Il fatto accadde il 22 ottobre del 2011. Roberta stava rincasando dopo una giornata di lavoro. Scende dall’auto, va per aprire il garage ed รจ a quel punto che un uomo di 40 anni, italiano, la aggredisce alle spalle. Passano poche settimane e l’uomo viene arrestato. Successivamente viene condannato ad 8 anni e due mesi di carcere, ma a Roberta non viene riconosciuto nessun risarcimento pecuniario. Cosรฌ decide di intentare una causa contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri al Tribunale Civile di Torino, per inadempienza della Direttiva Ce numero 80 del 2004, quella che impone agli stati membri di garantire un adeguato ed equo risarcimento per i reati violenti intenzionali. Quello di Roberta non รจ un caso isolato, visto che l’Italia nell’ottobre scorso รจ stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea proprio perchรฉ inadempiente rispetto all’applicazione della direttiva.
Il ricorso presentato dagli avvocati della donna รจ stato respinto, nonostante la direttiva preveda appunto il risarcimento da parte dello Stato quando non sia possibile “ottenere un risarcimento dallโautore del reato, in quanto questi non puรฒ essere identificato o non possiede le risorse necessarie”. La “colpa” di Roberta รจ quella di non aver dimostrato che il colpevole non sia in grado di pagare di tasca propria. Essere vittime di una rapina o di uno stupro non basta. Eppure pochi giorni fa il Tribunale di Milano ha condannato la Presidenza del Consiglio dei Ministri a risarcire con 220 mila euro due donne, madre e figlia, vittime di rapina e stupro. Una sentenza completamente opposta, riguardante il caso drammatico di questa ragazza violentata davanti la madre da sei rumeni che rapinarono il loro negozio e che ora stanno scontando 11 anni di carcere. Nella sentenza dei giudici milanesi si evidenzia come gli stupratori non fossero in grado di risarcire la vittima proprio perchรฉ detenuti. Due casi identici ma due sentenze diametralmente opposte.
Davide Romano
4 comments
Che paghi lo Stato visto che non riesce a garantire la sicurezza dei cittadini ne dei piรน deboli.
Lo Stato sono anch’io. Se devo contribuire a pagare voglio vedere pendere da una forca (o almeno ridotto in schiavitรน fino ad avvenuto e completo risarcimento) chi, delinquendo, mi ha messo nelle condizioni di dover pagare per le sue azioni. E non valga solo per gli stupri… mi vengono in mente, ad esempio, certe azioni perpetrate tramite il sistema bancario.
in compenso Borghezio รจ condannato โper gli insulti razzisti a Kyengeโ: multa e risarcimento di 50mila euro per aver detto che ยซgli africani sono africani e appartengono a una etnia molto diversa dalla nostraยป.
Soluzione semplice: lo Stato indennizza la Donna, e poi si rivale nei confronti del delinquente obbligandolo ai lavori sociali. Fino a quando non rientra del debito.