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Acca Larenzia: il Tar annulla i Daspo per i saluti romani. Vittoria per CPI

by Sergio Filacchioni
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Acca Larenzia

Roma, 12 giu – Il Tar del Lazio ha annullato i Daspo fuori contesto comminati a diversi militanti di CasaPound, tra cui Gianluca Iannone e Luca Marsella, per aver compiuto il saluto romano durante la commemorazione di Acca Larenzia. I provvedimenti “fuori contesto”, sono stati giudicati infondati sul piano giuridico e inadeguati sotto il profilo amministrativo.

Acca Larenzia, CPI vince il ricorso al Tar contro i “daspo fuori contesto”

Lo annuncia CasaPound Italia con una nota ufficiale, parlando di una “doppia vittoria, politica e giuridica” che potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle modalità con cui vengono gestite, a livello normativo, le commemorazioni legate alla memoria storica della destra italiana. «Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto i ricorsi presentati contro i Daspo “fuori contesto” inflitti a diversi militanti di CasaPound, tra cui Gianluca Iannone e Luca Marsella, per aver compiuto il saluto romano durante la commemorazione di Acca Larenzia. I provvedimenti sono stati annullati: si tratta di una vittoria significativa, sia sul piano politico che su quello giuridico». La sentenza entra nel merito dell’utilizzo improprio del cosiddetto “Daspo urbano”, introdotto con il decreto Minniti e concepito inizialmente per contrastare fenomeni di degrado e insicurezza urbana. Nel caso di specie, invece, il dispositivo sarebbe stato utilizzato per sanzionare un comportamento politico, legato a un evento commemorativo, estraneo al contesto per cui il Daspo è stato pensato.

Chiudere subito questa stagione repressiva

Insomma, i Daspo non possono essere applicati in relazione a condotte che non configurano una minaccia concreta alla sicurezza pubblica né possono essere considerate atti di violenza. Il saluto romano, nell’ambito di una commemorazione, non è un gesto di aggressione o di pericolo. L’uso di strumenti amministrativi per colpire tali espressioni è dunque da considerarsi improprio e distorto, oltre che ad essere un dispendioso costo per le casse pubbliche. «Quella che viene riproposta sistematicamente – chiosa CasaPound – è una logica inquisitoria, che trasforma legittime commemorazioni in oggetto di criminalizzazione mediatica e giudiziaria. Acca Larenzia, come altre pagine tragiche della storia degli anni di piombo, rappresenta per noi un momento di raccoglimento e memoria che rivendichiamo come diritto inviolabile. Auspichiamo che ora cali finalmente il sipario sull’accanimento delle procure, sullo zelo selettivo di certa stampa e sulla strumentalizzazione politica di ricorrenze che meritano rispetto, silenzio e verità storica». Un appello forte affinchè si chiuda definitivamente una stagione di repressione e strumentalizzazione.

Sergio Filacchioni

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