Il giornalista irlandese è un attivista pro-Palestina e come ben noto il governo israeliano mal tollera chiunque si opponga al suo concetto di “democrazia” e divisione del territorio con la Palestina. Una democrazia strana tant’è che Wilson sul proprio profilo Twitter afferma di essere rimasto sorpreso quando durante un interrogatorio si è sentito chiedere se fosse un tifoso del Celtic Glasgow. La squadra scozzese, che ha una buona parte di tifosi irlandesi, qualche mese fa è stata multata con 8 mila sterline perché i propri tifosi sventolarono bandiere palestinesi durante la partita di Champions League che vedeva opposti il Celtic e l’Hapoel Beer Sheva.
Al giornalista irlandese è arrivata subito la solidarietà del giornalista del ”The Indipendent” Liam O’Hare che ha affermato: “Israele pretende di essere considerato un paese normale quando si riserva il diritto di bandirti dal suo territorio in base alla tua nazionalità, visioni politiche e da oggi anche dalla tua squadra del cuore”.
Federico Rapini
2 comments
Il modello occidentale.
per me non solo è sempre normale quando uno non ti fa entrare a casa sua,non solo è belllissimo,ma è anche l’inizio della nostra Civiltà quando -nella leggenda- un tale venne ucciso dal fratello gemello perchè aveva provocatoriamente superato una muretta ed un solco tracciato con l’aratro.Un solco importante perchè nella sua sacralità troviamo l’origine di Roma nel 753 A.C.
A margine,mi domando questo signore con le cigliette sfumate da tronista cosa c’entri con Palestina e dintorni.