
Per l’81% si tratta di adolescenti, tra i 16 e i 18 anni, ma moltissimi sono anche i bambini, il cui numero cresce ogni anno. Nel 2012 gli immigrati nella fascia di età 0-14 anni erano 698, a fine 2016 ben 2.050. I loro Paesi di origine sono prevalentemente Egitto, Eritrea, Gambia, Nigeria, Somalia e Siria. Dalla Nigeria in particolare arriva il maggior numero di bambine e ragazzine.
Piaga nella piaga, c’è il fenomeno dei minori che non si fanno identificare e sfuggono al sistema di accoglienza formale. Sono coloro che vedono l’Italia come luogo di passaggio per raggiungere i parenti in altri Paesi europei. Le normative europee prevedono che questi minori chiedano asilo in Italia, che in seguito dovrebbe provvedere a ricollocarli. In realtà ciò non è quasi mai accaduto perché nella tredicesima relazione sulle ‘relocation’ pubblicata ieri dalla Commissione europea si legge che solo 5 minori sono stati ricollocati, verso la Norvegia.
Forse è proprio per questo che sempre più spesso i minori non accompagnati preferiscono affidarsi ai trafficanti. La promessa di aiuto per il ricongiungimento spesso si traduce in una realtà fatta di sfruttamento nel lavoro nero, attività illegali o prostituzione. Un fenomeno che negli ultimi 5 anni ha interessato praticamente tutti i minori non accompagnati di origine eritrea, somala, siriana e afghana.
3 comments
E domani questa classe politica indegna, ci regala lo ius soli! Che affoghino in un mare di merda e vomito!
logico: dopo l’annuncio ufficiale del governo che i minori ottengono automaticamente lo status di rifugiato, le famiglie li mandano in massa al ritmo di: vai e arrangiati!
Noi figli non nhe facciamo più a causa di una società che ha reso tutto precario.
In compenso dovremmo mantenere i figli altrui.