Roma, 4 sett – Adolescenza, ribellione, scelte che lasciano un segno indelebile. Esce per Altaforte Edizioni Io non prendo lezioni, il primo libro del nostro editore Francesco Polacchi, da oggi in pre ordine e disponibile dal 15 settembre in libreria e su tutte le piattaforme. Un racconto in presa diretta che ripercorre una stagione accesa della politica giovanile romana, tra licei e università trasformati in veri campi di battaglia nel ritorno di una tensione ideale che si credeva spenta dalla “fine della storia”.
Io non prendo lezioni: una presa diretta
Qualcuno conoscerà questi nomi soltanto grazie ai filtri della cronaca di parte. Per questo Io non prendo lezioni assume il valore di testimonianza per una scelta politica alternativa, radicale e “maledetta”. Polacchi riprende il filo di un discorso che parte dalle notti al Cutty Sark – lo storico pub romano ritrovo dell’ambiente più eretico e intransigente – per arrivare alla fondazione del Blocco Studentesco, dagli incontri con una giovanissima Giorgia Meloni alle prime vittorie elettorali tra i banchi delle scuole, fino a quegli scontri frontali con gli antifascisti. Un percorso che culmina nell’autunno caldo del 2008, quando l’entusiasmo di una generazione si infrange contro la violenza di Piazza Navona, aprendo la strada a una stagione di conflitti sempre più duri che esploderanno fino alla primavera del 2010.
Il ritratto vivido di una generazione
Polacchi racconta quegli anni con uno stile crudo, senza filtri né edulcorazioni. Io non prendo lezioni non è un’analisi sociologica né un’esegesi della violenza, ma il ritratto vivido di una generazione che scelse di opporsi al pensiero dominante con uno stile che mischiava il richiamo della falange con il fascino della gang senza cercare scorciatoie, ma anzi pagando sulla propria pelle il prezzo delle idee che da sempre bruciano i giovani cuori.
Un’avventura pirata
Io non prendo lezioni non cerca giustificazioni o assoluzioni: restituisce la memoria di ciò che è stato, con le sue cadute e i suoi riscatti, con la durezza delle strade e l’intensità della politica giovanile vissuta come un’avventura pirata. È un libro che riporta in superficie un tempo fatto di militanza, coraggio e scontri frontali, un tempo che continua a bruciare nella sfida raccolta da migliaia di giovani italiani, che ancora oggi sventolano bandiera nera.