Roma, 17 set – In una campagna elettorale in cui i programmi valgono zero e le baruffe da osteria rappresentano tutto, non è un caso che i due maggiori partiti italiani si siano scontrati su cose come… Peppa Pig e Bella ciao! In effetti, sta continuando a far scalpore il «grande rifiuto» di Laura Pausini, che non ne ha voluto sapere di cantare l’inno tanto caro alla sinistra. Che, notoriamente, non è mai stata «la canzone della resistenza», ma così viene comunque percepita da molti italiani. Come c’era da aspettarsi, gli intellò sinistroidi sono letteralmente impazziti, sparando ad alzo zero contro la cantante faentina. Nonostante il fuoco di sbarramento, però, anche un altro pezzo da 90 della musica pop italiana, su Bella ciao, la pensa allo stesso modo della Pausini: Eros Ramazzotti.
Ramazzotti su Bella ciao
Il tutto, curiosamente, avviene in terra di Spagna, dove Bella ciao ha conosciuto una seconda giovinezza grazie alla celebre serie tv La casa di carta. Lì, durante il quiz show El Hormiguero, Laura ha declinato l’invito a cantarla, e sempre lì Eros ha difeso la collega. Ramazzotti, che come la Pausini è molto apprezzato nella penisola iberica, aveva scelto di presentare a Siviglia il suo nuovo album di inediti, Battito infinito, e più specificamente alla Plaza de Toros. Al termine del concerto, i giornalisti lo hanno quindi interpellato sullo scandalo suscitato dalla Pausini. Ma Eros non ha dato loro la risposta che si attendevano.
«Laura ha fatto bene»
Anche Ramazzotti, infatti, ha dichiarato: «Canterei Bella ciao? No, è una canzone troppo politica». Insomma, stessa motivazione della Pausini, anche se detto scherzando e sorridendo. Fino a un certo punto però: «No dai, non è che Bella ciao sia troppo politica», ha proseguito Ramazzotti, ma «secondo me Laura ha fatto bene. In questo periodo non dobbiamo cantare canzoni né di destra né di sinistra né di centro. Non facciamo politica, facciamo musica». Chiaro e lineare.
Elena Sempione
2 comments
Meno male che qualcuno ha capito.
Non se ne può proprio più di tutta questa strumentalizzazione della resistenza e delle vittime dei lager fatta dalla globalizzazione . Hanno rotto il cazzo.
I programmi elettorali hanno sempre avuto valore zero, balle per prendere voti dimenticate, purtroppo anche dall’elettore che continua a farsi prendere per il culo, alla proclamazione degli eletti.
La campagna elettorale delle precedenti politiche, punta dell’iceberg, ne è la più evidente dimostrazione
https://massimosconvolto.wordpress.com/2018/10/20/indecisi/