
Un duro colpo per la figlia Marine, la quale è impegnata in un vero e proprio lavoro di ammodernamento del partito, cercando di trasformarlo in un soggetto più ampio e aperto. Forse è proprio da questo punto che è iniziato il dibattito, che poi ha portato alla definitiva rottura, tra padre e figlia, all’interno del Front National. Da una parte c’è Jean-Marie legato a quei temi che la destra francese ha sempre rivendicato con orgoglio, dall’altro c’è Marine, secondo la quale c’è bisogno di far spazio a nuovi obbiettivi e altre rotte per permettere al partito di divenire un soggetto pronto a governare la Francia.
La risposta del partito non si è fatta attendere: ricorrendo immediatamente in appello contro la decisione del tribunale, i legali del FN, hanno fatto capire che non c’è alcuna intenzione di reintegrare la figura del fondatore all’interno del movimento. Sempre dal partito è arrivata la notizia che è in corso una procedura per eliminare del tutto la posizione di presidente onorario, cioè la vecchia carica di Jean-Marie. E’ stata proprio l’attuale leader Marine Le Pen ad annunciare attraverso un’emittente televisiva francese che quella del padre è stata solo una vittoria di Pirro, tra pochi giorni gli aderenti frontisti saranno chiamati a votare per cancellare la figura del presidente onorario dallo statuto del partito. Insomma, continua la battaglia interna in una delle famiglie più famose di Francia. Sicuramente però queste battaglie personali al vertice non fanno bene al mondo della destra sovranista europea. Speriamo che possa concludersi al più presto questa bruttissima telenovela d’oltralpe.
Mauro Pecchia
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