Cosenza, 12 ago – Una notte di pioggia torrenziale, i torrenti che si ingrossano sino a diventare muri d’acqua, auto trascinate tra i flutti sino al mare. Un copione già visto in altre parti d’Italia ma questa volta è toccato alla provincia di Cosenza.
Sulla costa ionica cosentina tra la scorsa notte e questa mattina sono caduti all’incirca 160 mm di pioggia, l’equivalente di un intero mese concentrato in poche ore, che hanno trasformato le strade di Rossano e Corigliano Calabro in torrenti impetuosi.
Eventi meteorologici violenti ma non eccezionali per la regione, dato che non mancano, nel record storico pluviometrico, numerosi altri esempi di piogge torrenziali di questo tipo quasi sempre localizzate sul versante ionico. Questo si spiega a causa dell’orografia della Calabria (Aspromonte, Sila e Serre sono rilievi che sfiorano i 2000 metri) e della sua orientazione perpendicolare rispetto alle correnti predominanti provenienti dal Mediterraneo centrale cariche di umidità che vi si infrangono contro.
In questo modo il versante ionico è quello più esposto a eventi meteo intensi come quello della notte scorsa che ha causato danni e disagi tra le province di Cosenza e Catanzaro: un campeggio è stato evacuato nel comune di Rossano, e ci sono stati ingenti danni alle strutture balneari del paese. La viabilità locale ha subito alcuni allagamenti che hanno compromesso la circolazione pertanto l’Anas per il traffico diretto a Reggio Calabria consiglia l’immissione sulla statale 534 allo svincolo di Sibari, l’ingresso sull’autostrada A3 allo svincolo di Firmo in direzione sud, l’ uscita allo svincolo di Cosenza nord/Rende e la prosecuzione sulla statale 107 in direzione Crotone.
Il comune più colpito resta Rossano dove alcuni quartieri sono ancora isolati a causa dell’esondazione del torrente Citrea in località Marina. Al momento, si legge in una nota della Questura di Cosenza, non risultano esserci dispersi o feriti. Sul posto sono stati inviati equipaggi della Polizia di Stato del Commissariato di Rossano, del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, dell’Arma dei Carabinieri e della Protezione Civile per istituire una unità di crisi in loco e gestire i piani di emergenza.
Nihil sub Sole novi dal punto di vista meteorologico, e anche dal punto di vista idrogeologico purtroppo, dato che ad ogni precipitazione di questo tipo riemergono le stesse problematiche di sempre legate alla messa in sicurezza del territorio dal punto di vista del rischio ambientale.
Paolo Mauri
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