della partita, nel quale cresce l’adrenalina in attesa degli scontri con la controparte.

Intorno a lui ruotano tante altre figure che ci mostrano come l’Inghilterra stesse mutando rigorosamente pelle e, in questo, grande importanza ha la figura di Bill Ferrell, un pensionato della seconda guerra mondiale, che fa da ponte tra le varie generazioni. La parte finale, con la temuta trasferta di FA Cup a Millwall, è il passaggio fondamentale per fare il punto sulle esistenze dei protagonisti. Nel 2004 Nick Love ne ha tratto un film di grande successo con Danny Dyer nel ruolo di Tommy Johnson. Incredibilmente la pellicola non è mai stata distribuita in Italia.

Le altre opere di John King

Nel 1997 esce il seguito Cacciatori di teste (Headhunters), dal nome della storica firm al seguito del Chelsea. Nonostante il titolo, più che sul calcio (che è pure sempre ben presente) l’opera si concentra su cinque amici, che ruotano nella stessa orbita di quelli di Fedeli alla tribù, solamente con qualche anno in più, che a Capodanno decidono di creare la Sex Division, vale a dire una classifica a punti sulle loro prodezze sessuali, nata quasi per gioco e per spirito di goliardia. Non tutti reagiranno allo stesso modo a questa competizione e non mancheranno colpi di scena che vi faranno restare incollati dalla prima all’ultima pagina.

Nel 1998 è tempo per Fuori casa (England Away) di chiudere la trilogia. I protagonisti dei primi due romanzi si troveranno insieme per partire alla volta di Berlino, con tappa ad Amsterdam, per assistere ad un’amichevole tra Germania e Inghilterra. Ovviamente pregustando una vacanza a base di sesso, birra e violenza. Nel frattempo a Londra Bill Ferrell si prepara ad una riunione di veterani e ricorderà gli orrori della guerra.

Questi tre romanzi, che possono essere considerati un unicum, ci mostrano con anni di anticipo cosa sarebbe diventata la nostra Europa e la nostra civiltà, attaccata da nemici interni ed esterni. Un’opera da leggere e rileggere per svagarsi, ma anche riflettere.

Roberto Johnny Bresso

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