
La coesistenza di due segni opposti è frutto di dinamiche particolari, che vedono gli alimentari a +2,4 rispetto al +1,5% di luglio, mentre continua la flessione degli energetici (-7%) e addirittura cambiano segno i prezzi relativi ai prodotti della comunicazione, da +0,4 a -1,4%. Abbastanza per segnare un risultato positivo mese su mese, non sufficiente però per invertire la pessima rotta dell’anno: “L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a zero“, spiegano sempre dall’Istat.
Filippo Burla