Roma, 24 nov – Casapound Genova stigmatizza l’ennesimo tentativo di “chiudere i covi fascisti” perpetrato da Genova Antifà con tanto di anticipati comunicati e manifesti che dichiaravano esplicitamente le loro intenzioni. Le nostre erano ben altre e così è andata. Abbiamo aperto, quando abbiamo voluto aprire e abbiamo chiuso quando abbiamo voluto chiudere. Abbiamo tenuto le posizioni che volevamo tenere anche se intorno si percepiva una certa agitazione. Purtroppo per l’ennesima volta è stata Genova a subire la follia antifà, vetrine spaccate, palazzi danneggiati, cantieri distrutti, feriti e auto danneggiate.
Genova subisce la follia antifascista
Noi finito il bailamme ci siamo solo interessati a pulire la strada, a fare quindi pulizia per ridurre al massimo il disagio per i cittadini che hanno dovuto per l’ennesima volta assistere a questo squallido ed immondo spettacolo ed infine a festeggiare con un sano bicchiere di vino e qualche fumogeno una giornata “particolare”, ma non troppo diversa da tante altre. Eppure i problemi di Genova non sono certamente quelli indicati nelle priorità del comunicato di Genova Antifà. I problemi di Genova sono ben altri e i problemi di Genova sono di noi tutti e i problemi di Genova, le angosce dei suoi cittadini trovano la piena solidarietà e la partecipazione di Casapound. CPI è solidale con gli operai dell’ILVA che vedono il proprio futuro lavorativo a rischio per l’incapacità dei governi di affrontare e risolvere l’ormai ultradecennale situazione di grave crisi relativa ad un importantissimo asset industriale strategico per tutta la Nazione. Il nodo della siderurgia è stato troppo spesso messo sotto il tappeto del rinvio o delle soluzioni, spesso peggiori del male, con assurde privatizzazioni, vendite fittizie ad interessi stranieri. Tutto ciò ogni volta ha ovviamente determinato che, passato un periodo più o meno lungo in cui il problema
permane sottotraccia, con parziali ricorsi alla cassa integrazione o ad altre forme di ammortizzatori sociali, questo infine si ripresenta ulteriormente aggravato dal tempo, dagli investimenti mancati e dall’incuria.
Gli antifa sono parte del problema
CPI è solidale con le lavoratrice del Novotel licenziate perché hanno scioperato non per incredibili richieste inaccettate dalla controparte datoriale, ma perchè chiedevano “impunemente” che gli venisse corrisposto il loro legittimo salario. Casapound è solidale con i cittadini genovesi, che devono quotidianamente confrontarsi nei loro quartieri con la violenza, la microcriminalità, il degrado, con un fenomeno quale l’immigrazione che troppo spesso è ormai fuori da ogni controllo e
che ha sensibilmente peggiorato in termini di sicurezza e vivibilità i già precari equilibri di molti quartieri, modificandone irrimediabilmente lo stesso tessuto sociale e la conseguente coesione. Casapound presenta e propone soluzioni. Qualcun altro è parte del problema.
Ettore Rivabella