
“Lo spot non è inclusivo” e giù critiche, #Melegatti che finisce in cima alle tendenze nei social per gli insulti ricevuti dagli utenti e retromarcia della società: sembra di vedere quanto già successe con il caso Barilla, anche se in questo caso la Melegatti accolla la responsabilità a una società esterna che gestisce la comunicazione sui social, ribadendo che Melegatti da “121 anni è per tutti” e precisando che la suddetta società è stata sollevata dall’incarico.
Questo il testo del tweet di scuse: “Con riferimento al post di questa mattina, Melegatti S.p.A. chiarisce che la gestione della comunicazione sui social è affidata ad un‘agenzia esterna che ha pubblicato senza autorizzazione da parte dell’Azienda. Melegatti S.p.A. si dissocia dall’operato di tale agenzia che ovviamente è stata sollevata dall’incarico e si scusa 
Insomma sembrano lontani gli anni ’90 quando si potevano vedere pubblicità come quella della Zappalà e nei film si poteva dire frocio senza passare per un pericoloso omofobo nemico della civiltà.
Rolando Mancini