
Ora è lo stesso Gabrielli a far arrivare lo sfratto alla cooperativa che si occupa del centro, “Isola verde”. In una lettera, il prefetto scrive che “emergono criticità relative all’ubicazione della struttura. In particolare si è preso atto, nel corso del 2015, delle proteste dei cittadini residenti nella zona che hanno dato luogo all’adozione di misure di vigilanza da parte della questura”. E poi: “Non si ritiene più sostenibile la prosecuzione di tali misure, né può considerarsi ammissibile un dispiegamento continuativo di forse dell’ordine al fine di garantire il pacifico espletamento del servizio di accoglienza. Ne consegue la valutazione di inidonietà della struttura per motivi logistici e ambientali”. Infine l’ingiunzione: “Si chiede a codesto ente gestore di voler proporre entro 30 giorno l’utilizzo di ulteriori stabili”.
Insomma, manifestanti e residenti avevano ragione e andavano ascoltati, anziché minacciati, caricati, malmenati, denunciati, arrestati. Ora gli abitanti di Casale San Nicola potranno festeggiare la vittoria del quartiere sugli abusi di potere, e insieme a loro chi ha combattuto per affermare la difesa di un territorio. E anche di un principio.
Giorgio Nigra
2 comments
Bene, ma nessun media ha dato la notizia della cacciata degli invasori da quella zona di Roma Grazie che l avete gatto voi.
Prefetto indegno.
Il popolo vince e con esso CasaPound.