
Ma, al di là delle proteste spontanee e legittime, il panico creato in America dalla vittoria del candidato repubblicano è direttamente o indirettamente teleguidato. Basti pensare ai giornali americani, che sponsorizzavano con una maggioranza schiacciante il candidato democratico (nove quotidiani e quattro settimanali contro 229 quotidiani e 131 settimanali!). Basterebbe riascoltare le dirette televisive con il commentatore di colore che afferma allarmato “Come lo spiegherò ai miei figli?!” o quella italiana che si chiede “Cosa succederà a noi giornalisti?!”. Ma, al di là dell’influenza indiretta perlomeno tentata, si conferma la tendenza della sinistra progressista di avvalersi di finanziatori esterni per le sue lotte contro il nuovo nemico rappresentato dal “populismo”.
Riportato da diversi giornali, infatti, è spuntato negli Stati Uniti uno strano annuncio, che riporta offerte di manifestare a pagamento contro il nuovo presidente Usa. E’ apparso sul sito di annunci Craigslist e spiega: “Combatti l’agenda Trump! Assumiamo attivisti full-time” a Seattle. In cambio si offrono anche benefit sanitari oltre ad un pagamento di 15/20 dollari l’ora. A inserire l’annuncio l’organizzazione no-profit “Washington CAN!“, associazione di sinistra contro il razzismo e la riforma dell’immigrazione che conta 40mila iscritti, affiliata al netword USAction insieme a circa cinquecento altre organizzazioni. Nata dalle ceneri della Citizen Action, travolta dallo scandalo di un finanziamento illecito per l’elezione di Ron Carey alla guida del sindacato Teamsters, USAction ha infatti tra i suoi donatori proprio il finanziere George Soros, il quale avrebbe donato ben 300mila dollari solo tra il 2010 ed il 2011.
Emmanuel Raffaele
1 commento
Basta eliminare i pagati contro Trump e credo che alle elezioni avrebbe preso almeno il 70 % dei voti